Condannato seguace del metodo Hamer: le erbe non curano i tumori

Vittorio Proietti

6 Aprile 2017 - 15:20

Condannato un medico italiano per aver seguito il metodo Hamer: la psicologia e l’omeopatia non bastano a curare i tumori, la prassi e la deontologia vanno rispettate. Ecco la novità.

Condannato seguace del metodo Hamer: le erbe non curano i tumori

Un medico di famiglia italiano è stato condannato per aver seguito il metodo del tedesco Rike Hamer per curare una grave forma di melanoma, procedimento che prevede l’uso della psicologia e l’omeopatia invece delle cure ordinarie. Le erbe officinali, tuttavia, non curano i tumori.

La teoria del medico Hamer non segue cure di comprovata efficacia, né rispetta la prassi scientifica su cui poggiano le basi della Sanità italiana ed estera, tanto che al medico tedesco è stata revocata l’abilitazione all’esercizio della professione. Eppure in Italia le sue teorie hanno fatto proseliti, oltre che vittime.

La nuova medicina germanica viola la deontologia medica con cure sperimentali non attestate in nome dell’ideologia, ma le conseguenze possono essere drammatiche, persino causare la morte dei pazienti altrimenti guaribili.

Il caso richiede maggiore attenzione, soprattutto su ciò che viene definita nuova medicina germanica e sul metodo Hamer.

La nuova medicina germanica e il metodo Hamer

Per nuova medicina germanica si intende non soltanto il metodo Hamer, che prende il nome dall’ex medico tedesco promotore delle cure sperimentali con erbe e omeopatia, ma un più esteso gruppo di associazioni e organizzazioni che non curano i tumori e altre patologie con farmaci scientificamente testati.

In particolare il suddetto metodo Hamer considera leggi della biologia alcuni precetti ideologici non corrispondenti a prove scientifiche: ad esempio la provenienza psicologica di una patologia, la cura tramite risoluzione di conflitti psichici e l’aiuto dell’omeopatia.

La guarigione, inoltre, sarebbe un passaggio dell’evoluzione della specie proprio grazie alla risoluzione dei conflitti interiori e l’auto-miglioramento. La malattia, invece, un programma della natura che rileva un conflitto mentale inatteso e suggerisce di identificarlo.

La nuova medicina di Hamer nega non soltanto la base scientifica su cui poggia la prassi medica e la deontologia dei professionisti della Sanità, ma soprattutto l’affidabilità e la veridicità della scienza stessa, nel caso specifico della fisiologia umana.

Il medico italiano seguace di Hamer: il perdono e l’omeopatia per il melanoma

Anche in Italia ci sono stati casi di medici seguaci di Hamer e recentemente un medico di famiglia ha ricevuto una condanna a 2 anni e mezzo di carcere per omicidio colposo in primo grado di giudizio. La dottoressa Germana D., infatti, avrebbe ignorato le preoccupazioni della sua paziente affetta da melanoma, consigliandole erbe omeopatiche e di riconciliarsi con il suo ex compagno.

La responsabilità del medico di famiglia, in questo caso, è sia civile che penale in quanto non soltanto la deontologia professionale è stata completamente dimenticata, ma la prassi scientifica è stata evitata per motivi arbitrari, causando il decesso della paziente.

La nuova medicina germanica e le teorie di Hamer non sono che esempi di un problema più generale della Sanità italiana, cioè il rispetto della prassi e del codice deontologico, che sempre più frequentemente passa in secondo piano per seguire ad interessi privati e scelte originali.

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