Appena un italiano su 10 utilizza ChatGPT e altri strumenti simili su base settimanale, molto spesso a scopo informativo. Lo studio di Banca d’Italia.
L’utilizzo è ancora limitato e riguarda prevalentemente ChatGPT, anche se il rapporto tra le famiglie italiane e l’Intelligenza Artificiale generativa è sempre più stretto e, a quanto pare, abbastanza sereno.
Tra gli italiani che hanno preso confidenza con gli strumenti basati sull’IA per creare testi e immagini, infatti, emergono soprattutto le speranze per un incremento della produttività e nuove opportunità di lavoro e solo in misura più limitata i timori per le possibili ricadute negative sull’occupazione.
Certo qualche profilo problematico, indirettamente, c’è: per gli italiani la generazione di testi, immagini, musica, audio e video tramite IA, più che un’attività creativa è percepita come una modalità di acquisizione delle informazioni. Un aspetto da non sottovalutare, soprattutto se si considerano le frequenti “allucinazioni”, ossia le informazioni riportate dagli strumenti basati sull’IA non corrispondenti a fatti reali. [...]
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