Nel 2011 era una piattaforma di punta nel settore degli investimenti in criptovalute. Oggi, i fondatori di The Rock Trading sono stati condannati a 5 anni di carcere per bancarotta fraudolenta.
Nel lontano 2011, Andrea Medri e Davide Barbieri fondarono The Rock Trading, una piattaforma di exchange di criptovalute dal potenziale promettente. Per oltre un decennio, la società italiana si presentò come un leader nel settore degli investimenti in Bitcoin.
Oggi, però, i due fondatori si ritrovano condannati a cinque anni di reclusione e al pagamento di circa 14 milioni e 330.000 euro di provvisionali per risarcimento danni. Ma com’è possibile che una piattaforma dalla reputazione - un tempo - integerrima sia arrivata a provocare un crac da 66 milioni di euro?
The Rock Trading, dal successo al fallimento: cosa è successo alla piattaforma di criptovalute
The Rock Trading è stata per anni un punto di riferimento nella storia delle criptovalute italiane. Nata nel 2011, la piattaforma si era guadagnata un posto di rilievo tra i primi exchange europei di monete digitali, comparendo sulla scena nello stesso periodo di Bitstamp e addirittura prima di LocalBitcoins.
I fondatori, Andrea Medri e Davide Barbieri, non erano nuovi al mondo virtuale. Già nel 2007, gli imprenditori avevano dato vita a una compagnia assicurativa operante su Second Life, universo digitale parallelo in cui gli utenti possono creare avatar, costruire ambienti, socializzare e persino fare affari. Nel 2010, il progetto si è riconvertito in un servizio di trading di valute e azioni tradizionali.
Negli anni successivi, la crescita di The Rock Trading sembrava promettente. Nel settembre 2020 l’azienda riuscì a raccogliere 1,5 milioni di euro di investimenti. Secondo il tracker leader per le criptovalute CoinGecko, la piattaforma gestiva volumi di scambio generalmente contenuti - raramente oltre il milione di dollari al giorno - con un’eccezione notevole: un picco di 72 milioni di dollari registrato nel marzo 2022, dovuto a un errore di un bot di trading.
Le prime crepe, tuttavia, iniziarono a mostrarsi già nel 2021. Un attacco informatico al fornitore IT dell’azienda ha portato al furto di 311 ETH, per un valore di circa 900.000 euro all’epoca. La società ha cercato di tamponare le perdite utilizzando le proprie riserve, ma quella vicenda ha segnato l’inizio di una crisi sempre più difficile da contenere. Nel 2023, poi, la situazione è precipitata rovinosamente.
La sospensione delle attività e l’arresto dei founder
L’inizio del 2023 ha segnato ufficialmente l’inizio della fine per The Rock Trading. A gennaio, Banca Sella - che forniva i servizi bancari necessari per consentire ai clienti di depositare e prelevare euro - ha deciso di chiudere il conto dell’azienda. La decisione ha avuto effetti devastanti: senza un conto in Italia, la piattaforma non era più in grado di gestire i movimenti di denaro tradizionale dei propri utenti.
Nel tentativo di salvare l’operatività, la società ha annunciato un accordo tempestivo con la banca irlandese Modulr, ma ormai era troppo tardi. Solo pochi giorni dopo, il 17 febbraio 2023, è arrivata la notizia che ha segnato il tracollo definitivo: agli utenti hanno ricevuto una mail in cui si parlava di “difficoltà nella gestione della liquidità” e della conseguente sospensione delle operazioni.
Al momento del blocco, The Rock Trading contava circa 34.000 iscritti, anche se, secondo quanto riportato nei gruppi Telegram dedicati, gli utenti realmente attivi non superavano le 5.000 unità.
La parabola della piattaforma si è conclusa definitivamente l’11 dicembre 2024, quando i due fondatori Andrea Medri e Davide Barbieri sono stati arrestati con le accuse di bancarotta fraudolenta, false comunicazioni sociali, formazione fittizia del capitale e infedeltà patrimoniale. Il dissesto causato dalla loro gestione ammonterebbe a 66 milioni di euro e avrebbe coinvolto oltre 18.000 clienti che si affidavano all’exchange per acquistare e vendere criptovalute.
Inoltre, già nell’aprile 2023, il Tribunale di Milano aveva dichiarato la liquidazione giudiziale della società. Come sottolineato dalla Procura, il caso The Rock Trading è “una delle prime indagini di rilievo sul mondo dei Bitcoin”. Un’inchiesta difficile, che ha dovuto addentrarsi nei complessi meccanismi legati alla gestione degli asset digitali.
leggi anche
Come va oggi Cirio, dopo il crac da oltre €1 milardo che mise in ginocchio 35mila risparmiatori

Il processo e la condanna di Medri e Barbieri
L’indagine è stata coordinata dai pm Pasquale Addesso e Grazia Colacicco, con il supporto del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Milano e del Nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di Finanza.
A giugno 2025, la Procura aveva chiesto sette anni di reclusione per Davide Barbieri e sei per Andrea Medri. Durante il processo sono stati riconosciuti come parti civili oltre 250 investitori, molti dei quali avevano affidato alla piattaforma i propri fondi - poi scomparsi - in bitcoin e stablecoin.
La giudice Anna Calabi ha disposto provvisionali di risarcimento a favore delle due società del gruppo fallite nel 2023: 330.000 euro per Digital Rock Holding e 14 milioni di euro per The Rock Trading. L’entità dei risarcimenti agli investitori, invece, verrà definita in sede civile.
Con la sentenza di oggi, 21 ottobre 2025, il rito abbreviato ha ridotto le pene richieste dalla Procura: entrambi gli imputati sono stati condannati a cinque anni di reclusione. Per i tanti risparmiatori coinvolti, però, la partita resta (purtroppo) ancora aperta, poiché la ripartizione delle somme perse dipenderà dall’esito delle procedure di liquidazione ancora in corso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Argomenti