Come uscire dall’Isee familiare?

Patrizia Del Pidio

01/08/2023

22/09/2023 - 07:40

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Per accedere a bonus e prestazioni la cosa migliore che si può fare è cercare di abbassare l’Isee. Uno dei modi per farlo è quello di uscire dall’Isee familiare. Ma come si fa?

Come uscire dall’Isee familiare?

Per accedere bonus, prestazioni e agevolazioni nella maggior parte dei casi a contare è il valore dell’Isee: più è basso e più diritti si avranno. Più si riesce ad avere un Isee basso e maggiori possibilità di agevolazioni si hanno a disposizione perchè l’indicatore non riguarda solo la situazione reddituale del singolo ma dell’intero nucleo familiare.Uscire dall’Isee familiare, quindi, è un modo per abbassare il proprio Isee e avere accesso a una più corposa serie di bonus.

Spesso, infatti, si rimane esclusi dall’accesso a un determinato sconto o agevolazione fiscale perché non si hanno i requisiti reddituali richiesti. È la situazione in cui si trovano, per esempio, disoccupati che vivono con i genitori, o gli studenti fuori sede che non hanno spostato la residenza nella nuova città ma la mantengono a casa con la famiglia di origine.

Nel momento in cui si compare sull’Isee di famiglia, è chiaro che è abbastanza probabile rimanere esclusi da tante prestazioni assistenziali visto che saranno considerati anche i redditi di mamma, papà e di eventuali altri familiari che rientrano nel nucleo familiare.

Uscire dall’Isee familiare è un modo per abbassare il proprio Isee e avere diritto a una serie di bonus e detrazioni che altrimenti non spetterebbero. Un esempio calzante è quello del bonus prima casa under 36, istituito dal decreto Sostegni bis: con Isee superiore a 40mila euro si viene esclusi dall’agevolazione.

Inoltre, è bene ricordare che il modello Isee ordinario si riferisce alla situazione di redditi e patrimoni del nucleo familiare relativa a due anni prima, quindi l’Isee 2023 fotografa la condizione economica del 2021. L’Isee corrente, invece, è riferita a redditi e patrimoni degli ultimi 12 mesi.

Specificando da subito che dichiarare il falso nell’Isee costituisce un reato, vediamo in quali casi ci si può staccare dall’Isee dei genitori e come fare.

Uscire dall’Isee familiare: con o senza residenza?

Uscendo dall’Isee familiare si può avere accesso a numerosi benefici fiscali. I più comuni sono:

  • ricevere il gratuito patrocinio;
  • fare domanda per i bonus destinati ai soggetti con Isee basso;
  • partecipare ai bandi indetti dal Comune (per esempio per le case popolari);
  • accedere a sconti previsti sui trasporti pubblici.

Il modo più semplice per uscire dall’Isee familiare è cambiare residenza. Il fatto però è che bisogna davvero cambiare residenza, altrimenti, come dicevamo prima, si dichiara il falso.

Come uscire dall’Isee senza cambiare senza residenza? Per rispondere a questa domanda dobbiamo spiegare due concetti: quello di nucleo familiare e quello di familiari fiscalmente a carico.

Come uscire dall’Isee dei genitori: il nucleo familiare

Il nucleo familiare è costituito dall’insieme di persone che vivono insieme o che sono a carico di una sola persona, anche se non vivono sotto lo stesso tetto. I componenti del nucleo familiare sono quindi legati tra loro da un vincolo, che può essere:

  • di matrimonio (o convivenza);
  • di parentela;
  • di tutela.

Quindi, il figlio che va a studiare in un’altra città ma non lavora (o non arriva a un determinato reddito), continua a essere fiscalmente a carico del proprio genitore.

Per essere fiscalmente a carico, un familiare deve soddisfare due diverse condizioni: il legame di parentela e il reddito.

Possono essere fiscalmente a carico:

  • il coniuge: il matrimonio deve essere legalmente riconosciuto. Inoltre, non si può considerare a carico il coniuge effettivamente separato;
  • i figli;
  • altri familiari o affini - genitori, fratelli e sorelle, nuore o suoceri - ma solo se conviventi o riceventi un assegno alimentare “non risultante da provvedimenti dell’autorità giudiziaria”.

Il requisito del reddito per uscire dall’Isee di famiglia

Per quanto riguarda il reddito, le regole sono cambiate con la legge di bilancio 2020.

Nel dettaglio, sono familiari a carico coloro che nel periodo d’imposta di riferimento hanno conseguito un reddito non superiore ai 2.840,51 euro (compresi gli oneri deducibili). Per i figli di età non superiore a 24 anni, il limite di reddito è invece pari a 4mila euro.

Quindi, un familiare sarà considerato fiscalmente a carico se il suo reddito:

  • è inferiore a 2.840,51 euro annui e ha più di 24 anni;
  • è inferiore a 4mila euro annui e non ha ancora compiuto 24 anni.

Chi è fuori dal nucleo familiare?

Tirando le somme, è già fuori dal nucleo familiare chi:

  • non vive più con la propria famiglia e ha cambiato residenza e:
  • ha meno di 24 anni ma produce un reddito superiore a 4mila euro all’anno;
  • produce un reddito superiore a 2.840,51 euro e ha più di 24 anni.

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