Con la blockchain azioni e obbligazioni diventano token: cosa significa

Niccolò Ellena

17 Marzo 2023 - 14:05

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Il Governo ha approvato il decreto legge per l’emissione di azioni e obbligazioni sotto forma di token grazie all’utilizzo della tecnologia blockchain. Ecco cosa significa.

Con la blockchain azioni e obbligazioni diventano token: cosa significa

La tecnologia blockchain e la finanza tradizionale si stanno avvicinando sempre maggiormente anche in Italia, grazie all’applicazione di un regolamento europeo che consentirà lo scambio di strumenti finanziari come azioni e obbligazioni sotto forma di token.

In questo senso, il Governo ha approvato un decreto legge «che introduce disposizioni urgenti in materia di emissioni e circolazione di determinati strumenti finanziari in forma digitale e di semplificazione della sperimentazione FinTech» che di fatto introduce la «tokenizzazione» di alcuni strumenti finanziari.

Questa novità non arriva certamente come un fulmine a ciel sereno, tutt’altro: i lavori per arrivare a questo risultato sono iniziati già lo scorso anno e adesso si stanno concretizzando.

Malgrado i rallentamenti dei lavori dovuti alla crisi di governo, sembra che l’Italia sarà in grado di rispettare la scadenza imposta dall’Europa, ossia il 23 marzo.

Blockchain: l’Italia si adegua al regolamento UE

Ai Paesi dell’Unione è stato richiesto di pubblicare entro il 23 marzo le regole nazionali che rendono applicabili negli ordinamenti nazionali il Regolamento (UE) 2022/858.

Questo è relativo a un regime pilota per le infrastrutture di mercato basate sulla tecnologia a registro distribuito, conosciuta in inglese come Distributed ledger technology, una tecnologia su cui si basa anche la blockchain.

Grazie a questa novità, per l’Italia arrivano due buone notizie: gli operatori italiani non saranno costretti a subire uno svantaggio competitivo rispetto ai competitor europei e il Paese non rischierà di incappare in una procedura di infrazione da parte dell’Unione europea.

Blockchain: quali strumenti finanziari verranno tokenizzati

Il decreto legge, in pratica, prevede l’emissione, la negoziazione, e il regolamento di transazioni di titoli sotto forma di token. Quelli menzionati nel decreto legge sono:

  • azioni,
  • obbligazioni,
  • titoli di debito emessi dalle società a responsabilità limitata,
  • altri titoli di debito che possono essere emessi ai sensi della legge italiana,
  • ricevute di deposito relative a obbligazioni e altri titoli di debito,
  • strumenti del mercato monetario regolati dal diritto monetario italiano,
  • azioni o quote di organismi di investimento collettivo del risparmio italiani.

Il decreto legge ha inoltre affrontato e risolto alcuni aspetti complessi della sandbox regolamentare, ossia un ambiente digitale in cui «testare soluzioni innovative dal punto di vista digitale, con un costante dialogo con le autorità di vigilanza».

Grazie a questo ambiente protetto, per le fintech italiane sarà possibile testare il funzionamento dei loro prodotti o servizi in un ambiente sicuro, con la certezza di poter conoscere eventuali loro manchevolezze dal punto di vista della compliance prima di andare sul mercato ed essere possibilmente sanzionate.

Adesso il decreto legge passa nelle mani del Parlamento, che dovrà discuterlo ed eventualmente approvarlo. Vedremo se ciò avverrà e se ci saranno modifiche.

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