Il commento anche di Astorri, ex CEO di Bio-On, che parla di “immoralità di certi fondi”.
Crollate ieri di oltre il 17% sotto il peso delle accuse pesantissime lanciate dallo short seller Morpheus, le azioni Brunello Cucinelli, sono affondate anche oggi nelle prime battute della giornata di contrattazioni dell’indice Ftse Mib, per poi ridurre le perdite.
In avvio di seduta i sell immediati hanno portato i titoli ad affondare fino a quasi -9%, all’indomani della pubblicazione del report di Morpheus, con cui l’azienda attiva nel comparto del lusso è stata accusata di essere ancora attiva in Russia, in violazione delle sanzioni dell’Unione europea.
I titoli hanno poi ridotto le perdite in modo considerevole, scendendo dell’1,5% circa.
Cucinelli, il ministro Urso: sono convinto che a breve tornerà la fiducia anche in Borsa
A poco è servito il comunicato diramato dalla società Cucinelli nel pomeriggio di ieri, giovedì 25 settembre 2025, mentre commenti sono arrivati dal governo Meloni, attraverso le parole del ministro delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), Adolfo Urso:
“Ho letto che hanno ben chiarito la loro posizione e io ho fiducia in un’azienda italiana così importante e significativa, che è un modello anche di sostenibilità, e sono convinto che a breve questa fiducia sarà riscontrata anche nella Borsa italiana”.
Il ministro Urso ha continuato, sottolineando che di avere dunque fiducia “in quello che l’azienda ha subito espresso, negando assolutamente questi comportamenti ” e di ritenere che anche Piazza Affari “ne darà poi successivamente testimonianza”.
Parlando con i giornalisti, a margine di un evento Deloitte dedicato al lusso e alla moda, il titolare del Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha continuato, sottolineando che “per noi è importante ovviamente garantire, sotto tutti gli aspetti, la reputazione del Made in Italy, che è quello che ci ha fatto grandi nel mondo e che continua a farci grandi nel mondo, mentre gli altri Paesi perdono posizioni nella presenza internazionale, l’Italia è quello che acquisisce nuove posizioni”.
Ancora Urso: “Dieci anni fa noi eravamo l’ottavo Paese esportatore al mondo, in questi anni abbiamo superato la Francia, abbiamo superato la Gran Bretagna, lo scorso anno abbiamo superato la Corea del Sud, in questo 2025 siamo testa a testa con il Giappone per agguantare la quarta posizione al mondo come Paese esportatore, dopo i grandi giganti, la Cina, gli Stati Uniti e la Germania, noi siamo testa a testa col Giappone che ha il doppio della popolazione dell’Italia e che una volta era considerato il simbolo di una potenza esportatrice mondiale”.
La solidarietà a Brunello Cucinelli da Astorri (ex CEO Bion-On): “l’immoralità di certi fondi”
A commentare il caso di Brunello Cucinelli, azienda quotata sul Ftse Mib di Piazza Affari, anche Marco Astorri, ex CEO di Bio-On.
Astorri ha parlato di quella che ha definito “ l’immoralità di certi fondi, la cui logica è una speculazione puramente finanziaria, priva di scrupoli, che si maschera dietro presunte intenzioni a difesa della collettività”.
L’ex CEO dell’azienda fallita nel 2019 ha così continuato:
“Un approccio di questo tipo mette il profitto immediato di pochi davanti al valore delle imprese, delle persone e dei territori. Per questo è fondamentale distinguere con prudenza tra accuse fondate e strategie di mercato, se vogliamo proteggere non solo le aziende e gli investitori, ma anche la credibilità stessa del sistema. Desidero esprimere la mia vicinanza all’imprenditore Brunello Cucinelli e a tutti i lavoratori della sua azienda, che in queste ore si trovano a fronteggiare un improvviso e dannoso attacco”.
Vale la pena di ricordare che, nel 2019 la società di Astorri subì un forte attacco da parte del fondo shortista Quintessential Capital Management.
Così si legge nel sito di Marco Astorri, l’imprenditore che ripercorre la vicenda della sua Bio-On, ricordando che l’azienda è stata fermata nel 2019 “con un attacco speculativo basato su accuse false ”.
E che così continua:
“Non c’è stato nemmeno il tempo di commercializzare i primi prodotti e raggiungere il 100% della produzione. Tutto questo è avvenuto ancora prima che la giustizia abbia accertato quale sia una qualsivoglia verità. Questo dovrebbe inquietare tutti. Bio-on l’ho fondata, sviluppata e aperta agli investitori in 12 anni di duro lavoro. Siamo stati «espropriati» dalla possibilità di salvare l’azienda prima ancora che le accuse a nostro carico venissero discusse in un Tribunale. Questi fatti mi preoccupano ed inquietano fortemente. Come è stato possibile che tutto ciò sia accaduto in un paese democratico in una economia di mercato e in uno stato di diritto?”
Vanno ricordate al contempo le motivazioni delle condanne al processo per il crac di Bio-On degli amministratori di Bio-On, date dai giudici di Bologna – presidente Domenico Pasquariello, estensore della sentenza Valeria Bolici –, riportate da Il Corriere di Bologna all’inizio di questo anno.
Gli amministratori, si legge nelle motivazioni,“erano ben consapevoli che i ricavi derivanti dai contratti di concessione delle licenze impianti erano stati falsamente rilevati in bilancio ”. Ed erano pure “consapevoli che la realizzazione dei rispettivi crediti era incerta”, perché “riconosciuti dalla controparte solo all’esito del futuro adempimento di obbligazioni di fare da parte di Bio-On, a loro volta dipendenti da condizioni future e incerte”. Otto gli imputati, tra cui l’ex presidente Marco Astorri e il suo vice Guido Cicognani.
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