Concorso ministero della Cultura 2025. Posti, requisiti e prove da superare

Luna Luciano

23 Agosto 2025 - 13:08

Oltre 2.700 nuovi posti al Ministero della Cultura tra assistenti, bibliotecari e architetti. Scopri profili, stipendi, requisiti e come partecipare al concorso.

Concorso ministero della Cultura 2025. Posti, requisiti e prove da superare

Un piano di assunzione straordinario è stato indetto dal Ministero della Cultura: tra vigilanti, tecnici e bibliotecari solo oltre 2.700 i nuovi posti in arrivo.

L’iniziativa, autorizzata da un DPCM, punta a rafforzare la gestione del patrimonio culturale italiano, migliorando la sicurezza, la digitalizzazione e la valorizzazione di musei, biblioteche e siti archeologici. Il concorso sarà pubblicato in autunno e rappresenta un’opportunità importante per giovani professionisti interessati a entrare nel settore pubblico culturale.

I posti disponibili coprono sia funzioni di presidio e assistenza, sia ruoli più gestionali. L’obiettivo è non solo creare nuove opportunità di lavoro, ma anche garantire una fruizione più sicura ed efficace del patrimonio culturale italiano.

Ma quali figure professionali sono le più richieste e come si può fare domanda? Ecco tutto quello che c’è da sapere sul concorso, gli stipendi e le prove previste: di seguito tutto quello che serve sapere a riguardo.

Concorso Ministero della Cultura, 2.700 posti: profili e stipendi

Il piano straordinario prevede l’assunzione di 2.700 unità in ambito culturale, ma per comprendere se si è interessati al concorso è necessario conoscere le diverse mansioni e figure richieste.

Volendo scendere nei dettagli, i profili richiesti sono:

  • addetti alla vigilanza in musei e siti archeologici, per i quali sono previsti 1.500 posti;
  • tecnici di supporto. come archivisti, restauratori e sistemisti con 300 posti;
  • bibliotecari per i quali sono previsti 300 posti;
  • architetti per i quali sono previsti solo 100 posti.

La maggior parte delle 2.700 unità riguarda quindi ruoli di assistenza e presidio, fondamentali per garantire la sicurezza e l’efficienza dei servizi culturali. In termini di retribuzione, anche lo stipendio varia in base alla mansione e al CCNL di riferimento, i quali prevedono per:

  • Assistenti alla vigilanza, una retribuzione annuale 18.995,67 €, circa 1.583 € lordi/mese;
  • Tecnici di supporto, una retribuzione mensile di 2.049 € lordi/mese;
  • Bibliotecari, una retribuzione mensile tra 1.695 -1.934 € lordi/mese;
  • Architetti, una retribuzione annuale di 22.292 euro , circa 1.858 € lordi/mese.

Ministero della Cultura, concorso per 2.700 posti: i requisiti

Per partecipare al concorso sarà necessario rispettare alcuni requisiti fondamentali. Tra questi:

  • cittadinanza italiana o di uno Stato membro dell’UE;
  • maggiore età;
  • idoneità fisica;
  • godimento dei diritti civili e politici.

Oltre quelli che sono i requisiti generali la documentazione richiesta includerà titoli di studio coerenti con il profilo professionale, eventuali abilitazioni e iscrizioni a ordini professionali, come nel caso degli architetti, e il Curriculum Vitae aggiornato.

Alcune competenze aggiuntive possono influire positivamente sulla selezione, come certificazioni digitali e linguistiche, spesso considerate elementi distintivi nei concorsi pubblici. La selezione si rivolge sia a figure con esperienza pregressa nel settore culturale sia a giovani professionisti desiderosi di entrare nel mondo del lavoro pubblico, offrendo un’opportunità strategica di crescita professionale e contribuzione alla tutela del patrimonio culturale italiano. In generale, il bando ufficiale conterrà indicazioni più precise sui titoli richiesti e sulla documentazione da allegare, che sarà fondamentale preparare con attenzione per massimizzare le possibilità di successo.

Ministero della Cultura, concorso per 2.700 posti: le prove

Il bando concorsuale non è ancora stato pubblicato e uscirà in autunno. Tuttavia, è facile conoscere le tipologie di prove previste. Come ogni concorso pubblico, questo per il Ministero della Cultura sarà strutturato in più fasi per valutare conoscenze teoriche e competenze pratiche dei candidati.

Dopo una prova preselettiva composta da quiz di logica, cultura generale e normativa della pubblica amministrazione, è prevista una prova scritta tecnica, diversificata in base al ruolo per il quale ci si candida, e successivamente una prova orale, focalizzata sulle specificità del profilo professionale e sulle competenze digitali e linguistiche. Questa fase consente di valutare non solo le conoscenze teoriche, ma anche la capacità di applicarle in contesti reali di lavoro.

Ministero della Cultura, concorso per 2.700 posti: come fare domanda

La domanda di partecipazione al concorso dovrà essere presentata esclusivamente attraverso il portale della Pubblica Amministrazione una volta pubblicato il bando ufficiale in autunno 2025. Sarà necessario compilare il modulo online, allegando tutta la documentazione richiesta: titoli di studio, abilitazioni, curriculum e certificazioni.

È consigliabile preparare in anticipo tutti i documenti e verificare la loro validità, poiché eventuali imprevisti potrebbero precludere l’accesso alle prove. Inoltre, per chi desidera aumentare le proprie possibilità, può essere utile completare corsi di aggiornamento digitale e linguistico prima della candidatura.

Il bando conterrà anche le indicazioni sulle scadenze, modalità di pagamento di eventuali diritti di partecipazione e istruzioni per eventuali rinunce o modifiche alla candidatura. Non resta che rimanere vigili e attendere la pubblicazione del bando ufficiale.

Iscriviti a Money.it