Conte rimanda la flat tax a data da destinarsi: “Bisogna prima evitare aumento IVA”

Mario D’Angelo

30/04/2019

30/04/2019 - 23:21

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Per il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte “non è il momento di parlare di flat tax”. Salvini: “Dato PIL impone al governo di ridurre le tasse”

Conte rimanda la flat tax a data da destinarsi: “Bisogna prima evitare aumento IVA”

Non è il momento di parlare di riforma fiscale”, ha detto Giuseppe Conte riferendosi alla flat tax al 15% per famiglie e imprese, fortemente voluta dalla componente leghista del governo. Pur citando il dato positivo del PIL, il Presidente del Consiglio ha ricordato che la priorità resta scongiurare l’aumento dell’IVA.

Per conte non è il momento della flat tax

In conferenza stampa da Tunisi, dove ha incontrato il premier Youssef Chahed, Conte ha detto chiaro e tondo che ci sono altri nodi da sciogliere, compreso il “contesto internazionale difficile”, prima di poter parlare di riforma fiscale. “La vogliamo fare ma nei prossimi mesi abbiamo una manovra da affrontare”, ha detto il Presidente del Consiglio, con un chiaro messaggio al leader del Carroccio Matteo Salvini.

Se quindi anche per Conte “l’Italia torna a crescere” e sia confortante il dato Istat sulla “bontà delle manovra e delle misure adottate”, non è ancora giunto “il momento di parlare di riforma fiscale”. È probabile che la flat tax possa diventare oggetto di discussione solo qualora “nel secondo semestre” l’economia comincerà a “crescere in maniera sostenuta”. Conte ha poi aggiunto: “Bisogna evitare l’incremento dell’Iva”. Nel pomeriggio una nota di Palazzo Chigi ha provato a mettere una pezza: “Le parole del presidente Conte sono state chiare e inequivocabili: la riforma fiscale va fatta”.

Sul posticipo della flat tax pesa la vicenda Siri?

Sostanzialmente rimandata a data da destinarsi, la tassa piatta è stata uno dei capisaldi della campagna elettorale leghista, e la sua mancata approvazione potrebbe avere una ripercussione nei futuri sondaggi.

I 5 Stelle, al contrario, avrebbero tutto da guadagnare, anche perché il loro reddito di cittadinanza è già legge. Certo non aiuta i propositi di riforma il fatto che l’ideologo della flat tax, il sottosegretario leghista Armando Siri, sia al momento al centro di un duro scontro in seno alla maggioranza. Una questione che Conte, come la riforma fiscale, esita a risolvere.

Ma “dubbi o ritardi” non possono piacere a Matteo Salvini, che in mattinata ha tuonato che il dato positivo sul PIL impone “al governo una doverosa e sostanziale riduzione delle tasse”. Per Salvini “è obbligatorio” approvare “al più presto” la tassa piatta per “imprese, lavoratori e famiglie”, così come previsto dal contratto stipulato l’anno scorso dalle due forze dell’esecutivo.

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