Come comprare azioni Poste Italiane

Claudia Cervi

5 Gennaio 2024 - 18:27

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Poste Italiane è tra i titoli di Piazza Affari con dividendi più generosi. Quotazioni, previsioni e tutti i passaggi per comprare azioni, ETF e CFD con una piattaforma di trading.

Come comprare azioni Poste Italiane

Comprare azioni Poste Italiane significa investire in una società a partecipazione pubblica. Controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) e da Cassa Depositi e Prestiti (CDP), Poste Italiane è la più grande infrastruttura del Paese che opera nel settore della corrispondenza e della logistica, nella consegna di corrispondenza e pacchi, nei servizi finanziari e assicurativi, nei sistemi di pagamento e nella telefonia.

Poste Italiane rappresenta una scelta interessante sia per investitori principianti che per esperti grazie alle buone prospettive di crescita e agli alti dividendi.

Nel 2023, Poste Italiane ha aumentato la cedola del 9% su base annua, a 0,71 euro, confermando una politica di distribuzione dei dividendi regolare e crescente nel tempo.

Vediamo di seguito le caratteristiche delle azioni Poste Italiane e i passaggi per acquistarle.

Di seguito, in breve, le informazioni generali sul titolo azionario Poste Italiane:

TICKER PST
ISIN IT0003796171
BORSA Borsaitaliana
INDICE FtseMIB
CAPITALIZZAZIONE 13,43 miliardi di euro (aggiornata al 03/01/2024)
TRIMESTRALE 20/03/2024

Come e dove comprare azioni Poste Italiane

Vediamo subito come e dove comprare azioni Poste Italiane anche per chi è alle prime armi nel mondo degli investimenti. Per entrare nel mercato azionario e acquistare azioni Poste Italiane si possono utilizzare le migliori piattaforme di trading online, investendo in ETF o sfruttando il trading di CFD.

I meno esperti possono imparare e iniziare a investire su Poste Italiane attraverso conti demo gratuiti.

Ecco i passaggi pratici da seguire:

  • Scegliere la piattaforma di trading: è fondamentale selezionare una piattaforma adatta alle proprie esigenze tra le opzioni disponibili, come piattaforme bancarie, broker specializzati e servizi di trading online. Valutare con attenzione le commissioni, l’offerta di strumenti (azioni, ETF, CFD) e la facilità d’uso.
  • Aprire il conto di trading: dopo aver scelto la piattaforma, procedere aprendo un conto di trading. Basta seguire le istruzioni online della banca o del broker, inserendo i propri dati personali e depositando i fondi necessari sul conto.
  • Cercare e acquistare azioni di Poste Italiane: dopo aver attivato e finanziato il conto, iniziare la ricerca delle azioni di Poste Italiane inserendo il simbolo Poste Italiane nel motore di ricerca della piattaforma. Prima di procedere con l’acquisto, consigliamo sempre di condurre una ricerca approfondita sull’andamento passato e sulle prospettive future, verificando le ultime notizie dell’azienda.

Consigli per investire in azioni Poste Italiane

Esistono opzioni alternative all’acquisto diretto di azioni di Poste Italiane. Alcune banche e broker permettono di investire in fondi negoziati in borsa (ETF) che includono Poste Italiane nel loro portafoglio. In alternativa, i Contratti per Differenza (CFD) consentono di sfruttare l’effetto leva per amplificare i potenziali guadagni. Esplorare queste possibilità permette di diversificare la strategia di investimento e adattarla alle proprie esigenze finanziarie.

Lotto minimo azioni Poste Italiane

Il lotto minimo per comprare azioni Poste Italiane è di 1 unità, ma con i CFD è possibile investire in lotti, minilotti o microlotti, riducendo il capitale richiesto a pochi euro. Questa flessibilità consente agli investitori di adattare le loro dimensioni di investimento in modo più preciso, offrendo opportunità anche a chi dispone di capitali limitati.

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Investire in azioni Poste Italiane con i CFD

Come anticipato, un modo flessibile per investire in azioni Poste Italiane è attraverso i Contratti per Differenza (CFD). I CFD, strumenti finanziari altamente versatili che sfruttano il vantaggio della leva finanziaria, consentono agli investitori di operare su diversi mercati. Questi strumenti si basano sulla differenza tra i prezzi di apertura e chiusura delle transazioni, permettendo di negoziare indici, valute, azioni, ETF e criptovalute.

