Come il digitale sta cambiando il mondo della ristorazione - Intervista a Francesco Medda, CEO di Tilby

Niccolò Ellena

16/12/2022

16/12/2022 - 16:35

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Il digitale sta gradualmente permeando anche il mondo della ristorazione, offrendo soluzioni innovative per commercianti e ristoratori. Ne abbiamo parlato con Money.it Francesco Medda, CEO di Tilby.

Come il digitale sta cambiando il mondo della ristorazione - Intervista a Francesco Medda, CEO di Tilby

Il mondo della ristorazione si sta innovando, traghettato dalle nuove soluzioni digitali che stanno nascendo. Per fare luce su quali saranno i principali trend del 2023 nel settore della ristorazione, Tilby ha svolto una ricerca sulle abitudini dei consumatori, analizzando alcune parole chiave con Google Trends, da cui emergono interessanti indicazioni.

I 5 trend digitali per la ristorazione nel 2023

Analizzando alcune parole chiave legate al mondo della ristorazione, sono emersi quelli che potrebbero essere i trend digitali del prossimo anno.

Il primo trend è legato alla necessità dei ristoranti di avere delle app di delivery direttamente integrate nel punto cassa. Questo - spiega l’azienda - sarà importante per fare fronte all’aumento delle persone che acquistano il pranzo e la cena attraverso servizi di delivery, aumentato esponenzialmente rispetto al pre-pandemia.

Il secondo trend che è emerso riguarda la volontà di sempre più persone di pagare sfruttando i pagamenti digitali e i QR code. Con questo metodo le persone non dovranno più fare la fila, specialmente nei momenti in cui hanno fretta, come la pausa pranzo, il che porterà con sé anche una migliore customer experience. Il ristoratore stamperà il QR code nel preconto con stampanti fiscali o non fiscali e consentire quindi al consumatore di effettuare il pagamento come più preferisce.

Il terzo trend è quello dei buoni pasto dematerializzati. Grazie a questa nuova modalità di uso dei buoni pasto si avranno alcuni vantaggi: innanzitutto non si utilizzeranno più quelli cartacei, ma si passerà a una pratica app per smartphone, il che è un bene per l’ambiente; inoltre sarà possibile fare meno fila alle casse, così da risparmiare tempo prezioso in pausa pranzo.

Il quarto trend riguarda gli scontrini digitali, sempre maggiormente diffusi. Dal 2021 questi sono validi tanto quanto quelli cartacei. Grazie alle nuove casse cloud sarà possibile per il cliente ricevere sia scontrino sia la fattura comodamente sullo smartphone, così da non dover fare la coda alle casse e soprattutto non correndo il rischio di smarrirli.

L’ultimo trend è infine quello sulla lotteria degli scontrini istantanea. Di questa si è parlato nel decreto aiuti quarter e nella Legge di bilancio; e dovrebbe essere sostanzialmente diversa da quella promossa durante il Governo Conte I nel 2021. La nuova lotteria degli scontrini dovrebbe prevedere la possibilità a tutti coloro che ricevono uno scontrino dal valore superiore di €1 di scannerizzare il QR sopra di esso con la conseguente possibilità di vincere un premio in denaro. Per consentire a tutti gli esercenti di sfruttare questa opportunità, il governo prevede anche un incentivo per l’adeguamento del registratore di cassa, anche questo però da confermare.

Insomma, quello che appare evidente è che il 2023 riserverà numerose novità per il settore della ristorazione. Non è facile tuttavia prevedere come andranno le cose, quindi, per avere una prospettiva più nitida, Money.it ha intervistato Francesco Medda, CEO e fondatore di Tilby, che ha parlato dell’azienda e di come questa si è inserita in questo contesto in evoluzione.

Francesco Medda - CEO di Tilby Francesco Medda - CEO di Tilby Francesco Medda è CEO di Tilby, l'azienda che offre una soluzione cloud per la gestione del punto vendita di ristoranti, commercianti e negozi.

La ristorazione, un settore in evoluzione grazie al digitale: il caso di Tilby

Tra le realtà che maggiormente stanno lavorando per innovare il settore della ristorazione c’è sicuramente Tilby (ex-Scloby) che offre una soluzione cloud per la gestione del punto vendita di ristoranti, commercianti e negozi. Fondata nel 2013, è una piattaforma nativamente omnicanale e accessibile da qualsiasi dispositivo. Tilby può essere utilizzata sia come cassa, sia come E-commerce, consentendo di controllare in modo integrato tutti i canali di vendita.

