Nuovo codice deontologico infermieri 2017: come cambia la pratica professionale

Vittorio Proietti

21/03/2017

21/03/2017 - 15:59

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Il nuovo codice deontologico degli infermieri 2017 cambia la pratica professionale e fornisce nuove istruzioni per il fine vita; qui tutte le novità.

Nuovo codice deontologico infermieri 2017: come cambia la pratica professionale

Il nuovo codice deontologico degli infermieri 2017 cambia la pratica professionale, imponendosi come strumento di lavoro e di orientamento. La prima stesura risale al 2009, ma un rinnovo nei confronti del fine vita era necessario.

Il codice deontologico definisce anche l’attività stessa dal punto di vista normativo, oltre che nella prassi medico sanitaria. Sono i Collegi Provinciali a definire le competenze e l’etica dei professionisti, ma anche a dettarne l’orientamento e i principi guida.

La pratica professionale degli infermieri cambia poiché cambia la sua funzione e la relazione con i pazienti. L’infermiere ha infatti un ruolo preminente nel fine vita dei pazienti, tutela la sua volontà e può opporsi agli interventi che ritiene inopportuni.

Vediamo quali sono le novità del codice deontologico degli infermieri.

Nuovo codice deontologico degli infermieri 2017: come cambia la pratica professionale

Il nuovo codice deontologico degli infermieri 2017 definisce la pratica professionale come un servizio, inteso come impegno a favore del paziente che necessita di cure e assistenza. Il servizio dell’infermiere è retto da valori e saperi scientifici e ciò sostiene l’attività della professione.

La funzione assistenziale disciplinata dal codice viene arricchita della componente di ricerca, sperimentazione e pensiero critico, necessaria allo sviluppo della professione. Inoltre, viene evidenziata la necessità di una continua formazione e collaborazione tra professionisti.

Altra novità per gli infermieri sarà la cura dei rapporti di comunicazione, poiché se vi è l’obbligo di tutelare la riservatezza dei dati dei pazienti, vi sarà anche il dovere di segnalare alle autorità prove di maltrattamenti o violenza.

L’importanza dell’infermiere nella comunicazione tra famiglie e istituzioni sanitarie è costantemente ribadita ed il codice deontologico affida una responsabilità molto ampia della mera professione infermieristica. Egli è il tramite di ascolto e di dialogo tra pazienti e struttura, il ruolo preminente degli infermieri nel fine vita lo conferma.

Il fine vita e il codice deontologico degli infermieri

Il codice deontologico degli infermieri non cambia un presupposto essenziale per la pratica professionale e cioè l’assistenza al paziente: sino al fine vita l’infermiere ha l’obiettivo ultimo di garantire una fine dignitosa, libera dal dolore quanto possibile.

La responsabilità più grande prevista dal codice deontologico è di tutelare la volontà dell’assistito, imponendo dei limiti agli interventi non necessari o non voluti. Gli infermieri, dunque, avranno un ruolo primario nella disciplina sul testamento biologico.

Anche nei confronti della famiglia il ruolo sarà preminente, come figura cardinale di conforto fisico e psicologico, oltre che di assistenza al malato nelle strutture sanitarie. Il nuovo codice deontologico non ha altro obiettivo che fissarne l’importanza, anche dal punto di vista normativo.

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