Ci risiamo, Trump licenzia Powell? Cosa è successo e i timori dei mercati

Violetta Silvestri

17 Luglio 2025 - 08:22

Non solo dazi: a innervosire i mercati c’è anche la saga di Trump contro Powell. Nuove frasi su un potenziale licenziamento del presidente Fed hanno scosso Wall Street. Shock in arrivo?

Ci risiamo, Trump licenzia Powell? Cosa è successo e i timori dei mercati

Come se non bastasse l’incertezza innescata dai dazi, i continui attacchi di Trump al presidente Fed Powell aggiungono nervosismo ai mercati.

Le azioni asiatiche hanno segnato il passo, in vista degli utili delle grandi aziende tecnologiche e mentre persiste l’ansia del mercato per l’incerto mandato del presidente della Federal Reserve.

Il dollaro ha recuperato parte delle perdite di mercoledì 16 luglio e i titoli del Tesoro sono scivolati dopo una sessione volatile sui mercati a causa delle speculazioni sul futuro di Jerome Powell, assai poco gradito all’inquilino della Casa Bianca.

Le speculazioni sul presidente Fed hanno fatto tremare i mercati statunitensi nella sessione di ieri, prima che i chiarimenti di Trump placassero le preoccupazioni. Il tycoon vuole tassi di interesse più bassi, causa della sua insoddisfazione nei confronti di Powell, proprio mentre il presidente della Fed di New York, John Williams, ha difeso la posizione restrittiva della banca centrale, definendola del tutto appropriata.

In un contesto di grande incertezza per l’economia e la finanza globali alle prese con dazi, commercio internazionale nel caos e guerre, l’attacco sfrontato di Trump contro Powell semina ulteriori motivi di volatilità.

Trump contro Powell: la saga continua e i mercati reagiscono

A dominare l’umore del mercato in queste ore è tornata anche la questione del mandato da presidente della Fed, dopo che la notizia iniziale secondo cui il presidente degli Stati Uniti Donald Trump avrebbe presto licenziato Powell ha fatto crollare azioni e dollaro.

Il tycoon si è affrettato a smentire le notizie, riportando un po’ di calma sui mercati volatili, ma ha lasciato la porta aperta a questa possibilità e ha rinnovato le sue critiche al capo della banca centrale per non aver abbassato i tassi di interesse.

“Credo che l’esito più probabile sia che Powell rimanga in carica fino alla fine del suo mandato l’anno prossimo. Detto questo, non è la prima volta, quindi ci saranno episodi di volatilità del dollaro a causa del rumore politico”, ha affermato Carlos Casanova, economista senior di UBP per l’Asia.

Il biglietto verde è sotto i riflettori, dopo aver perso terreno durante la notte a causa dei timori che l’indipendenza della Fed potesse essere minacciata. I rendimenti dei titoli del Tesoro USA si sono stabilizzati dopo il calo di mercoledì, a causa delle aspettative che la rimozione di Powell potrebbe portare a tagli dei tassi più rapidi e profondi.

Shock sui mercati con licenziamento Powell?

C’è agitazione sui mercati e tra gli analisti per questa vicenda, molto più profonda di quando sembri.

“I ripetuti attacchi dell’amministrazione Trump a Powell e l’insistenza di Trump sul fatto che sceglierà solo un nuovo presidente che tagli i tassi di interesse hanno sollevato preoccupazioni circa la continua indipendenza della banca centrale, ha scritto Aaron Chwee , responsabile della consulenza patrimoniale presso Oversea-Chinese Banking Corp.

L’amministratore delegato di Bank of America Corp., Brian Moynihan e David Solomon di Goldman Sachs Group Inc. si sono uniti all’amministratore delegato di JPMorgan, Jamie Dimon, nel sottolineare l’importanza dell’autonomia della Fed. Moynihan ha dichiarato in un’intervista a Bloomberg TV che la Fed è stata “istituita per essere indipendente”.

George Saravelos di Deutsche Bank AG ha recentemente affermato che un licenziamento di Powell da parte di Trump rappresenterebbe un rischio sottovalutato che potrebbe innescare una svendita del dollaro e dei titoli del Tesoro.

“Se Trump dovesse costringere Powell a dimettersi, nelle successive 24 ore si assisterebbe probabilmente a un calo di almeno il 3-4% del dollaro ponderato per gli scambi commerciali, nonché a una svendita di 30-40 punti base del reddito fisso”, ha aggiunto.

La frase di rassicurazione pronunciata dal presidente USA lascia intendere che tutto può davvero accadere: “Non abbiamo intenzione di farlo”, ha detto durante un incontro con il principe ereditario del Bahrein Salman bin Hamad Al Khalifa alla Casa Bianca sulla questione licenziamento. Ma ha aggiunto: “penso che sia altamente improbabile, a meno che non debba andarsene per frode”.

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