Per conoscerla meglio e più a fondo, abbiamo chiesto a Francesco Medda, CEO dell’azienda, di spiegarci che cos’è Tilby con parole sue, com’è nata l’idea per il progetto e più in generale, a che punto siamo nel percorso che porta il settore della ristorazione a digitalizzarsi.

In risposta alla prima domanda, egli ha affermato: “Tilby, inizialmente Scloby, è nata nel 2013 presso I3P, l’Incubatore del Politecnico di Torino, ed è stata successivamente acquisita dal Gruppo Zucchetti nel 2020. È una soluzione cloud per la gestione del punto vendita di ristoranti, commercianti e negozi. Parliamo di una piattaforma omnicanale accessibile da qualsiasi dispositivo che permette di essere utilizzata sia come cassa, che e-commerce, consentendo alle aziende di controllare in modo integrato tutti i canali di vendita”.

La cassa cloud di Tilby La cassa cloud di Tilby La cassa cloud di Tilby permette di offrire al cliente un'esperienza rapida e comoda.

Quello che emerge da questa risposta è quindi una prospettiva di lungo periodo che parte da lontano: nel 2013 non era affatto scontato pensare che il settore della ristorazione - ma il mondo in generale - sarebbe cambiato così tanto.

La visione dell’azienda però si sta rivelando corretta: oggi Tilby sta passando attraverso un intenso periodo di internazionalizzazione, ha infatti aperto sedi in Spagna, Germania, Francia e Gran Bretagna. Non deve essere stato facile riuscire ad arrivare a questo punto, la domanda che quindi sorge spontanea è se l’azienda abbia o meno trovato barriere in ingresso nei Paesi in cui ha aperto. A tale domanda, Medda ha risposto: “ogni Paese ha abitudini di vendita differenti, legate ad esempio a come vengono ordinati e consumati i cibi nei ristoranti, o alla propensione verso l’utilizzo di alcuni metodi di pagamento rispetto ad altri. Ciò di cui siamo più soddisfatti, però, è che la natura flessibile del software di cassa Tilby è stato il miglior veicolo per vincere le sfide che si sono presentate finora”.

Ciò dimostra che la visione dell’azienda non si è dimostrata corretta soltanto in Italia, bensì anche in Europa. Grazie al gruppo Zucchetti, Tilby sta gradualmente assumendo una postura sempre più internazionale che potrebbe portarla anche ad imporsi sul mercato extra-europeo. Interrogato sulla possibilità che ciò avvenga, il manager dell’azienda ha detto: “ Tilby è già presente in diversi paesi extra-UE come gli Emirati Arabi, gli Stati Uniti, il Brasile, il Mali. Questo ci sta dando l’opportunità di valutare un’integrazione più estesa con nuovi mercati. In Sudamerica, ad esempio, dove Zucchetti è già leader del settore e attraverso la quale possiamo puntare a creare forti sinergie”. Questo conferma quindi la vocazione internazionale di Tilby, che sembra destinata a continuare a espandersi.

È interessante notare che oggi Tilby è molto usata nel settore della ristorazione (70%), ma anche in quello del retail (30%). In cosa è diverso l’uso che che i clienti appartenenti a questi due settori fanno della piattaforma? «Nell’ambito della ristorazione sono più utilizzati i moduli specifici per questo settore, come la gestione dei tavoli, delle prenotazioni, dei servizi di delivery e così via. Per il retail, invece, c’è grande attenzione alle funzionalità di gestione del magazzino e alla fidelizzazione del cliente. In entrambi i casi l’orientamento è verso l’omnicanalità, sfruttare le opportunità offerte dalle tecnologie digitali per muoversi oltre il canale fisico e intercettare nuovi clienti. Un approccio che in Tilby abbiamo abbracciato fin dalla nascita, e in cui crediamo fortemente».

Essendo presente in maniera così diffusa, l’azienda ha un osservatorio privilegiato per capire quello che manca al settore della ristorazione per poter compiere il passo decisivo verso la digitalizzazione. In tal senso, Medda è convinto che nei prossimi anni sarà necessario dotarsi di strumenti legati alle prenotazioni online e al delivery; e di un team esperto in digital marketing per le grandi attività, oggi fondamentale per promuoversi.

Per quanto invece riguarda la durata del fenomeno della digitalizzazione - da alcuni considerato passeggero - egli ha affermato: “Se inizialmente c’erano dubbi circa la durata del fenomeno, alcuni strumenti digitali ormai sono invece un must, c’è molta più consapevolezza. Stiamo andando nella giusta direzione, e l’obiettivo di Tilby è proprio quello di supportare le aziende in una completa digitalizzazione".

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