Chi era Edoardo Sarchi, l’imprenditore italiano ucciso in Albania

Giorgia Paccione

29 Settembre 2025 - 11:21

L’imprenditore varesino di 44 anni è stato trovato morto durante una battuta di caccia. Arrestato il figlio del socio d’affari

Chi era Edoardo Sarchi, l’imprenditore italiano ucciso in Albania

Una tragedia avvolta nel mistero ha colpito la comunità imprenditoriale italiana in Albania: Edoardo Sarchi, 44 anni, originario di Cunardo in provincia di Varese, è stato brutalmente assassinato nel villaggio di Salari, nell’Albania meridionale. L’imprenditore è stato trovato sabato 27 settembre senza vita sul ciglio di una strada nella prefettura di Argirocastro, a circa 200 chilometri a sud di Tirana, in circostanze ancora da chiarire completamente.

Secondo le prime ricostruzioni delle autorità albanesi, Sarchi sarebbe stato ucciso a colpi d’arma da fuoco, anche se alcune versioni parlano di un colpo inferto alla testa con un oggetto contundente. La vittima si trovava nella zona per una battuta di caccia, attività che praticava regolarmente nelle aree montagnose dell’Albania meridionale. Il drammatico ritrovamento ha immediatamente mobilitato le autorità locali, che hanno istituito un gruppo investigativo speciale. Seguono da vicino gli sviluppi del caso anche l’ambasciata italiana in Albania e il consolato di Valona in stretto coordinamento con la Farnesina.

Ma chi era Edoardo Sarchi e cosa è successo esattamente?

Chi era Sarchi e quale legame aveva con l’Albania

Edoardo Sarchi non era un semplice turista o un imprenditore occasionale nei Balcani. Sposato e padre di quattro figli, aveva costruito nel tempo rapporti commerciali profondi e duraturi con l’Albania, seguendo le orme della sua famiglia che da anni operava nel settore edilizio del Paese. Era amministratore delegato di Tegola Edilcentro, società italo-albanese con sede a Tirana specializzata nella produzione di materiali edilizi, in particolare mattoni.

La società Edilcentro era stata fondata dallo zio Augusto Nidoli e vede oggi alla guida il cugino Antonio, anch’egli attivo nel settore delle costruzioni. Questa rete familiare aveva permesso a Edoardo di sviluppare una solida posizione nel mercato albanese, dove era considerato una figura di riferimento nel comparto edilizio.

Parallelamente, la sua passione per la caccia lo portava spesso nelle zone rurali e montagnose del sud dell’Albania, aree che frequentava regolarmebte e che conosceva bene, dove aveva sviluppato rapporti personali con i locali.

Le indagini e i dettagli dell’accaduto

Secondo la ricostruzione dell’omicidio, Edoardo Sarchi si trovava insieme a tre persone, tra cui il suo socio Eqerem Braçe e il figlio di quest’ultimo, Gazment. Il gruppo viaggiava a bordo di due automobili, una Land Rover e una Volkswagen, poi rinvenute dalla polizia sul luogo del delitto.

La dinamica dell’agguato, stando alle testimonianze raccolte, sarebbe stata improvvisa e violenta: uno sconosciuto si sarebbe posto davanti a uno dei veicoli e avrebbe aperto il fuoco contro l’imprenditore varesino, per poi darsi immediatamente alla fuga.

Tuttavia, le indagini hanno presto preso una direzione diversa da quella iniziale di un’aggressione da parte di estranei. Gli investigatori hanno infatti arrestato proprio Gazment Braçe, il figlio del socio d’affari di Sarchi, che si era temporaneamente allontanato dalla scena del crimine in circostanze sospette.

La famiglia Braçe era già nota alle autorità albanesi per precedenti episodi violenti, particolare che ha orientato le indagini verso possibili conflitti interni al gruppo imprenditoriale.

Particolarmente significativo è stato il comportamento del padre Eqerem, che secondo gli inquirenti avrebbe tentato di coprire il figlio Gazment, nonostante questi fosse già noto alle forze dell’ordine per precedenti penali. I dettagli della scena del crimine, tra cui pneumatici forati e tracce di sangue fuori dai veicoli, testimoniano la violenza dell’episodio e potrebbero indicare anche un tentativo di fuga o di resistenza da parte della vittima.

L’ipotesi investigativa più accreditata al momento è che l’omicidio possa essere collegato a contrasti economici tra i soci per questioni aziendali legate alla gestione della Tegola Edilcentro.

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