Come dichiarare gli immobili nel modello 730/2025

Nadia Pascale

9 Maggio 2025 - 18:56

Nella dichiarazione dei redditi devono essere indicati i redditi dei fabbricati, ecco le istruzioni per inserire i fabbricati nel modello 730/2025.

Come dichiarare gli immobili nel modello 730/2025

Come si dichiarano i redditi degli immobili nel modello 730/2025?
Dal 30 aprile 2025 è disponibile, per la sola lettura, il modello 730/2025, invece, dal 15 maggio è permesso anche l’inoltro, con modifiche o senza modifiche.

L’inoltro deve avvenire entro il 30 settembre 2025. Se presentato entro 90 giorni dalla scadenza si considera presentato in ritardo, mentre successivamente la dichiarazione si considera omessa e le conseguenze possono essere gravi.

I redditi dei fabbricati sono in genere già compresi nel modello precompilato, ma cosa fare se sono necessarie modifiche o i dati non sono presenti?

Il modello 730/2025 è il modello più utilizzato per la dichiarazione dei redditi. Deve essere utilizzato per la dichiarazione dei redditi dai lavoratori dipendenti e i pensionati, ma non solo, infatti, può essere utilizzato anche dai lavoratori autonomi che non hanno obbligo di avere la partita Iva. Al suo interno devono essere inserite diverse informazioni, tra cui anche i dati riguardanti i propri immobili.

Vediamo come dichiarare gli immobili nel modello 730/2025, quali documenti servono e in quali casi è possibile omettere l’indicazione dei dati dei propri fabbricati.

Come inserire i fabbricati nel 730/2025

All’interno del modello 730/2025 i fabbricati e gli immobili vanno dichiarati e inseriti nel quadro B, denominato “ Redditi dei fabbricati e altri dati ”: le informazioni di ogni singolo immobile vanno inserite nell’apposita colonna, in corrispondenza del rigo a esso dedicato.

Il quadro B del modello 730/2025 è composto da due sezioni. La prima sezione deve essere utilizzata per dichiarare i redditi da fabbricati. La seconda sezione deve essere compilata per indicare i dati relativi ai contratti di locazione.

Numero di colonnaDato da inserire
colonna uno rendita catastale
colonna due codice di utilizzo
colonna tre periodo di possesso
colonna quattro percentuale di possesso dell’immobile
colonna cinque codice dell’immobile in locazione
colonna sei canone di locazione. Bisogna tenere conto che in regime Irpef si dichiara il 95% del canone annuo, se parliamo di locazione a canone libero; il 75% del canone se il contratto è a canone concordato; il 100% del canone se si è optato per il regime di cedolare secca( ma con imposta sostitutiva), il 65% del canone se nella colonna 5 è stato indicato il codice 4
colonna sette codice di eventuali casi particolari, ad esempio codice 1 per immobile distrutto o inagibile
colonna otto da barrare per identificare la continuazione dell’inserimento dei dati dello stesso immobile del rigo precedente
colonna nove codice Comune, se i dati del fabbricato sono indicati su più righi, il codice catastale deve essere riportato solo sul primo rigo del quadro B in cui il fabbricato è stato indicato
colonna dieci importo complessivo dell’imposta Municipale Unica (IMU) dovuta in acconto e a saldo per l’anno precedente, riferita all’unità immobiliare indicata nel rigo
colonna undici da utilizzare in caso di cedolare secca
colonna dodici immobili che fanno parte di casi particolari ai fini dell’Imu
colonna tredici altri casi particolari, come se l’immobile si trova in una zona in stato di emergenza

Nel caso di immobili inagibili (colonna 7) occorre mettere in atto una procedura catastale di variazione della destinazione. La denuncia di variazione deve essere corredata da un attestato degli organi comunali sulla stato dell’immobile da trasmettere entro il 31 gennaio. La dichiarazione ha effetto per l’anno corrente e per gli anni successivi.
Si ricorda però che se lo stato dell’immobile cambia, ad esempio in caso di ristrutturazione, vi è l’obbligo entro 30 giorni dal termine dei lavori di procedere alla variazione della rendita catastale anche per tali immobili.

Chi deve dichiarare l’immobile nel 730/2025

Non tutti devono dichiarare le case e gli immobili e poi inserirli all’interno del riquadro B. Infatti a dover compilare il 730 in questo caso sono solo:

  • i possessori di immobili non considerati rurali;
  • tutti i proprietari di immobili e fabbricati iscritti al catasto oppure che devono essere iscritti con attribuzione di rendita catastale;
  • i soci di società semplici e di società a esse equiparate, che producono reddito di fabbricati;
  • i titolari dell’usufrutto o di altro diritto reale sul fabbricato, come per esempio il diritto d’uso o d’abitazione che spetta al coniuge superstite, in questo caso il titolare della “nuda proprietà” non deve dichiarare.

