Cedolare secca locazione breve nella Legge di Bilancio 2026, nuovo salasso

Nadia Pascale

20 Ottobre 2025 - 12:13

In arrivo un vero e proprio salasso per i proprietari di immobili concessi in locazione breve. Nella bozza della Legge di Bilancio 2026 è previsto un aumento per tutti, ecco di quanto.

Cedolare secca locazione breve nella Legge di Bilancio 2026, nuovo salasso

Per i titolari di immobili che stipulano contratti di locazione breve è in arrivo un nuovo salasso con la Legge di Bilancio 2026. Aumenta la tassazione anche sul primo immobile.

Tra i problemi che l’Italia si trova a dover affrontare c’è l’emergenza abitativa, diventa sempre più difficile trovare un immobile da affittare soprattutto nelle grandi città che sono mete turistiche e sedi universitarie. Proprio la carenza di immobili fa in modo che i prezzi siano piuttosto alti. Allo stesso tempo un numero sempre maggiore di proprietari preferisce la formula degli affitti brevi perché più remunerativi.

Ecco perché dal 2026 tutto cambia per le locazioni brevi con cedolare secca: le novità nella bozza della Legge di Bilancio 2026 presentata al Parlamento e che dovrà essere approvata entro il 31 dicembre 2025.

Locazioni brevi, cosa sono e come sono tassate

É considerato locazione breve il contratto di locazione di immobili a uso abitativo di durata non superiore a 30 giorni, sono inclusi i contratti che prevedono la prestazione dei servizi di fornitura di biancheria e di pulizia dei locali, stipulati da persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività d’impresa, direttamente o tramite soggetti che esercitano attività di intermediazione immobiliare.

Le entrate di tali attività possono essere tassate con aliquote ordinarie Irpef, oppure i proprietari possono scegliere la cedolare secca, imposta sostitutiva che sostituisce Irpef e addizionali. La cedolare secca può essere considerata un vero e proprio regime di favore.

La normativa prevede che l’aliquota sia al 26%, ma se si possiede un solo immobile l’aliquota scende al 21%, se si concedono in locazione attraverso la formula della locazione breve più immobili, il primo è sottoposto a tassazione al 21% e gli altri al 26%. Spetta al proprietario scegliere su quale immobile applicare l’aliquota di favore al 21% (articolo 4 decreto legge 50 del 2017 convertito in Legge 96 del 21 giugno 2017).

Proprio su tale punto va a incidere la bozza della Legge di Bilancio 2026 che cancella l’aliquota al 21% per il primo immobile. L’aliquota è fissata al 26%. Nel caso in cui i contratti di locazione siano sottoscritti avvalendosi di intermediari, anche attraverso portali telematici, l’imposta da questi versata in qualità di sostituti di imposta si intende pagata a titolo di acconto.

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