Carige, il commissario straordinario: «Ci prepariamo all’aggregazione»

Mario D’Angelo

02/01/2019

02/01/2019 - 22:44

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Per la commissariata Carige si profila un’operazione di M&A, ma i fondamentali rimangono solidi. I commenti

Carige, il commissario straordinario: «Ci prepariamo all’aggregazione»

È ipotesi aggregazione per Carige, dopo il commissariamento da parte della BCE. Ad annunciarlo, intervistato dalla RAI, è l’ex presidente e attuale commissario straordinario della banca ligure, Pietro Modiano.

È stato chiarito che sul tema, al momento, non c’è nulla di concreto. Anche perché il piano industriale è in fase di definizione. Le parole di Modiano:

I pilastri sono quelli annunciati. Andiamo avanti sul piano industriale e sull’ipotesi di aggregazione sulle quali siamo impegnati a lavorare. Per ora non c’è niente in vista, ma dobbiamo prepararci a questa prospettiva. Si va avanti sulla strada definita che le autorità confermano essere quella giusta.

I commenti

Sulla nomina degli amministratori temporanei di Banca Carige interviene Roberto Gualtieri, Presidente della Commissione per i problemi economici e monetari al Parlamento Europeo:

“È una decisione opportuna, che rientra tra le prerogative attribuite alla BCE dalla normativa europea. Bene ora che tutti i protagonisti della vicenda si assumano le proprie responsabilità’ per mantenere la banca in sicurezza.”

Sottolinea, inoltre, che la sottoscrizione del bond subordinato da 320 da parte del Fondo interbancario convertibile garantisce la solidità dei fondamentali della banca e così i requisiti richiesti. L’auspicio è quello di sfruttare al meglio il tempo concesso dalla BCE per definire le eventuali aggregazioni.

Il segretario generale di First Cisl, Giulio Romani si augura piuttosto il recupero di quote di mercato nei segmenti core:

“Fare banca di territorio, tutelando il risparmio e assistendo famiglie e imprese con un’adeguata politica creditizia. L’apporto fondamentale dei lavoratori risulterà determinante.”

Romani evidenzia, inoltre, l’esigenza di “ridurre il costo del capitale”. Nonostante l’intervento del fondo interbancario, secondo il sindacalista “il tasso dell’obbligazione dovrà essere tangibilmente ridotto per non arrecare alla banca pregiudizi di ordine reddituale e di conseguenza patrimoniale.

Quanto alla governance delle società controllate, tramite una nota, i commissari straordinari fanno sapere che “non è intervenuta alcuna variazione”. Gli organi amministrativi di Banca Cesare Ponti, Banca del Monte di Lucca, Creditis Servizi Finanziari e Carige Reoco non subiscono alcuna modifica nella composizione e nei poteri.

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