BTP Italia, il valore degli ordini e il numero dei contratti sottoscritti. Occhio ai tassi minimi garantiti del nuovo titolo di Stato indicizzato al tasso di inflazione italiana.
Oggi, martedì 27 maggio 2025, è partita l’emissione del nuovo BTP Italia (scadenza 2032), il titolo di Stato italiano indicizzato al tasso di inflazione italiana, dopo che il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha annunciato il rendimento minimo.
L’emissione, salvo chiusura anticipata, si chiude venerdì 30 maggio 2025, ma i risparmiatori italiani hanno tempo per comprare solo fino a giovedì. Previsto anche un premio fedeltà dell’1% sul capitale investito per chi detiene il titolo fino a scadenza. Occhio al rendimento:
“Il Ministero dell’Economia e delle Finanze comunica che la cedola (reale) annua minima della ventesima emissione del BTP Italia, al via da martedì 27 maggio, è fissata all’1,85%. La cedola definitiva sarà invece stabilita con successiva comunicazione nella mattinata di venerdì 30 maggio, all’apertura della quarta giornata di emissione, e potrà essere confermata o rivista al rialzo.”
Oltre ai I tassi minimi garantiti, il Tesoro ha annunciato anche il codice ISIN, che per questa Prima Fase è IT0005648248.
Il numero indice dell’inflazione calcolato alla data di godimento e regolamento del titolo è 121,39000.
Si apprende che gli ordini hanno superato la soglia di 3 miliardi, a quota 3,14 miliardi di euro, stando a quanto riporta l’agenzia di stampa Radiocor. I contratti sottoscritti sono stati circa 86 mila.
leggi anche
Come comprare Btp Italia?

BTP Italia, il governo Meloni torna a corteggiare i BTP People dopo emissione BTP Più
Con questo nuovo BTP Italia, il governo Meloni torna a corteggiare soprattutto la platea degli investitori retail, la stessa alla cui porta ha bussato ripetutamente a partire dal 2023 fino all’inizio di questo anno con il BTP Valore, il Titolo di Stato rivolto esclusivamente al pubblico dei piccoli risparmiatori, attraverso la quinta dedizione dello scorso febbraio che ha preso la forma del BTP Più.
Obiettivo della presidente del Consiglio Giorgia Meloni: nazionalizzare il più possibile il debito pubblico dell’Italia.
Detto questo, il BTP Italia si distingue dal BTP Valore per non essere rivolto in modo esclusivo agli investitori retail, essendo un Titolo di Stato offerto anche gli investitori istituzionali sebbene, è questa la sua definizione, si tratti di “un titolo di Stato indicizzato al tasso di inflazione italiana pensato soprattutto per il risparmiatore individuale ”.
L’ennesima chiamata alle armi al popolo italiano per blindare il debito di casa, da parte del governo italiano, è partita ufficialmente oggi, martedì 27 maggio 2025, come da calendario.
Arriva il nuovo BTP Italia, la durata del Titolo di Stato e il premio fedeltà. A chi è rivolto
Le caratteristiche del nuovo BTP Italia sono state annunciate dal Tesoro lo scorso 23 aprile, quando il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha comunicato il ritorno di questo Titolo di Stato.
Il BTP Italia ha una durata di 7 anni e un premio finale extra pari all’1% per coloro che acquistano il titolo all’emissione e lo deterranno fino alla scadenza, stabilita al 4 giugno 2032.
Così come è avvenuto nelle precedenti emissioni, il BTP Italia sarà collocato sul mercato in due fasi: la prima fase, ha informato il MEF, si svolgerà da oggi martedì 27 a giovedì 29 maggio, salvo chiusura anticipata, e sarà riservata esclusivamente ai risparmiatori individuali e affini, il cosiddetto mercato retail, quello su cui il governo Meloni ha puntato creando un titolo ad hoc, ovvero il BTP Valore: praticamente, i cosiddetti BTP People.
La seconda fase partirà venerdì 30 maggio e sarà riservata agli investitori istituzionali.
