Come guadagnare con la laurea in Giurisprudenza? Quali sono i migliori lavori da fare? Eccolo spiegato.
Si possono ancora fare (tanti) soldi con la laurea in Giurisprudenza? Le professioni legali un tempo viste come prestigiose oggi sono allontanate dagli studenti, che temono un percorso tortuoso e poco redditizio.
In effetti, i dati complessivi sull’avvocatura e la magistratura (ma anche per il notariato) non sono dei più incoraggianti. Ciononostante, anche nel 2025 un laureato in Giurisprudenza può guadagnare bene e ottenere soddisfazioni professionali non indifferenti.
Tutto dipende dalla strada che si sceglie di intraprendere, dalla specializzazione in determinati settori e dalla formazione in ambito digitale.
Il panorama delle nuove tecnologie si intreccia spesso con il diritto, toccando soprattutto i temi della privacy e dei dati personali, ma non solo. La tutela dei nuovi beni, la proprietà intellettuale e le sfide dell’intelligenza artificiale sono aspetti che un giurista moderno non dovrebbe ignorare. Anzi, una preparazione elevata in questi settori può fare una grande differenza anche nel mondo dell’avvocatura.
Accantonando però gli sbocchi tradizionali della laurea in Giurisprudenza, tra cui sono sempre i notai a conquistare il podio per guadagni, ci sono vari modi per far fruttare al meglio il proprio titolo e soprattutto la preparazione ottenuta.
Come guadagnare con la laurea in Giurisprudenza
Nessuna laurea garantisce in automatico un certo livello di guadagni, ma quando si tratta di Giurisprudenza ciò è ancora più complesso.
La moltitudine di sbocchi impedisce infatti di generalizzare troppo. L’elevato numero di laureati e di professionisti del diritto, inoltre, impone una concorrenza spietata. Chi vuole aumentare le possibilità di guadagno e ha una laurea in Giurisprudenza dovrebbe quindi riuscire a differenziarsi, scegliendo uno o più campi specifici.
L’alta specializzazione e la passione possono infatti offrire opportunità molto interessanti. Non si deve però limitare lo sguardo alle discipline giuridiche, ma anzi ampliare le proprie competenze aiuta a presentarsi come figura professionale unica e competente. Senza dubbio bisogna affrontare l’evoluzione digitale, tanto da un approccio giuridico quanto affinando le proprie competenze con i mezzi informatici.
La conoscenza di una o più lingue straniere, delle basi di economia e strategie di marketing, la conoscenza dei mezzi di comunicazione e delle nuove professioni digitali sono vari ambiti tra cui è bene dare uno sguardo. Naturalmente, bisognerà scegliere a cosa dedicare i maggiori sforzi, magari ottimizzando grazie alla propria esperienza personale e alle conoscenze già possedute.
Nel tema delle consulenze legali, che ricordiamo possono essere offerte anche da dottori in Giurisprudenza non avvocati, stanno prendendo piede i percorsi appositi per i professionisti digitali. Social media manager e Digital advertiser, fra tutti, necessitano spesso di coordinarsi con un professionista del diritto. Bisogna quindi restare continuamente aggiornati rispetto alle nuove richieste, sia nelle professioni legali riconosciute che negli svariati sbocchi per i laureati in Giurisprudenza.
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Digitale e globalizzazione, le nuove sfide per i laureati in Giurisprudenza
Al giorno d’oggi tra i lavori più redditizi per i laureati in Giurisprudenza ci sono:
- giurista d’impresa;
- consulente legale;
- interprete giuridico;
- insegnante (sia nel pubblico che nel privato);
- diplomatico;
- data protection officer;
- esperti di comunicazione.
Naturalmente le nuove tecnologie non sono l’unico motivo di trasformazione delle professioni legali, che devono fare i conti anche con i cambiamenti sociali e geopolitici.
La globalizzazione impone sfide nuove ai professionisti del diritto, che oggi devono avere una formazione interdisciplinare ma soprattutto creatività e curiosità. Gli scambi tra soggetti di diverse nazionalità, per esempio, richiedono particolare attenzione ai consulenti legali e ai giuristi d’impresa.
Non solo, oggi le politiche di valorizzazione del territorio e gli obiettivi di crescita del Paese richiedono anche assistenza legale per le Pubbliche amministrazioni e per la supervisione della moltitudine di progetti attivi. Si ritorna anche alla sfera digitale, muovendosi in un terreno piuttosto delicato soprattutto riguardo alla privacy e alla gestione dei dati personali.
Non solo, sia nel pubblico che nel privato i giuristi devono fare i conti anche con i nuovi reati digitali. Gli avvocati penalisti, in particolar modo, sono chiamati ad approfondire la cybersecurity e i vari crimini informatici. Naturalmente, il campo da approfondire dipende dal tipo di professione con cui si fa fruttare la laurea in Giurisprudenza.
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