Cina-USA, primo storico accordo sui dazi. Ecco cosa prevede

Violetta Silvestri

12 Maggio 2025 - 10:20

Cina-USA: primi passi di disgelo sulla guerra dei dazi. Ecco cosa hanno accordato le due potenze. Tariffe sospese, i dettagli.

Cina-USA, primo storico accordo sui dazi. Ecco cosa prevede

Stati Uniti e Cina hanno concordato di sospendere la maggior parte dei dazi sui rispettivi prodotti, una mossa che dimostra un allentamento delle tensioni commerciali tra le due maggiori economie mondiali.

La notizia, attesa dai mercati e dagli analisti a livello mondiale, arriva dopo i colloqui del fine settimana che si sono tenuti a Ginevra tra alti rappresentanti istituzionali delle due potenze.

“Abbiamo avuto dei colloqui molto produttivi e credo che la sede, qui sul lago di Ginevra, abbia aggiunto grande serenità a quello che è stato un processo molto positivo”, ha affermato il Segretario al Tesoro degli Stati Uniti Scott Bessent in una conferenza stampa.

I futures sugli indici azionari statunitensi sono balzati dopo la dichiarazione congiunta tra Stati Uniti e Cina su questo primo passo di un accordo che potrebbe rappresentare una svolta storica per il commercio mondiale. Ecco cosa prevede secondo quanto appena dichiarato.

L’accordo sui dazi tra Cina e USA è arrivato: ecco i punti chiave (per adesso)

Stati Uniti e Cina hanno dichiarato di aver concordato una pausa di 90 giorni sui dazi e che le tariffe reciproche sarebbero diminuite drasticamente, dando agli investitori una certa fiducia nel fatto che una guerra commerciale su vasta scala potrebbe essere stata evitata.

Il Segretario al Tesoro statunitense Scott Bessent, parlando dopo i colloqui con i funzionari cinesi a Ginevra, ha dichiarato ai giornalisti che le due parti hanno raggiunto un accordo delineato in una dichiarazione congiunta e che i tassi reciproci diminuiranno di 115 punti percentuali.

L’intesa stabilisce che gli Stati Uniti ridurranno i dazi sui prodotti cinesi dal 145% al ​​30% e la Cina abbasserà le tariffe sulle importazioni statunitensi dal 125% al ​​10% per un periodo di 90 giorni.

“Entrambi i Paesi hanno rappresentato molto bene il loro interesse nazionale. Abbiamo interesse a un commercio equilibrato e gli Stati Uniti continueranno a muoversi in quella direzione”, ha dichiarato Bessent.

Nella dichiarazione, i due Paesi hanno anche affermato che “istituiranno un meccanismo per proseguire le discussioni sulle relazioni economiche e commerciali”, nominando He Lifeng, vice premier del Consiglio di Stato, come rappresentante cinese che condurrà le discussioni con Scott Bessent, segretario al Tesoro degli Stati Uniti, e Jamieson Greer, rappresentante commerciale degli Stati Uniti.

Cosa aspettarsi ora sulla guerra commerciale? Le reazioni

Gli incontri di Ginevra hanno rappresentato le prime interazioni faccia a faccia tra alti funzionari economici statunitensi e cinesi da quando il presidente degli Stati Uniti è tornato al potere e ha lanciato un attacco tariffario globale, imponendo dazi particolarmente elevati alla Cina.

Da quando è entrato in carica a gennaio, Trump ha aumentato al 145% i dazi pagati dagli importatori statunitensi sulle merci provenienti dalla Cina, oltre a quelli imposti su molti prodotti cinesi durante il suo primo mandato e alle tariffe entrate in vigore con l’amministrazione Biden.

La Cina ha reagito imponendo limiti alle esportazioni di alcuni elementi delle terre rare, essenziali per i produttori statunitensi di armi e beni di consumo elettronici, e aumentando i dazi sui prodotti statunitensi al 125%.

La controversia ha paralizzato quasi 600 miliardi di dollari di scambi commerciali, interrompendo le catene di approvvigionamento, scatenando timori di stagflazione e innescando alcuni licenziamenti.

Cosa succederà adesso? Un cauto ottimismo trapela dalle prime analisi degli esperti.

Secondo Zhiwei Zhang, capo economista a Hong Kong di PinPoint asset managment, la decisione coglie di sorpresa: “pensavo che i dazi sarebbero stati ridotti a circa il 50%, e invece è molto più basso. Ovviamente, questa è una notizia molto positiva per le economie di entrambi i Paesi e per l’economia globale, e rende gli investitori molto meno preoccupati per i danni alle catene di approvvigionamento globali nel breve termine. Ma dobbiamo anche tenere presente che si tratta solo di una riduzione temporanea dei dazi di tre mesi. Quindi, questo è l’inizio di un lungo processo.”

Arne Petimezas, direttore di ricerca di AFS GROUP, ha commentato che “un’inversione di rotta così brusca da parte degli Stati Uniti sui dazi, un lunedì mattina, è una vera sorpresa. Sembra che i dazi sulla Cina scenderanno a livelli gestibili, seppur temporanei. I mercati dovrebbero riprendersi. Come può Trump aumentare i dazi in modo credibile quando la pausa di 90 giorni sarà finita? Ha ridotto i dazi più velocemente di quanto chiunque avrebbe mai pensato, e il 2 aprile sarà presto dimenticato”.

“Il risultato supera di gran lunga le aspettative del mercato. In precedenza, la speranza era solo che le due parti potessero sedersi a parlare, e il mercato era stato molto fragile. Ora c’è più certezza. Sia le azioni cinesi che lo yuan saranno in rialzo per un po’, ha sottolineato William Xin, presidente del Fondo Spring Mountain Pu Jiang Investment Management di Shanghai.

L’attesa dei mercati è adesso tutta sui prossimi giorni e settimane. Il Ministero del Commercio cinese ha affermato che le due parti si sono impegnate ad agire entro il 14 maggio e che Pechino avrebbe preso tutte le misure necessarie per sospendere o rimuovere le contromisure non tariffarie adottate nei confronti degli Stati Uniti dal 2 aprile.

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