Come usano le persone ChatGPT nel 2025? Ecco per cosa viene usata l’intelligenza artificiale oltre che per lavoro e studio, alcune risposte potrebbero essere inaspettate.
A tre anni di distanza dal lancio di ChatGPT, continua ad aumentare l’interesse economico e scientifico per l’intelligenza artificiale. In questi anni le pagine social si sono riempite di reel e meme sul costante utilizzo dell’IA da parte degli utenti, a volte anche con consigli pratici sui prompt da utilizzare per ottenere un risultato ottimale delle sue prestazioni.
E mentre le scienze cognitive studiano anche gli effetti dell’intelligenza artificiale sul cervello umano, dopo i preoccupanti studi sulla perdita da parte delle nuove generazioni della scrittura a mano, un’abilità che abbiamo da 5.500 anni, è naturale domandarsi per cosa gli utenti utilizzino così tanto l’IA e ChatGPT.
Oggi, non è più solo uno strumento da scrivania, ma un assistente virtuale che milioni di persone portano in tasca ogni giorno. ChatGPT è diventato parte integrante della routine quotidiana di moltissimi utenti, tanto che viene consultato più volte al giorno per una vasta gamma di attività che spaziano dalla produttività personale al tempo libero. Ma come viene davvero usato? Quali sono le sue funzioni più richieste? E come stanno cambiando le abitudini digitali delle persone in conseguenza a questa nuova tecnologia? Scopriamolo insieme.
ChatGPT e IA sempre più utilizzati, ecco cosa sta accadendo
Nel primo semestre del 2025, le applicazioni basate sull’intelligenza artificiale generativa hanno registrato una crescita senza precedenti. Secondo Sensor Tower, i download globali di app AI hanno toccato quota 1,7 miliardi, mentre i ricavi derivanti dagli acquisti in-app hanno raggiunto quasi 1,9 miliardi di dollari. Le persone trascorrono oggi oltre 86 milioni di ore al giorno su queste app, per un totale di 15,6 miliardi di ore nei primi sei mesi dell’anno.
ChatGPT, sviluppato da OpenAI, resta l’app più popolare in assoluto, con 940 milioni di download complessivi al giugno 2025, nonostante la concorrenza emergente di piattaforme come Google Gemini e la cinese DeepSeek. L’Europa ha superato gli Stati Uniti nel numero totale di download, mentre l’Asia, con mercati in rapida crescita come India e Cina, continua a essere il continente leader.
Ma ciò che colpisce di più è il cambiamento delle abitudini d’uso: se nel 2024 quasi la metà delle query era legata a lavoro e studio, nel 2025 questa quota è scesa al 37%, mentre sono cresciute le richieste legate a stile di vita, intrattenimento e benessere, oggi arrivate a rappresentare il 35% delle interazioni con ChatGPT. Tra le richieste più frequenti ci sono temi legati a salute, benessere mentale, alimentazione, cultura popolare, curiosità generali e suggerimenti per la vita quotidiana. Le persone usano l’IA non solo per essere più produttive, ma anche per vivere meglio, ma veramente basta questo?
ChatGPT, ecco per cosa viene veramente usato nel 2025
Se ci si chiede concretamente quali siano le richieste più frequenti fatte a ChatGPT, i dati del secondo trimestre del 2025 offrono una panoramica molto chiara:
- Supporto tecnico e risoluzione dei problemi – 8,3%;
- Scrittura e revisione di testi – 7,7%;
- Istruzione e insegnamento – 7,5%;
- Supporto agli sviluppatori – 7,2%;
- Salute e benessere – 6,9%;
- Apprendimento e ricerca – 6,3%;
- Intrattenimento, curiosità e cultura pop – 5,8%;
- Matematica e logica – 5,4%;
- Ricerca di lavoro e carriera – 3,6%;
- Traduzione e apprendimento delle lingue – 2,7%.
Le richieste legate al lifestyle, come consigli su cucina, sport, viaggi, relazioni e gestione personale, stanno crescendo rapidamente e 9 delle prime 10 categorie per aumento di volume di query sono proprio legate a questi ambiti.
Questo cambio di direzione mostra una trasformazione culturale in atto: ChatGPT sta diventando una sorta di “assistente personale universale”, a cui ci si rivolge non solo per risolvere problemi pratici, ma anche per curiosità, ispirazione, benessere e intrattenimento.
Nel corso dell’ultimo anno, anche la fascia oraria di utilizzo si è stabilizzata: l’interazione con l’IA inizia ad aumentare dalle 10 del mattino e rimane elevata fino a sera, raggiungendo il picco tra le 19 e le 22, confermando che il tempo libero è ormai uno dei principali momenti di consultazione. Anche le ricerche tradizionali online stanno cambiando: un terzo degli utenti preferisce già informarsi tramite ChatGPT, e si prevede che questa percentuale raddoppierà entro la fine del 2025, riducendo ulteriormente l’uso di motori di ricerca classici.
ChatGPT, quindi, è oggi uno specchio delle nostre priorità quotidiane: ci accompagna nella crescita personale, nella produttività e persino nei momenti di svago.
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