Come bloccare l’uso dei tuoi dati personali nell’AI di LinkedIn

Pasquale Conte

24 Settembre 2025 - 12:56

Anche LinkedIn usa i tuoi dati personali per addestrare l’AI. Vuoi bloccarlo? Ecco tutti i passaggi da seguire per completare l’operazione con successo.

Come bloccare l’uso dei tuoi dati personali nell’AI di LinkedIn

LinkedIn ha annunciato una importante modifica delle sue regole. A partire dal prossimo 3 novembre 2025, partirà la condivisione in automatico dei dati degli utenti. L’obiettivo? Addestrare l’intelligenza artificiale e indirizzare la pubblicità in maniera migliore.

Si tratta di una revisione sostanziale, che permetterà alla piattaforma di utilizzare le informazioni registrate dagli utenti con Microsoft. Secondo quanto trapelato, l’idea è di sviluppare le funzionalità per i processi di reclutamento. Per i responsabili delle risorse umane, sarà più semplice svolgere il proprio lavoro e trovare così candidati in linea con i requisiti.

Attiva di default, potrà in ogni modo essere disattivata manualmente dagli utenti. In attesa che si esprima il Garante della Privacy, che già ha sollevato i primi dubbi a riguardo. Intanto, ecco tutti i passaggi necessari per poter rimuovere la funzionalità e per non condividere i propri dati personali con Microsoft.

Cosa cambia su LinkedIn

È già partito il conto alla rovescia per l’entrata in vigore delle nuove regole di LinkedIn riguardanti l’utilizzo dei dati degli utenti per addestrare l’intelligenza artificiale. Microsoft ha deciso infatti di seguire il filone tech più diffuso degli ultimi tempi: sfruttare l’AI per migliorare i propri strumenti a disposizione sulla piattaforma.

Per poterla addestrare, essendo un bot di machine learning, è fondamentale raccogliere dati degli utenti da poter poi utilizzare per lo sviluppo dei tool. Al fine di rientrare in nei termini di regolamento sulla privacy, come detto, c’è la possibilità per gli utenti di disattivare manualmente questa opzione.

Una scelta che, in ogni caso, ancora solleva dubbi. Tanto che il Garante per la Privacy italiano ha deciso di indagare. In particolare, il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) dell’Unione Europea, all’interno dei suoi principi, ne ha uno ritenuto fondamentale: il consenso esplicito.

Secondo quanto riferiscono gli esperti in materia, ci sono particolari incongruenze tra la mancanza di trasparenza e la disattivazione della funzione che spetta all’utente. Qualora un iscritto non dovesse venire a conoscenza delle modifiche, verrebbe automaticamente incluso nel programma di condivisione.

Quali dati verranno raccolti

Ma quali saranno i dati e le informazioni che verranno raccolte da LinkedIn per istruire l’intelligenza artificiale e per una maggior indicizzazione della pubblicità? Al momento, non sono ancora state fornite informazioni precise a riguardo.

Secondo quanto emerso, quasi sicuramente nel database da raccogliere verranno incluse informazioni sul proprio profilo personale come il nome e cognome, l’età, la città di provenienza, il luogo di lavoro e le proprie competenze.

Non mancheranno nemmeno dati relativi all’attività sul feed, come le pagine seguite, i post consigliati, le persone con cui si interagisce più spesso e i post pubblicati. Infine, ci saranno certamente dati relativi all’interazione con gli annunci pubblicitari. In questo senso, si parla di clic sui banner, tempo di visione dei video e tanto altro.

Perché LinkedIn vuole i dati degli utenti

Entrando maggiormente nel merito, LinkedIn sta sviluppando alcune soluzioni alternative e di sua proprietà per la sua intelligenza artificiale generativa. L’obiettivo dichiarato è quello di migliorare il livello e le prestazioni della piattaforma.

In primo luogo, l’idea è di fornire strumenti di aiuto per la scrittura di contenuti inediti, con un vero e proprio bot che saprà guidare la stesura del testo in base al tone of voice che si preferisce. Si può scegliere una formula più social-friendly e catchy, oppure una istituzionale.

Un altro focus importante è quello riguardante la ricerca del lavoro. Come accennato in precedenza, infatti, il processo di selezione delle candidature registrerà un grosso supporto con l’introduzione dell’AI. Tramite la piattaforma, gli addetti di risorse umane avranno la possibilità di meglio filtrare la lista dei candidati. E allo stesso tempo, per chi è alla ricerca di una nuova occupazione sarà più efficace l’algoritmo che mostra gli annunci disponibili.

Di base, i Big Data ricoprono un ruolo decisivo per lo sviluppo e per migliorare queste soluzioni di intelligenza artificiale. Parliamo dunque di grandi quantità di dati, grazie alle quali diventa possibile e più semplice addestrare i modelli tenendo in considerazione moli importanti di informazioni e contenuti di qualità.

Per far sì che il sistema possa sviluppare capacità di generare connessioni e previsioni, più alto è il numero di dati e informazioni, maggiormente efficace sarà il risultato finale.

Sfruttando l’AI e i suoi dati, LinkedIn punta infine a migliorare la comprensione del testo e la capacità di esposizione linguistica. Tra le altre cose, sembra che sarà anche più semplice mettere a disposizione dei consumatori un’esperienza più personalizzata di tutta la piattaforma. Così che, in base ai propri gusti e alle attività pregresse, la homepage del sito viene modificata e mostra contenuti che potenzialmente possono attirare l’interesse dell’utente finale.

Come disattivare la condivisione dei dati personali

Prima della scadenza del 3 novembre 2025, devi agire per far sì che LinkedIn non possa raccogliere i tuoi dati e condividerli con Microsoft. Come specificato dall’azienda, bisogna agire prima per far sì che la modifica entri in vigore.

Vuoi procedere? Allora per prima cosa apri il sito web di LinkedIn e, se ancora non lo hai fatto, esegui il login col tuo profilo personale. A questo punto, vai all’interno della pagina dedicata al tuo account e fai clic sotto l’icona Tu in alto a destra.

Ti verrà mostrato un menu a tendina con alcune voci, quella che ti interessa è Impostazioni e privacy. Ora, nella lista di strumenti posti nella barra a sinistra, devi scorrere fino a “Privacy dei dati”, cliccarci sopra e poi individuare l’opzione “Dati per migliorare l’AI generativa”.

Tramite il cursore dedicato, se lo sposti su OFF bloccherai la condivisione dei dati per l’AI di LinkedIn.

Attenzione: questa funzione riguarda esclusivamente l’utilizzo dei dati per l’addestramento dell’intelligenza artificiale. Non ha dunque una conseguenza retroattiva per le informazioni che già sono state raccolte in precedenza ed utilizzate per la formazione dei modelli esistenti.

Il consiglio è di controllare e, nel caso, aggiornare le proprie informazioni sulla privacy prima del 3 novembre. Solo in questo modo potrai mantenere il controllo totale su ogni informazione personale registrata su LinkedIn.

La procedura rimarrà sempre la stessa. Seguendo i passaggi sopraelencati, LinkedIn non potrà più in alcun modo gestire i tuoi dati e condividerli con i database di Microsoft per il miglioramento dell’intelligenza artificiale.

Iscriviti a Money.it