Con la desertificazione bancaria a rischio i prelievi al bancomat

Patrizia Del Pidio

26 Agosto 2025 - 16:46

Chiusi moltissimi sportelli bancomat e circa 13 milioni di italiani rischiano di restare senza uno sportello e filiale nel proprio Comune. Ecco cosa sta accadendo con la desertificazione bancaria.

Con la desertificazione bancaria a rischio i prelievi al bancomat

La desertificazione bancaria rischia di lasciare oltre 13 milioni di cittadini senza una filiale bancaria o uno sportello da cui effettuare un prelievo con il bancomat. È in atto da diverso tempo, infatti, una ristrutturazione del settore bancario che prevede fusioni e accorpamenti che stanno portando alla graduale chiusura di filiali e sportelli bancomat.

A condurre un’interessante analisi è il Centro Studi Uilca Orietta Guerra: emerge che nelle aree interne del Paese il rischio è quello di lasciare 13 milioni di persone senza l’accesso a servizi bancari. A pesare su questa tendenza sono anche le dinamiche demografiche che hanno portato l’emigrazione dalle zone rurali alle città e l’invecchiamento della popolazione che ridisegna sia il mercato del lavoro sia i consumi.

La riduzione degli sportelli

Nel corso del 2024 è stata registrata la riduzione di 101 sportelli rispetto al 2023: con 614 chiusure e 108 aperture, appare chiaro che la desertificazione bancaria è, ormai, una realtà legata soprattutto allo spopolamento dei territori. 135 chiusure hanno interessato le aree interne del Paese a cui hanno fatto da contrappeso soltanto 34 nuove aperture.

Sempre alla fine del 2024 3.380 Comuni italiani erano rimasti senza una filiale bancaria: coinvolti oltre 4 milioni e mezzo di cittadini che sono rimasti, di fatto, senza un accesso ai servizi bancari vicino. Nello stesso anno altri 49 sportelli sono stati chiusi in Comuni delle aree interne in cui rappresentavano l’unica presenza bancaria.

L’assenza di un accesso diretto ai servizi bancari (compresa la possibilità di prelevare dal bancomat) ha, come si può ben immaginare, un impatto pesante sulla situazione economica e sociale del Comune stesso, oltre che dei cittadini.

Quali sono gli sportelli che chiudono?

La banca ha un ruolo non solo economico, ma anche sociale. Le banche possono fornire ai cittadini un servizio essenziale a comunità che, in caso di assenza, rimarrebbero non solo svantaggiate, ma anche isolate. Anche le zone meno popolose, quindi, dovrebbero continuare a poter contare su un servizio continuativo.

A chiudere, in particolar modo, sono le filiali di banche che appartengono a grandi gruppi per razionalizzare la rete fisica favorendo i servizi online. Il calo degli sportelli Atm e dei terminali Pos segue questo trend, anche se di contro Poste Italiane cerca di rafforzare la rete di presenza in ogni Comune aumentando sia il numero di sportelli sia quello degli Atm. In questo frangente, quindi, BancoPosta conferma il proprio ruolo che è diventato di presidio nei territori in cui, altrimenti, il servizio bancario sarebbe del tutto assente.

Una conseguenza di questo andamento è anche il calo dei terminali di pagamento (POS) nei punti vendita che ha registrato una flessione del 27%.

Desertificazione bancaria

L’area italiana interessata dalla desertificazione bancaria è enorme: si tratta di una zona grande come il territorio di Piemonte, Veneto e Lombardia. Milioni di cittadini si trovano a dover fare i conti con l’assenza di sportelli bancari e con il disagio di dover reperire il servizio in Comuni vicini che non sempre sono facilmente raggiungibili (soprattutto per gli anziani).

A subire le conseguenze dell’abbandono territoriale da parte delle banche non sono solo le persone, ma anche le imprese. La chiusura di una filiale si traduce in minore credito a disposizione.

In tutto questo non aiuta la diffusione dell’internet banking. Anche se operare online, infatti, permette di effettuare e ricevere bonifici senza recarsi allo sportello, resta il disagio di non poter effettuare prelievi agilmente senza doversi spostare in un altro Comune.

La desertificazione bancaria, creando esclusione sociale e perdita dei servizi essenziali, ha come diretta conseguenza lo spopolamento dei borghi e dei Comuni che rimangono isolati che, a loro volta, provocano una riduzione di imprese locali. I territori senza un servizio bancario perdono di competitività. A differenza di quello che si può pensare, però, le regioni maggiormente colpite dalla desertificazione bancaria sono Valle d’Aosta, Umbria e Sardegna.

Chi rischia di perdere la possibilità di prelevare?

Con la chiusura di filiali e sportelli ATM, come abbiamo visto ci sono conseguenze molto pesanti per il territorio. Oltre ai Comuni che sono rimasti senza accesso alla banca, a preoccupare sono anche i Comuni in via di desertificazione, ossia quelli che dispongono di un solo sportello bancario, a rischio chiusura. Comprendere se le banche sono responsabili dello spopolamento o se lo spopolamento porta alla chiusura di sportelli e filiali è arduo, quello che è importante però è vista l’essenzialità dei servizi bancari, questi vanno garantiti anche nelle zone a bassa popolosità. Il grido di allarme arriva dal Cnel presieduto da Renato Brunetta:

Se mancano soggetti legali e regolati per lo svolgimento delle funzioni di erogare il credito e gestire le risorse economiche, si rischia di lasciare spazio all’illegalità, alla criminalità, all’usura e al riciclaggio dei proventi di attività illecite.

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