I CFD rappresentano una scelta ampiamente adottata e consentono di speculare sulle fluttuazioni di prezzo senza dover possedere fisicamente l’attività sottostante. Tuttavia, va sottolineato che, nonostante la loro potente flessibilità nei mercati finanziari, i CFD comportano un livello di rischio significativo: la leva finanziaria amplifica i potenziali guadagni ma anche le perdite. Gli investitori dovrebbero valutare attentamente la propria tolleranza al rischio prima di intraprendere operazioni con questi strumenti finanziari.

Ecco i vantaggi del trading con i CFD:

  • piattaforme semplici e intuitive;
  • bassi costi di gestione;
  • deposito iniziale minimo;
  • consentono di negoziare sia al rialzo che al ribasso;
  • possibilità di demo per fare pratica.

Perché comprare azioni Poste Italiane

Sono diverse le ragioni per cui vale la pena comprare azioni Poste Italiane. Oltre al generoso dividendo offerto, la società presenta dati finanziari molto robusti, come confermato dal ratio EBITDA/fatturato, generando margini elevati al netto di svalutazioni, ammortamenti e tasse. Poste Italiane si distingue anche sul fronte valutativo, presentando un rapporto P/E di soli 8,27x e un rapporto prezzo su fatturato inferiore a 1x, indicando una significativa sottovalutazione. Tuttavia, il punto forte è il rendimento del dividendo, atteso superiore al 6%, con un notevole track record di rendimenti superiori al 5% negli ultimi 7 anni e un payout ratio intorno al 50%.

Le valutazioni degli analisti confermano l’appeal di Poste Italiane, con una raccomandazione media di «Compra». La prospettiva di guadagno nel medio/lungo periodo è sottolineata dal target price medio, che esprime una sottovalutazione di oltre il 13%. Va notato, tuttavia, che esiste una variazione significativa tra le previsioni più ottimistiche e pessimistiche, con un margine che oscilla dal 40% di sottovalutazione al 10% di sopravvalutazione, suggerendo una prospettiva dinamica e potenzialmente redditizia per gli investitori.

È rischioso comprare azioni Poste Italiane?

Investire in azioni Poste Italiane porta con sé un certo grado di rischio, come qualsiasi investimento in azioni. Benché il mercato azionario sia intrinsecamente soggetto a variazioni e incertezze, alcune azioni presentano rischi maggiori rispetto ad altre.

È cruciale comprendere che gli investimenti in azioni comportano rischi e i rendimenti passati non assicurano rendimenti futuri.

Prima di impegnarsi in qualsiasi titolo azionario, gli investitori dovrebbero condurre approfondite ricerche.

Alcuni fattori chiave da considerare nella valutazione delle azioni italiane includono la loro storia e il track record di crescita e redditività, la posizione di mercato e le prospettive di crescita. Durante periodi di elevata volatilità, come durante un bear market rally, concentrarsi su società ben capitalizzate (blue chips) può essere strategico. La presenza di un flottante sufficiente consente di chiudere posizioni in modo rapido e agevole in risposta a notizie sfavorevoli. In definitiva, un approccio ponderato e una valutazione attenta degli elementi di rischio sono fondamentali per gli investitori che considerano l’acquisto di azioni Poste Italiane o di qualsiasi altro titolo.

Caratteristiche delle azioni Poste Italiane

Poste Italiane è tra le principali aziende italiane e si distingue per la sua offerta diversificata di servizi: oltre a essere il maggior fornitore di servizi postali in Italia, Poste propone anche conti di risparmio, prodotti di investimento e assicurazioni. La sua piattaforma distributiva multicanale, unica in Italia, si estende su una rete fisica di uffici postali e operatori sul territorio, oltre a un’infrastruttura virtuale avanzata. Con uffici postali presenti nel 96,5% dei comuni e accessibili al 93% della popolazione entro tre chilometri, Poste Italiane offre un servizio capillare. Con oltre 9 milioni di visitatori mensili sui siti web e una solida presenza sui social media, il gruppo si posiziona come il principale operatore postale in Italia.

Poste Italiane gestisce il Servizio Postale Universale in esclusiva e offre servizi finanziari attraverso BancoPosta e Poste Assicura, inclusi prodotti assicurativi, pensionistici e di investimento. La diversificazione comprende anche servizi di comunicazione elettronica tramite PosteMobile.

Trimestrale di Poste Italiane

L’ultima trimestrale di Poste Italiane (relativa al terzo trimestre 2023) ha confermato la solidità dell’azienda guidata dall’AD Matteo Del Fante.

