Un’altra compagnia aerea dichiara bancarotta e cancella tutti i voli

Ilena D’Errico

12 Ottobre 2025 - 20:49

Anche questa compagnia non supera la crisi e dichiara bancarotta, cancellando tutti i voli.

Un’altra compagnia aerea dichiara bancarotta e cancella tutti i voli

Ormai i viaggi sono ripresi a pieno ritmo in tutto il mondo, ma nonostante ciò il 2025 si sta rivelando un anno molto difficile per molti vettori dei trasporti. Adesso, un’altra compagnia aerea dichiara bancarotta e cancella tutti i voli, ma con una particolarità rispetto alle altre. Si tratta infatti di Verijet, compagnia che si occupa di voli privati, oramai piegata dalle difficoltà finanziarie e dalle cause legali. Nella stragrande maggioranza dei casi le compagnie aeree in crisi e quelle in fallimento trattano invece voli di linea, motivo per cui questa particolare situazione è ancora più significativa. Il declino di Verijet, che peraltro ha avuto picchi di successo elevatissimi, non arriva però inaspettatamente. Negli ultimi anni la compagnia ha affrontato ostacoli notevoli, cercando senza successo di risollevarsi, in un clima già teso per i fornitori di jet privati.

La crisi delle compagnie aeree

Soltanto nel mese di settembre Play e Braathens Aviation, due compagnie aeree scandinave, hanno improvvisamente cancellato i voli in diverse parti del mondo a causa delle difficoltà finanziarie. Nel corso dell’anno, però, hanno subito la stessa sorte anche Ravn Alaska, Air Belgium e SKS Airways in Malaysia. Una crisi che non ha fatto sconti nemmeno a vettori del calibro di WizzAir e Qantas Airways, che hanno dovuto chiudere le filiali di Abu Dhabi e Singapore. Non dimentichiamo poi di Spirit Airlines, non ancora fallita ma decisamente provata dalle tariffe ultra low-cost applicate. Facendo un passo indietro, invece, nel 2024 i consumatori hanno assistito al fallimento di Air Vanuatu, Bonza, JetAir Caribbean, Canada Jetlines, Nordica, iAero Airways, OTT Airlines e FlyEgypt.

Le cause della crisi sono ovviamente diverse a seconda del caso, ma ci sono alcuni fattori comuni: la concorrenza sempre più elevata, i prezzi al ribasso insostenibili e per cui spesso associati a politiche tariffarie che allontanano i clienti (cominciando da tutti i costi per i servizi aggiuntivi), l’andamento altalenante del settore dei viaggi.

Anche questa compagnia dichiara fallimento

I motivi generali che mettono in difficoltà le compagnie aeree che gestiscono voli di linea riguardano di fatto anche Verijet, nonostante riguardi voli privati. Questa compagnia, infatti, aveva un obiettivo molto ambizioso: democratizzare i jet privati, offrendo voli accessibili ai clienti. Dagli Stati Uniti, la compagnia puntava a estendersi nel resto del mondo e sembrava avere tutti i presupposti per farlo. Iniziando l’attività soltanto nel 2020, già nel 2023 era al 13° posto come operatore di jet privati negli Stati Uniti, mentre nel 2022 si era classificata come 30° operatore del Nord America.

Inutile però negare che il segreto principale di questa ascesa rapida sono stati i prezzi ridotti, una strategia che alla lunga non si è rivelata vincente. Basti pensare che al suo lancio offriva tariffe orarie di partenza da 2.500 dollari, circa il 40% in meno rispetto agli operatori concorrenti. Così, è riuscita a crescere rapidamente, ma evidentemente senza le basi adatte per sostenere un listino di questo tipo. La mancanza di una solidità finanziaria ha esposto la compagnia a enormi fatiche durante le cause legali, che si sono susseguite senza pietà.

Tra cancellazioni, difficoltà operative, disagi e una qualità non coerente con quella presentata dal marketing, i continui risarcimenti hanno stroncato sul nascere ogni tentativo di ripresa della compagnia. Così Verijet, che ha subito anche l’impatto della prematura scomparsa del fondatore Richard Kane, ha dovuto accedere alla procedura di liquidazione fallimentare. Naturalmente, i clienti devono essere risarciti, anche coloro che hanno improvvisamente dovuto rinunciare ai servizi prenotati e pagati. Si apre così un periodo molto duro, considerando le già elevate somme dovute dalla compagnia ai ricorrenti, per quanto alcuni contenziosi siano ancora aperti.

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