La cessione agevolata dei beni ai soci potrebbe essere prorogata nel 2017 con la Legge di Stabilità. Ad annunciarlo il viceministro Casero. Ecco novità, agevolazioni e chi può farla.
Cessione agevolata dei beni ai soci prorogata nella Legge di Bilancio 2017?
In vista degli ultimi ritocchi alla manovra finanziaria per il prossimo triennio pare che le agevolazioni fiscali per il trasferimento dei beni ai soci saranno inserite e prorogate.
A confermarlo è il viceministro dell’economia Luigi Casero al convegno del 25 ottobre dell’Anac (Associazione nazionale dei commercialisti) e Confprofessioni.
La cessione dei beni ai soci e le agevolazioni fiscali connesse erano state introdotte dalla scorsa Legge di Stabilità 2016 con scadenza al 30 settembre scorso.
Professionisti e imprese aveva chiesto la proroga ma, almeno durante la presentazione della Legge di Bilancio 2017 non se n’era parlato. Adesso pare invece che per il prossimo anno sarà possibile cedere i beni agli iscritti nel libro soci della società usufruendo delle agevolazioni fiscali.
Ma a cosa serve e perché potrebbe essere prorogato il trasferimento dei beni ai soci?
Il Governo sta vagliando i dati dell’agevolazione scaduta lo scorso settembre: la cessione agevolata è stata utile per consentire di assegnare i beni ai soci e far chiudere, con una procedura facilitata, una serie di attività nate nel passato soltanto per il mantenimento dei beni detenuti.
La cessione dei beni ai soci potrebbe essere reinserita nel testo definitivo della Legge di Bilancio 2017 e prorogata proprio per la semplificazione del sistema fiscale e societario italiano, consentendo agevolazioni per la cessazione di molte società che non svolgono più attività economica.
Ma quali sono le agevolazioni per la cessione dei beni ai soci e chi può richiederla?
Ecco i dettagli: proroga in arrivo nella Legge di Bilancio 2017, chi può chiederla e cos’è la cessione agevolata dei beni ai soci.
Cessione beni ai soci: arriva la proroga?
L’annuncio della proroga della cessione agevolata dei beni ai soci arriva dal viceministro dell’economia Casero. La possibilità diventa quindi quasi certa: bisognerà attendere le ultime limature alla Legge di Bilancio 2017 che, dopo l’approvazione da parte della Commissione europea, dovrebbe essere pronta in pochi giorni.
La possibilità di riaprire i termini, scaduti lo scorso 30 settembre 2016, consentirebbe di usufruire ancora di agevolazioni fiscali per il trasferimento dei beni da parte delle società ai propri soci.
Ma quali sono le agevolazioni fiscali previste e in cosa consiste nel dettaglio la cessione dei beni ai soci agevolata?
In vista della possibile proroga, vediamo cosa prevede la misura e chi può beneficiarne.
Cessione beni ai soci con imposta sostitutiva. Cos’è?
La cessione dei beni ai soci prevede che per l’assegnazione di beni immobili o mobili ai soci in sostituzione delle imposte sui redditi e dell’Irap venga applicata un’imposta agevolata sostitutiva.
La cessione agevolata e l’imposta sostitutiva sono state inserite nella Legge di Stabilità 2016 ma complice il ritardo delle istruzioni operative da parte dell’Agenzia delle Entrate per le società non è stata proprio semplice accedere al nuovo istituto e alle agevolazioni.
Ma a quanto ammonta l’imposta sostitutiva?
Commercialisti e titolari di società l’hanno ribattezzata “mini-imposta”: si applica sulla base imponibile calcolata sulla differenza tra il valore normale del bene assegnato e il suo costo fiscalmente riconosciuto.
L’imposta agevolata per la cessione dei beni ai soci è pari all’8% o al 10,5% nei casi di società non operative o in perdita sistematica in due dei tre periodi d’imposta antecedenti a quello in corso al momento dell’assegnazione.
Oltre all’imposta sostitutiva, con la cessione agevolata dei beni ai soci è possibile usufruire anche della riduzione al 50% dell’imposta di registro, e delle imposte ipotecarie e catastali applicate in misura fissa.
Cessione agevolata beni ai soci: chi può farla
Se la misura dovesse essere confermata senza modifiche, resterebbero in vigore le precedenti disposizioni dell’Agenzia delle Entrate.
I soggetti beneficiari della riapertura dei termini per l’assegnazine agevolata dei beni sono:
- società in nome collettivo;
- società in accomandita semplice;
- società a responsabilità limitata;
- società per azioni;
- società in accomandita per azioni;
- società che hanno per oggetto esclusivo o principale la gestione dei beni rientranti
nella disposizione a condizione che si trasformino in società semplici entro la data stabilita.
Si prevede che possano usufruire della cessione agevolata dei beni ai soci le società in relazione ai beni immobili, fatta esclusione per quelli strumentali, ovvero utili per l’attività di impresa, o i beni mobili iscritti in pubblici registri.
La cessione dei beni ai soci potrebbe quindi essere utilizzata anche nel 2017 per le società in fase di liquidazione, che non svolgendo più attività di impresa. Gli immobili possono rientrare nell’assegnazione volontaria, in quanto non rientranti più tra quelli strumentali ed essendo concluso il ciclo produttivo dell’impresa.
Possono applicare la cessione agevolata e quindi l’imposta sostitutiva anche gli imprenditori individuali, per escludere dal proprio patrimonio d’impresa gli immobili strumentali.
Nelle precedenti disposizioni e in base a quanto stabilito dalla Legge di Stabilità 2016, per poter cedere i beni immobili dal patrimonio era necessario il pagamento dell’Irpef e dell’Irap nella misura dell’8% o del 10,5% della differenza tra il valore normale del bene e il suo valore fiscale. Il tutto in due rate: la prima del 60% e la successiva del 40%.
Se l’annuncio di Casero sarà confermato, la Legge di Bilancio 2017 riaprirà i termini per la cessione agevolata dei beni ai soci, così come richiesto da commercialisti e professionisti.
Non resta che aspettare l’ultimazione della manovra finanziaria 2017/2019 per conferme o smentite.
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