La società ha riportato ricavi consolidati pari a 2,8 miliardi di euro, portando il totale per i primi nove mesi dell’anno a 8,9 miliardi di euro, in crescita del 6,8% rispetto al 2022. I volumi generati dal settore corrispondenza, pacchi e distribuzione, insieme ai settori dei pagamenti e mobile, hanno contribuito in modo significativo a questa crescita, così come i margini di interesse.

L’EBIT ha registrato un aumento del 1,5% su base annua, raggiungendo i 2,1 miliardi di euro, mentre l’utile netto è salito a 1,5 miliardi di euro, con un incremento del 5,8% su base annua. Questi risultati positivi hanno consentito a Poste Italiane di rivedere al rialzo l’obiettivo di risultato operativo per fine anno, portandolo da 2,5 a 2,6 miliardi di euro.

Gli investitori beneficeranno di un aumento del dividendo di 0,237 euro per azione, mentre i dipendenti riceveranno un bonus una tantum di 1.000 euro. I settori chiave, come corrispondenza, pacchi e distribuzione, hanno mostrato una crescita costante, contribuendo in modo significativo ai ricavi totali di 2,8 miliardi di euro nel terzo trimestre e di 4% nei primi nove mesi del 2023 rispetto allo stesso periodo del 2022. Sebbene i ricavi da servizi finanziari abbiano rallentato nel terzo trimestre, la crescita del 3,9% su base annua nei primi nove mesi dell’anno ha portato i ricavi totali a 4,5 miliardi di euro.

Infine, i ricavi dai servizi assicurativi e quelli dai pagamenti e mobile hanno segnato incrementi significativi, confermando la solidità e la diversificazione delle attività di Poste Italiane.

Previsioni Poste Italiane 2024

Le prospettive per Poste Italiane sono promettenti per il 2024, sostenute dalla raccomandazione «buy» di molte banche d’affari. Di recente Mediobanca ha assegnato un giudizio “outperform” confermando il titolo nell’indice Dow Jones Sustainability Indices World.

Un potenziale sviluppo rilevante potrebbe essere la vendita di una tranche di Poste Italiane, ipotizzata come una delle prime operazioni di privatizzazione del nuovo anno. Sebbene il dossier ufficiale non sia stato ancora aperto, alcune ipotesi stanno prendendo forma, incluso l’allineamento della cessione con la presentazione del nuovo piano industriale della società. L’AD di Poste, Matteo Del Fante, ha annunciato che il nuovo piano sarà presentato il 20 marzo 2024, in concomitanza con i risultati finanziari del 2023. L’aspettativa per questo evento è elevata, considerando i positivi risultati del gruppo e l’anticipazione di una trasformazione nell’operatore logistico a 360 gradi nei prossimi tre anni. Poste Italiane, sotto il controllo del 35% di Cdp e del 29,26% del Mef, si prospetta come un attore chiave nella diversificazione dei servizi finanziari e assicurativi, sia tradizionali che digitali.

Conviene comprare azioni Poste Italiane?

Investire in azioni Poste Italiane presenta diversi punti di forza che potrebbero suscitare l’interesse degli investitori. Il rapporto EBITDA/fatturato dell’azienda, con margini elevati al netto di svalutazioni, ammortamenti e tasse, evidenzia una robusta redditività. La valutazione basata sui multipli di guadagno posiziona la società tra le più interessanti sul mercato.

I flussi di cassa positivi e la visibilità sulle prossime attività del gruppo aggiungono valore, mentre le aspettative di dividendo relativamente elevate ne consolidano il rendimento.

Gli analisti convergono sulle prospettive di ricavi, confermando una solida performance storica.

D’altro canto, vanno considerati anche alcuni punti deboli, come le previsioni di crescita relativamente basse e la situazione finanziaria con un indebitamento netto elevato e un EBITDA relativamente basso.

L’opinione generale degli analisti è peggiorata negli ultimi quattro mesi e la revisione al ribasso del consensus negli ultimi dodici mesi potrebbe richiedere una valutazione attenta prima di investire.

DISCLAIMER
Le informazioni e le considerazioni contenute nel presente articolo non devono essere utilizzate come unico o principale supporto in base al quale assumere decisioni relative agli investimenti. Il lettore mantiene la piena libertà nelle proprie scelte d’investimento e la piena responsabilità nell’effettuazione delle stesse, poiché egli solo conosce la sua propensione al rischio e il suo orizzonte temporale. Le informazioni contenute nell’articolo sono fornite a mero scopo informativo e la loro divulgazione non costituisce e non è da considerarsi un’offerta o sollecitazione al pubblico risparmio.

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