Scopriamo quali sono le auto compatte di segmento C più affidabili dopo 100.000 km secondo i test di resistenza di AutoBild. La classifica riserva più di una sorpresa.
Scegliere auto affidabili e resistenti quando si ha l’intenzione di percorrere decine di migliaia di chilometri è essenziale.
Nessuno vorrebbe far affidamento su un’automobile che potrebbe non risultare sicura dopo lunghi viaggi: ma quale scegliere? A rispondere alla domanda è stata l’agenzia tedesca AutoBild, che ha sottoposto varie compatte a un test di resistenza fino a 100.000 chilometri, valutando i difetti riscontrati e revisionando la vettura, smontandola addirittura, per un’analisi approfondita. E se ci sono altri analisti che ricordano che i risultati del test non rappresentano una verità assoluta e che per confermare una classifica (o un qualsiasi studio) è necessario ripetere l’esperimento più volte, alcuni potrebbero essere interessati a questi primi dati preliminari per poter scegliere la prossima vettura.
Le berline compatte di segmento C, come Volkswagen Golf, Ford Focus o Opel Astra, hanno dominato il mercato europeo per decenni. Oggi l’interesse dei consumatori si è spostato in parte verso i SUV e i crossover, ma le compatte rimangono una scelta privilegiata: offrono spazio per la famiglia, buone prestazioni nei viaggi più lunghi e costi di gestione contenuti. Proprio per questo, capire quali modelli si distinguono in termini di affidabilità diventa un elemento cruciale nella scelta di un’auto.
Il test di AutoBild non solo ha fatto emergere differenze significative tra marchi e modelli, ma ha anche sfatato alcuni luoghi comuni: ad esempio, non sempre le auto giapponesi e coreane – tradizionalmente considerate un punto di riferimento – si trovano ai vertici della classifica. Ecco tutto quello che c’è da sapere a riguardo.
Le auto più affidabili dopo i 100.000 chilometri: ecco la classifica
La classifica stilata da AutoBild si basa sui cosiddetti “punti negativi”, attribuiti alle auto ogni volta che si è verificato un guasto durante i 100.000 chilometri percorsi. Va precisato che non tutti i difetti hanno lo stesso peso: un piccolo malfunzionamento può valere quanto una riparazione molto più importante, come la sostituzione del cambio. Per questo motivo i risultati non vanno letti come una verità assoluta, ma come un’indicazione utile per capire quali vetture hanno superato meglio il test di resistenza. Ecco la graduatoria completa:
Marca e modello | Anno | Numero di punti negativi |
Audi A3 Sportback g-tron | 2017 | 0 |
Mercedes A 220 d | 2022 | 4 |
Toyota Prius | 2021 | 4 |
Ford Focus Station Wagon 2.0 EcoBlue | 2015 | 5 |
Hyundai i30 station wagon 1.6 CRDI | 2016 | 5 |
Ford Focus EcoBoost | 2015 | 8 |
Kia Cee’d | 2015 | 9 |
Mercedes A 180 | 2016 | 9 |
Skoda Octavia Combi 2.0 TDI | 2016 | 9 |
Honda Civic 1.5 VTEC | 2021 | 12 |
Renault Megane TCe130 | 2019 | 13 |
Kia ProCeed | 2021 | 14 |
Hyundai i30 N | 2024 | 19 |
Seat Leon 1.6 TDI | 2016 | 29 |
Volkswagen Golf 1.4 TSI | 2016 | 32 |
Colpisce soprattutto il risultato della Audi A3 Sportback g-tron, l’unica a concludere il test senza alcun difetto registrato. Una prestazione notevole, soprattutto considerando la complessità della versione a metano, che include un impianto più sofisticato rispetto ai tradizionali modelli a benzina o diesel.
Le auto più affidabili: ecco cosa ci dice la classifica
Analizzando i dati, emergono diversi spunti interessanti. Il primo riguarda la supremazia dell’Audi A3 g-tron, che condivide la piattaforma con Seat Leon e Volkswagen Golf. Nonostante questa parentela, la compatta dei Quattro Anelli si è distinta nettamente, a dimostrazione che il prezzo superiore richiesto da Audi trova giustificazione anche nella maggiore attenzione all’affidabilità.
Un altro elemento sorprendente è la posizione intermedia delle auto giapponesi e sudcoreane, come Toyota Prius, Hyundai i30 e Kia Cee’d. Tradizionalmente considerate sinonimo di affidabilità, in questo test non si collocano ai vertici, pur ottenendo risultati buoni o più che discreti. La Prius conferma la sua fama, fermandosi a soli 4 difetti, ma altre vetture asiatiche si collocano a metà classifica.
Infine, i modelli di grande diffusione come Volkswagen Golf e Seat Leon hanno fatto registrare numeri piuttosto deludenti. La Golf, nonostante sia una delle compatte più vendute in Europa, ha accumulato ben 32 punti negativi, mentre la Leon si è fermata a 29, soprattutto a causa di un guasto importante alla trasmissione. Questo dimostra che la popolarità non sempre coincide con la solidità meccanica.
Se è vero che ogni test di durata riflette l’esperienza di un singolo esemplare, i dati raccolti da AutoBild offrono spunti utili per chi deve scegliere un’auto di segmento C da usare a lungo termine. La lezione principale è che l’affidabilità non è legata solo all’immagine del marchio, ma alla qualità complessiva del progetto e all’attenzione posta in fase di costruzione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA