Concorsi Agenzia delle Entrate, fino a 11 mila assunzioni in arrivo: i profili ricercati

Giorgia Bonamoneta

20/03/2023

L’Agenzia delle Entrate ha bisogno di nuovo personale ed entro il 2024 sono state annunciate 11 mila nuove assunzioni. Cosa sappiamo sui nuovi concorsi pubblici e quali sono i profili ricercati?

Concorsi Agenzia delle Entrate, fino a 11 mila assunzioni in arrivo: i profili ricercati

L’organico dell’Agenzia delle Entrare di oggi è inferiore al passato e per questo è stato dichiarato necessario procedere con dei concorsi per future assunzioni. Per la necessità di incrementare personale e al tempo stesso svecchiare l’intero sistema, è stato pensato un piano di assunzioni per portare il numero di dipendenti a crescere di 11 mila unità. Il governo ha dato il via al piano in contemporanea con la scrittura della nuova riforma del fisco, strettamente legata all’Agenzia delle Entrate e al suo lavoro.

L’incremento di 11 mila unità attraverso i concorsi porterà il numero di dipendenti a cresce fino a 37 mila occupati, un numero ancora inferiore a quello di un decennio fa, quando l’Agenzia delle Entrate incorporò l’Agenzia del territorio, ma è un primo importante passo; l’obiettivo infatti è chiaro: serve nuovo personale per i progetti di rinnovamento e per sostituire il personale in uscita e che nei prossimi due anni andrà in pensione.

Entro il 2024 saranno quindi indetti nuovi concorsi pubblici per entrare a lavorare nell’Agenzia delle Entrate. Sono diversi i profili ricercati, in particolare quelli specializzati nell’informatica, con lo scopo ultimo di dedicarsi ai progetti di digitalizzazione.

Opportunità di lavoro in Agenzia delle Entrate: necessari nuovi concorsi

L’Agenzia delle Entrate ha bisogno di personale. Seguendo lo stesso andamento della Pubblica Amministrazione, anche l’Agenzia delle Entrate ha perso nel tempo numerosi dipendenti. I motivi del calo dei dipendenti sono legati al disavanzo di bilancio del Paese (in passato) e alle misure per le uscite anticipate previste nel tempo.

Oggi l’emorragia di personale deve essere arginata, perché questa ha comportato ritardi e malfunzionamenti nell’operatività degli uffici pubblici, Agenzia delle Entrate compresa. Inoltre l’età media dei dipendenti dell’agenzia è intorno ai 55 anni, ma nel tempo la tecnologia è avanzata, così come l’automazione delle azioni. Serve personale nuovo e preparato ad affrontare i mutamenti tecnologici richiesti dalla transizione al digitale.

Per questo, tra i concorsi già completati nel 2022 e quelli nuovi previsti, il governo ha risposto alle necessità dell’Agenzia di rinnovarsi e riempire l’organico.

Quali saranno le figure ricercate nei prossimi anni e perché?

Le nuovi assunzioni, così come annunciato dal direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini, non saranno basate solo sulla quantità (11 mila unità), ma soprattutto sulla qualità. Si tratta insomma di un’operazione di ringiovanimento dell’amministrazione finanziaria, con lo scopo di valorizzare le competenze e puntare all’approccio per “famiglie professionali”, piuttosto che su quello tradizionale, gerarchizzato e burocratico.

Per questo motivo le figure ricercate attraverso i futuri concorsi pubblici andranno da funzionari con competenze economiche a giuridiche, da geometri a ingegneri, ma anche analisti, data scientist e altre figure specializzate nel comparto digitale. Quest’ultimo ruolo avrà lo scopo di ammodernare le tecniche di riconoscimento dell’evasione fiscale, con tecniche di intelligenza artificiale per l’analisi del rischio e molto altro.

A tale scopo, nei prossimi mesi saranno annunciati nuovi concorsi pubblici per l’Agenzia delle Entrate che, in due fasi, porteranno entro il 2024 all’assunzione di almeno 11 mila funzionari. Un numero di assunzioni che riporterà il numero di dipendenti dell’agenzia a quota 37 mila, vicino al numero originale di 41 mila dipendenti.

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