Conseguenze nonni dopo il divorzio, quali diritti sui nipoti?

Ilena D’Errico

19 Febbraio 2023 - 17:12

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Cosa succede al rapporto fra nonni e nipoti dopo il divorzio? Quali sono i loro diritti? Ecco cosa prevede la legge a riguardo.

Conseguenze nonni dopo il divorzio, quali diritti sui nipoti?

In caso di divorzio con figli, spesso ci si sofferma sul ruolo dei genitori e sulle rispettive responsabilità nei confronti della prole. Di certo questo è l’aspetto primario, ma ci si chiede anche quale può essere il ruolo dei nonni in questi casi. Hanno dei diritti verso i nipoti? Degli obblighi? Ecco cosa stabilisce la legge.

Quali diritti sono riconosciuti ai nonni dopo il divorzio?

Il nostro ordinamento pone l’accento sull’interesse prioritario dei minori, in ottica del quale devono essere interpretate e applicate tutte le norme che disciplinano i rapporti familiari. Riguardo al ruolo dei nonni c’è spesso un po’ di confusione, ma in realtà si tratta di figure fondamentali per i nipoti, i quali hanno il diritto a continuare a coltivare un rapporto affettivo, anche in seguito al divorzio dei genitori e soprattutto in ragione di quest’ultimo.

In particolare, la legge riconosce l’esigenza dei minori di una continuità nelle cosiddette relazioni affettive familiari allargate. L’articolo 337 ter del Codice civile stabilisce proprio che il minore ha il diritto a mantenere dei rapporti significativi con i parenti di entrambe le stirpi. Già da questo articolo si possono quindi evincere alcuni principi cardine di riferimento:

  • La continuità dei rapporti con i parenti rappresenta un diritto vero e proprio, che in caso di necessità può essere tutelato attraverso i mezzi legali a disposizione.
  • Non c’è distinzione fra le stirpi, quindi non è rilevante se i nonni siano materni o paterni, ad esempio, a prescindere dal divorzio e dalle sue cause.
  • Il diritto sopracitato non fa riferimento soltanto ai nonni, ma in generale a tutti i parenti, chiaramente in misura delle relazioni affettive dei minori.

Una conseguenza diretta di questi fattori è che, nel caso estremo, in cui si rende necessario dislocare l’affidamento dei minori, questo viene concesso preferibilmente ai nonni o ai congiunti dei genitori, oltretutto senza limiti temporali. La legge 183 del 1984 stabilisce, infatti, che nell’affidamento extrafamiliare del minore devono essere privilegiati gli ascendenti e i parenti entro il 4° grado, rispetto a soggetti terzi.

I nonni e il diritto a stare con i nipoti

Oltre alle situazioni più particolari, l’articolo 317 bis del Codice civile sancisce più in generale il diritto degli ascendenti a mantenere rapporti significativi con i nipoti minorenni. Principio confermato anche dall’articolo 315, che è invece parte dall’ottica del minore stesso, a cui riconosce il diritto di continuare il suo percorso di crescita all’interno della rete familiare. Esiste, tuttavia, una differenza fondamentale rispetto all’affidamento genitoriale. Riguardo a quest’ultimo, infatti, la legge deve garantire la continuità del rapporto.

Per quanto riguarda i nonni e i parenti, invece, viene principalmente valutata l’incidenza del rapporto sull’interesse preminente del minore, se sussiste un beneficio oppure no. Di conseguenza il diritto a continuare a vedere i nonni e gli altri parenti si esprime soltanto quando il rapporto con queste persone è profittevole per il minore stesso. Per la stessa ragione i nipoti non possono essere costretti a vedere i nonni se non vogliono.

Così come avviene in materia di mantenimento dei minori, il ruolo dei nonni è quindi molto importante e riconosciuto dalla legge ma sempre e soltanto in una misura assistenziale, sussidiaria rispetto agli obblighi primari che invece ricadono sulle figure genitoriali. In sintesi, quello dei nonni si potrebbe definire come un diritto condizionato dal beneficio che ne può trarre il minore e che quindi si traduce anche in un obbligo. I nonni devono e possono, quindi, contribuire al sano sviluppo dei nipoti, partecipare al loro percorso educativo e assisterli, soprattutto durante una fase delicata come quella del divorzio dei genitori. Di conseguenza, se ai nonni viene negato di vedere i nipoti possono avviare una causa civile per ottenere riconosciuto il loro diritto reciproco. Naturalmente, il giudice valuterà la situazione caso per caso.

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