L’emissione è stata lanciata sul MOT (il Mercato Telematico delle Obbligazioni e Titoli di Stato di Borsa Italiana) attraverso Intesa Sanpaolo, UniCredit e Banco BPM – Dealer dell’operazione – e Banca Monte dei Paschi di Siena e Banca Sella Holding, – Co-dealer.
La data di regolamento di tutti gli ordini di acquisto eseguiti nella Prima e nella Seconda Fase è unica e coincide con quella di godimento.
Un BTP indicizzato all’inflazione
Il BTP Italia è un titolo indicizzato all’inflazione, per la precisione all’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati - FOI, senza tabacchi.
Da segnalare che, secondo gli ultimi dati resi noti dall’ISTAT, nel mese di aprile questo indice FOI, al netto dei tabacchi, ha riportato una variazione congiunturale pari a -0,1% e un aumento dell’1,7% su base annua.
Il MEF precisa che la cedola del BTP Italia, che è semestrale, è indicizzata a tale indice, relativo al semestre di competenza ed è corrisposta in via posticipata. La cedola è calcolata moltiplicando il tasso cedolare semestrale reale fisso (Tasso cedolare reale annuo definitivo/2) per il capitale rivalutato.
Tra le altre informazioni da conoscere quella che indica che, in caso di deflazione nel semestre, la cedola dello stesso semestre viene calcolata moltiplicando il tasso cedolare semestrale reale fisso per il capitale nominale non rivalutato (floor sulla cedola), garantendo per il relativo semestre un rendimento minimo pari al tasso cedolare reale semestrale fisso.
In caso di inflazione nei semestri successivi, la rivalutazione del capitale avviene solo qualora l’indice torni a superare il livello massimo raggiunto nei semestri precedenti.
Il capitale nominale viene rimborsato in unica soluzione a scadenza al valore nominale non rivalutato.
Per quanto concerne la rivalutazione del capitale, questa è semestrale, in base all’indice FOI senza tabacchi, applicato al valore nominale acquistato, ed è corrisposta unitamente alla cedola.
In caso di deflazione nel semestre non vi è addebito e non è dovuto alcun pagamento da parte dell’investitore (floor sul capitale).
In caso di inflazione nei semestri successivi, la rivalutazione del capitale avviene solo qualora l’indice torni a superare il livello massimo raggiunto nei semestri precedenti.
Il Tesoro riassume le caratteristiche del BTP Italia, ricordando che si tratta di titoli di Stato studiati per l’appunto per gli investitori al dettaglio, che forniscono all’investitore una protezione contro l’aumento del livello dei prezzi italiani, e ricordando che sia le cedole, pagate semestralmente, che il capitale, la cui rivalutazione viene anch’essa corrisposta semestralmente, sono rivalutati in base all’inflazione italiana, misurata dall’ISTAT attraverso l’indice nazionale dei prezzi al consumo per famiglie di operai ed impiegati (FOI), con esclusione dei tabacchi.
“Grazie al meccanismo di indicizzazione utilizzato, ogni 6 mesi è riconosciuto al detentore il recupero della perdita del potere di acquisto realizzatasi in quel periodo, attraverso il pagamento della rivalutazione semestrale del capitale sottoscritto. Inoltre, le cedole, anch’esse pagate semestralmente, garantiscono un rendimento minimo costante in termini reali. Infatti, l’ammontare di ciascuna cedola è calcolato moltiplicando la metà del tasso di interesse reale cedolare annuale fisso, stabilito all’emissione, per il capitale sottoscritto rivalutato sulla base dell’inflazione verificatasi su base semestrale. Alla scadenza finale, i BTP Italia garantiscono la restituzione del valore nominale sottoscritto”.
BTP Italia, come si acquista. La tassazione
I risparmiatori retail possono sottoscrivere il BTP Italia attraverso il proprio home banking, se abilitato alle funzioni di trading online, o rivolgendosi al proprio referente in banca o all’ufficio postale presso cui si possiede un conto corrente con il conto deposito titoli.
Anche per questo titolo, ha ricordato il Ministero guidato da Giancarlo Giorgetti, la tassazione è agevolata al 12,5%.