In caso di contratto di locazione il reddito del fabbricato deve essere dichiarato dal locatore (proprietario dell’immobile o titalare di altro diritto) e non dal locatario che vive in affitto.

Deve essere ricordato che nel caso in cui sull’immobile ci sia un diritto reale di godimento da parte di un terzo, è costui a dover dichiarare le rendita. Ad esempio, in caso di usufrutto è l’usufruttuario a dover dichiarare le rendita e non il proprietario.

Come si calcola il reddito da immobili?

Il reddito da immobili è l’utile derivante dalle unità immobiliari urbane, come fabbricati e loro porzioni, suscettibili di produrre un’entrata. Tale reddito deve essere obbligatoriamente indicato ai fini del calcolo dell’imposta sul reddito.

A dover essere indicati sono ville, box auto, negozi, e similari, mentre alcuni immobili vengono esclusi dalla dichiarazione, gli esclusi sono:

  • le costruzioni rurali usate come abitazione e che appartengono al possessore o all’affittuario dei terreni ed effettivamente adibite ad usi agricoli;
  • le costruzioni utilizzate per lo svolgimento di attività agricole, comprese quelle per la conservazione dei prodotti e delle macchine agricole;
  • fabbricati rurali destinati all’agriturismo;
  • gli immobili completamente adibiti a sedi aperte al pubblico di musei, biblioteche, archivi, cineteche, emeroteche, a condizione però che da tale utilizzo non derivi un reddito;
  • gli immobili in fase di restauro o ricostruzione per il solo periodo in cui non sono utilizzati;
  • le strutture utilizzate come luoghi di culto, tra questi rientrano anche i monasteri di clausura;
  • I redditi da proprietà condominiale devono essere dichiarati se superiori a 25,82 euro;
  • in caso di comodato d’uso, i redditi devono essere dichiarati dal proprietario e non dal comodatario.

Vanno, invece, indicati gli immobili che si posseggono a titolo di usufrutto, proprietà, o altri diritti reali, come quello di diritto di abitazione spettante al coniuge superstite. La rendita dell’abitazione principale, invece, deve essere indicata, ma per essa è possibile avvalersi della deduzione Irpef.

Sistema forfettario per il calcolo dei redditi dei fabbricati

I redditi dei fabbricati, intesi come unità immobiliari e in assenza di contratti di locazione, sono determinati con un sistema forfettario, basato su tariffe d’estimo, e vanno a concorrere alla formazione del reddito del titolare.

Ai fini della tassazione si utilizza la rendita catastale organizzata in questo modo:

  • per gli immobili a destinazione ordinaria, mediante l’applicazione delle tariffe d’estimo stabilite dalla legge catastale, moltiplicata per la consistenza dell’unità immobiliare;
  • per i fabbricati non ancora iscritti in catasto o iscritti con rendita non più adeguata, si applica una rendita provvisoria;
  • per i fabbricati a destinazione speciale o particolare, si utilizza una stima diretta del valore da parte dell’Agenzia delle Entrate.

È importante sottolineare come, per determinare la rendita catastale, bisogna essere in possesso di diverse informazioni: il certificato catastale, la zona censuaria, la categoria, la classe e la consistenza relative all’unità immobiliare. Inoltre, in caso di locazione dell’immobile è anche necessario considerare il canone di locazione e la tipologia di contratto che è stato stipulato.

Come inserire i dati catastali nel 730/2025

Per poter inserire i dati all’interno del modello 730 bisogna poter entrare nella propria sezione privata del portale dell’Agenzia delle Entrate ed essere quindi in possesso di un’identità digitale, CIE, SPID o CNS, con cui potersi abilitare, oppure rivolgersi a Caf e patronati competenti. L’invio della dichiarazione è telematica.

Per poter usufruire di detrazioni di diverso tipo o in situazioni particolari può essere necessario inserire ulteriori dati rispetto a quelli visti. A seconda del tipo di detrazione o situazione, i dati dovranno essere inseriti in punti diversi del documento.

Per esempio, all’interno della sezione K dedicata agli amministratori di condominio, è necessario inserire i dati catastali del condominio che si amministra in caso siano stati attuati interventi di recupero, mentre se si è in possesso di immobili che possono usufruire di detrazioni, sarà necessario integrare i dati catastali degli stessi all’interno della sezione 3B.

Iscriviti a Money.it

SONDAGGIO
Termina il 12/05/2025 Ti piace Papa Leone XIV?