Codice Ateco: cos’è e come modificarlo senza sanzioni

Anna Maria D’Andrea

24/03/2020

12/04/2021 - 17:27

condividi

Codite Ateco: cos’è e come modificalo? Guida completa a come fare il cambio del codice attività.

Codice Ateco: cos’è e come modificarlo senza sanzioni

Codice Ateco: cos’è e come modificarlo?

Ai titolari di partita Iva è concesso di modificare il codice Ateco 2007 entro 30 giorni dalla variazione dell’attività o con la presentazione del modello Redditi.

Ma che cosa è il codice Ateco 2007 e perché è fondamentale per le imprese? Si tratta di una classificazione nazionale di attività economiche. La lista Ateco, elaborata e aggiornata dall’Istat nel 2007, classifica tutte le attività economiche che hanno a che fare con le istituzioni pubbliche nazionali. L’attribuzione del codice Ateco stabilisce quali sono le attività che un’impresa svolge in maniera prevalente.

La lista Ateco è direttamente derivata dalla Nace, la nomenclatura europea delle attività economiche, che rappresenta il riferimento europeo per la produzione e la divulgazione di dati statistici relativi alle attività economiche.

Il codice Ateco 2007 è di importante rilievo per il fisco e le variazioni dell’attività prevalente dell’impresa devono essere immediatamente comunicate all’Agenzia delle Entrate per la modifica del codice dell’attività economica.

Vediamo insieme come cambiare il codice Ateco 2007 e qual è la procedura per la modifica in dichiarazione dei redditi senza sanzioni.

Codice Ateco 2007: a cosa serve e come modificarlo

Abbiamo visto perché il codice Ateco 2007 rappresenta uno strumento di fondamentale importanza ai fini fiscali: usato come riferimento per gli studi di settore (ora ISA), è collegato direttamente all’attività economica svolta dalle imprese. Inoltre è lo strumento di cui si avvale l’Istat, l’istituto nazionale di statistica, per raccogliere i dati che riguardano la popolazione e l’economia nazionale.

Apparirà ora chiaro perché ad ogni titolare di partita Iva deve essere attribuito il corretto codice Ateco: non solo in luce degli obblighi con il fisco, ma anche per permettere di organizzare e classificare i dati utilizzati dall’Istat nell’elaborazione di statistiche utili a valutare lo «stato di salute» dell’imprenditoria nazionale.

Il codice Ateco attribuito deve essere modificato nei casi di cambiamento dell’attività svolta in prevalenza dall’impresa.

La variazione del codice Ateco deve essere comunicata all’Agenzia delle Entrate entro 30 giorni dalla variazione dell’attività. La richiesta di modifica del proprio codice Ateco va effettuata attraverso i moduli AA9/11 e AA7/10 disponibili sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

La modifica del codice Ateco è obbligatoria e l’omessa dichiarazione di variazione dell’attività economica è soggetta a sanzione. La somma della sanzione da pagare in caso di omessa comunicazione della variazione codice Ateco ammonta da 516 a 2.064 euro.

Ma, comunicando la variazione del codice Ateco 2007 con la presentazione del modello Redditi è possibile evitare la sanzione.

In allegato si offre la lista dei codici Ateco 2007 in pdf fornita dall’Agenzia delle Entrate.

Codici Ateco 2007 pdf
Scarica l’elenco completo dei codici Ateco

Codice Ateco: la modifica nel modello Redditi senza sanzioni

I titolari di partita Iva possono evitare di pagare la sanzione prevista per omessa comunicazione della modifica codice Ateco.

Infatti, il fisco ha previsto che eventuali variazioni all’attività economica dell’impresa possano essere integrati nella dichiarazione annuale presentata con il modello Redditi (ex Unico).

Quindi, con la presentazione della dichiarazione dei redditi le imprese che non avessero comunicato entro i 30 giorni stabiliti la variazione del codice Ateco hanno l’opportunità di evitare di pagare la somma per omessa dichiarazione.

Per le imprese che presenteranno la dichiarazione di modifica codice Ateco con il modello Unico non è prevista l’applicazione di sanzioni, in quanto rientra nelle cause di non punibilità previste dal decreto legislativo 472/1997, in cui si stabilisce che “non sono sanzionabili le violazioni che non incidono sulla determinazione della base imponibile dell’imposta e sul versamento del tributo”.

Quindi, la comunicazione della variazione dell’attività e del relativo codice Ateco effettuata con la presentazione della dichiarazione Unico basta per regolarizzare la posizione del contribuente, evitando le elevate sanzioni previste.

Argomenti

Commenta:

Iscriviti a Money.it