Il BTP Italia, va ricordato, è inoltre un Titolo di Stato esente dalle imposte di successione.
Ancora, così come previsto dalla legge di bilancio 2024, il suo possesso è escluso dal calcolo ISEE fino a 50.000 euro investiti in titoli di Stato.
BTP Italia, il doppio premio arrivato dalle agenzie di rating S&P Global e Moody’s
Nel continuare a perseguire la strategia di rifilare il numero più alto possibile di BTP ai piccoli risparmiatori, il governo Meloni versa indubbiamente in una posizione di maggiore forza rispetto a quella di appena qualche mese fa, quando aveva emesso il BTP Più, proponendo una versione tutta nuova del BTP Valore, caratterizzata dall’opzione del rimborso anticipato.
Merito del “doppio premio”, così potrebbe essere definito, riconosciuto ai BTP di Meloni, direttamente dal mondo delle agenzie di rating: le stesse che, negli anni passati, e soprattutto nel periodo della crisi dei debiti sovrani dell’area euro, hanno fatto tremare più volte l’Italia con i loro downgrade. E le stesse che ora premiano invece il Paese, riconoscendo al governo Meloni la prudenza nella gestione dei conti pubblici e l’impegno a far sì che la traiettoria del deficit-PIL scenda al di sotto la soglia del 3%: quella soglia che è tornata a essere un diktat UE con il nuovo Patto di Stabilità, in vigore dopo tre anni di stop concessi da Bruxelles, a causa prima del cigno nero della pandemia Covid-19, poi per la grave crisi energetica che ha colpito il mondo intero con l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.
L’Italia di Meloni ha dato atto della sua volontà di fare i compiti richiesti dall’UE subito, presentando un Piano Strutturale di bilancio di medio termine che ha ricevuto il plauso delle autorità europee.
Nuove previsioni sulla traiettoria del deficit-PIL e del debito-PIL sono state poi annunciate dall’esecutivo con la pubblicazione del Documento di Finanza pubblica (ex DEF), che ha tuttavia, vale la pena sottolinearlo, anche lanciato alcuni attenti.
Ciò non ha impedito prima a S&P Global, poi a Moody’s, di annunciare sorprese positive per il rating del debito pubblico dell’Italia.
Nello specifico, S&P Global è quella che ha fatto sicuramente la mossa più grande, promuovendo il rating dell’Italia con un upgrade da BBB a BBB+, con outlook stabile.
Tra le ragioni dell’upgrade, il calo atteso del rapporto deficit-PIL dell’Italia, la resilienza delle esportazioni e gli elevati risparmi degli italiani. S&P ha fatto riferimento al “progresso graduale” compiuto dal Paese “ nello stabilizzare i conti pubblici a partire dall’inizio della pandemia Covid-19) ”.
Venerdì scorso, il verdetto di Moody’s che, pur confermando il rating dei BTP italiani a al livello “Baa3” - al di sopra della valutazione “junk”, spazzatura, di appena un gradino - ha rivisto al rialzo l’outlook, da “stabile” a “positivo”, portando il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti a sottolineare che “il giudizio Moody’s è frutto del lavoro serio e silenzioso che stiamo facendo ”.
Ancora Giorgetti: “Arriva in un contesto dove a fronte di pareri negativi diffusi c’è un upgrade significativo per l’Italia e porta un beneficio alle famiglie, imprese e persino alle banche italiane ”.
Il momento dell’emissione del BTP Italia, dunque, è propizio, visto il doppio premio riconosciuto al rating dell’Italia: in un caso, quello di S&P Global, si tratta di un vero upgrade mentre, nel caso di Moody’s, il miglioramento dell’outlook indica la possibilità che l’Italia riesca ad allontanarsi ulteriormente dal girone junk, in cui ha rischiato di cadere nel novembre del 2023, visto che a quei tempi l’outlook dell’agenzia era negativo.
Nell’arco di quasi due anni, quell’outlook è stato migliorato, consentendo all’Italia di Meloni di poter sperare nell’arrivo di una promozione del giudizio, un giorno, anche da Moody’s.
© RIPRODUZIONE RISERVATA