Come il governo ha salvato il calcio da 900 milioni di debiti

Alessandro Cipolla

21 Dicembre 2022 - 14:52

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Nella legge di Bilancio ci sarà l’emendamento “salva-calcio”: i club di Serie A potranno pagare i loro debiti con lo Stato in 60 rate con una penale pari al 3% del totale.

Come il governo ha salvato il calcio da 900 milioni di debiti

In Italia invece non è il calcio che regala emozioni alla gente. Ma è il Governo che regala emendamenti ai presidenti delle squadre di calcio di Serie A. In una legge di Bilancio imbarazzante si tagliano i soldi ai giovani per la 18App ma si regalano soldi a chi non riesce a gestire le proprie squadre. E sapete quanto vale questa misura nel bilancio 2023? Quasi UN MILIARDO di euro!”.

Parole queste di Matteo Renzi contenute nella sua ultime e-news, che arrivano nel momento in cui Claudio Lotito, senatore di maggioranza ma anche presidente della Lazio, viene descritto come raggiante per essere riuscito a inserire nel testo della legge di Bilancio 2023 un emendamento che già è stato rinominato “salva-calcio”.

Inizialmente si è parlato di inserire la misura nel decreto Aiuti qater, ma l’operazione non è andata a buon fine; il tempo però è tiranno visto che il 22 dicembre scadranno i termini per il pagamento dell’Irpef e dei contributi che, causa Covid, per le società sportive è stato sospeso nel periodo gennaio-novembre 2022.

Per la Serie A si tratterebbe secondo Matteo Renzi di un conto da “ 890 milioni ”, una cifra indicata anche dal sempre ben informato giornalista Michele Spezia mentre, in precedenza, il Fatto Quotidiano ha parlato di un debito complessivo da 500 milioni per il massimo campionato e di 800 milioni per l’intero calcio.

Proprio in “zona Cesarini” Lotito così è riuscito a segnare il gol decisivo: l’emendamento sarà inserito nella legge di Bilancio, risparmiando stando al Fatto una stangata da 40 milioni da pagare entro il 22 dicembre alla sua Lazio.

Serie A: come funziona il “salva-calcio”

Stando alle bozze dell’emendamento che sono state diffuse dalla stampa, il testo completo è ancora ignoto, in sostanza questo “salva-calcio” potrebbe permettere ai club della Serie A, ma non solo, di rateizzare i propri debiti con l’Agenzia delle entrate.

Si parla così di una rateizzazione in cinque anni, in totale sessanta rate, pagando però una penale pari al 3% del totale; nella prima versione dell’emendamento, quella da inserire nell’Aiuti qater, non era prevista alcuna mora.

Trovata l’intesa anche per quanto riguarda lo scudo per le società verso possibili sanzioni penali e sportive che potrebbero scattare in caso di un mancato rispetto della scadenza ora portata al 29 dicembre: pagando subito tre rate e facendo così scattare l’accordo, i club possano essere al sicuro. Le altre rate poi dovranno essere saldate mensilmente pena l’annullamento dell’accordo e il ripristino delle sanzioni.

In teoria nella legge di Bilancio è già prevista una misura che prevede per tutte le aziende, pagando una sanzione agevolata del 3%, di poter accedere a degli accordi con l’Agenzia delle entrate; Claudio Lotito però è voluto andare sul sicuro, visto che si tratta di una norma riguardante debiti accertati a seguito di controlli mentre in questo caso si tratterebbe di pagamenti sospesi che ora devono essere saldati, spingendo per un decreto ad hoc per il calcio.

In sostanza il governo rinuncerà a incassare subito circa 900 milioni spalmandoli da qui a cinque anni, ottenendo in cambio circa 26 milioni derivanti dalle penali. In tempi duri come questi, di certo è un bel favore che la maggioranza ha fatto alla Serie A.

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