Come sapere chi sono gli eredi del debitore defunto

Ilena D’Errico

26 Aprile 2023 - 22:23

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Recuperare un credito dopo la morte del debitore non è impossibile, ma per farlo è indispensabile sapere chi sono gli eredi del defunto. Ecco come fare.

Come sapere chi sono gli eredi del debitore defunto

Anche se il debitore muore, non è detto che si debba abbandonare ogni speranza di ottenere il pagamento del debito. In particolare, il debito del defunto ricadrà su suoi eredi, ai quali il creditore può intimare il pagamento. Per poter esercitare il proprio diritto di credito è quindi indispensabile sapere chi sono gli eredi del defunto, ricordando che ognuno di loro è tenuto a rispondere del debito in maniera proporzionale alla propria quota.

Cosa deve fare il creditore in caso di debitore defunto

Affinché gli eredi possano essere obbligati al pagamento dei debiti del defunto è necessario che abbiano per l’appunto acquisito lo status di eredi, sostanzialmente che abbiano accettato l’eredità. In tal proposito, poi, bisogna sapere che in caso di accettazione pura e semplice gli eredi devono rispondere dei debiti ereditari anche con il proprio patrimonio personale. Di conseguenza, ciò potrebbe rappresentare anche una forma di convenienza per il creditore.

Al contrario, se gli eredi formulano l’accettazione con beneficio d’inventario, il creditore può attaccare soltanto i beni parte dell’eredità, che una volta erano appartenenti al defunto. Scoprire queste informazioni è possibile soltanto in modo parziale e prevede comunque uno sforzo da parte del creditore, anche economico (come il pagamento di marche da bollo per la documentazione) che è del tutto evitabile. Il passo principale da compiere è quindi quello di rintracciare i possibili eredi intimandoli al pagamento e interrompere così la prescrizione del credito.

Come sapere chi sono gli eredi del debitore deceduto

La prima cosa da sapere quando c’è la necessità di rintracciare gli eredi del defunto è che il nostro ordinamento non prevede un meccanismo specifico per il compimento di questa pratica. In altre parole, il creditore deve utilizzare più di un espediente per trovare i potenziali eredi del suo creditore. L’unica eccezione è rappresentata dalla dichiarazione di successione, che può essere richiesta presso l’apposito ufficio e fuga ogni dubbio, anche se purtroppo non è sempre obbligatorio presentarla. Anche con una procedura minuziosa, comunque, rimangono diverse incognite. Ad esempio, non è possibile sapere per certo se i chiamati all’eredità abbiano accettato in modo puro e semplice. Al contrario, la rinuncia e l’accettazione con beneficio d’inventario possono essere verificate presso la Cancelleria del tribunale dove si è aperta la successione. Considerando che i chiamati all’eredità hanno 10 anni di tempo per scegliere, anche l’assenza di rinuncia o accettazione con beneficio non rappresenta una certezza per il creditore.

Come anticipato, tuttavia, il controllo non è indispensabile, poiché queste circostanze sono eventualmente portate alla luce dagli eredi stessi una volta ricevuta la richiesta di pagamento da parte del debitore, e in ogni caso provate in sede di giudizio per il recupero crediti. Ciò che, invece, il debitore può fare è raccogliere informazioni circa i possibili eredi, inviando poi la richiesta di pagamento a ognuno di loro, ricordando che può pretendere da ogni erede il pagamento di una porzione del debito proporzionale alla quota ereditaria accettata. Gli eredi sono per il resto equiparati a dei veri e propri debitori, ragione per cui possono essere citati in giudizio in caso di inadempimento.

Scoprire chi sono gli eredi del defunto è decisamente più semplice quando quest’ultimo ha lasciato un testamento, il quale sarà reperibile presso il Registro generale dei testamenti. L’iscrizione al Registro avviene a cura del notaio, perciò se il testamento è di tipo olografo potrebbe non essere immediatamente consecutiva alla morte.

In mancanza di testamento l’eredità viene ripartita in base alle regole successorie individuate dal Codice civile, le quali individuano come eredi legittimi:

  • Coniuge;
  • figli;
  • genitori (in mancanza dei figli);
  • fratelli;
  • parenti fino al 6° grado.

Bisogna poi sapere che coniuge, figli (o in assenza di figli i genitori) sono eredi legittimari, ai quali è garantita una parte dell’eredità a prescindere dal testamento. Non solo, la loro presenza (e accettazione) esclude automaticamente la chiamata all’eredità degli altri parenti, che in ogni caso non può superare la parentela di 6° grado in linea retta. Per esempio, i fratelli possono essere eredi soltanto in mancanza di parenti in linea retta (discendenti e ascendenti) e soltanto in assenza di figli del defunto. Conoscendo il Comune di residenza del defunto è possibile ottenere le sue informazioni di parentela tramite l’ufficio anagrafico e così ottenere anche degli indirizzi di contatto.

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