Btp Italia: arrivano cedole di oltre il 5%, ecco per chi

Violetta Silvestri

11 Aprile 2023 - 13:10

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Btp Italia: cedole ricche, con remunerazioni anche oltre il 5% stanno per essere staccate nei mesi di aprile e maggio. Ecco chi è interessato a queste interessanti cedole.

Btp Italia: arrivano cedole di oltre il 5%, ecco per chi

Btp Italia: cedole ricche, con rendimento oltre il 5%, stanno arrivando negli stacchi semestrali.

La primavera si preannuncia molto interessante per i risparmiatori che hanno puntato su questi strumenti creati ad hoc dal Mef per finanziare il debito e proteggere i compratori dal balzo dei prezzi al consumo.

Il Btp Italia, lo ricordiamo, è il titolo di Stato indicizzato all’inflazione che paga cedole semestrali, alla cui quota minima garantita è aggiunto il rialzo dei prezzi in Italia calcolato da Istat semestre per semestre, attraverso l’indice Foi. Considerando che il tasso di inflazione nazionale di riferimento di questi titoli di Stato è aumentato costantemente, le remunerazioni semestrali si preannunciano molto interessanti.

Nel dettaglio di seguito sono specificate le cedole dei Btp Italia in pagamento ad aprile e maggio, con rendimenti anche oltre il 5%. Chi deve aspettarsi remunerazioni così ricche?

Btp Italia: cedole oltre il 5% in arrivo. Ecco per chi

I mesi di aprile e maggio si preannunciano davvero interessanti per chi ha acquistato titoli Btp Italia, con indicizzazione all’inflazione, nelle diverse emissioni lanciate nei mesi scorsi parte del Mef.

Nello specifico, ecco gli stacchi cedolari semestrali in arrivo con l’indicazione della cedola lorda in pagamento:

  • Btp Italia emissione 11/04/2016, scadenza 11/04/2024: cedola al 5,34%, stacco 11/04/2023;
  • Btp Italia emissione 20/04/2015, scadenza 20/04/2023: cedola al 5,20%, stacco 20/04/2023;
  • Btp Italia emissione 24/10/2016, scadenza 24/10/2024: cedola al 5,04%, stacco 24/04/2023;
  • Btp Italia emissione 28/10/2019, scadenza 28/10/2027: cedola al 5,11%, stacco 28/04/2023;
  • Btp Italia emissione 20/11/2017, scadenza 20/11/2023: cedola al 4,44%, stacco 20/05/2023;
  • Btp Italia emissione 21/05/2018, scadenza 21/05/2026: cedola al 4,58%, stacco 21/05/2023;
  • Btp Italia emissione 22/05/2017, scadenza 22/05/2023: cedola al 4,51%, stacco 22/05/2023;
  • Btp Italia emissione 22/11/2022, scadenza 22/11/2028: cedola al 5,11%, stacco 22/05/2023;
  • Btp Italia emissione 26/05/2020, scadenza 26/05/2025: cedola al 4,93%, stacco 26/05/2023

Con una inflazione che rimane ancora elevata, i risparmiatori devono aspettarsi cedole interessanti in questi due mesi primaverili, considerando che il sistema di calcolo delle remunerazioni semestrali terrà conto di un indice dei prezzi al consumo di riferimento che non si sta raffreddando come previsto.

Btp Italia: in autunno cambia tutto? Cosa può accadere alle cedole

La caratteristica del Btp Italia è, come sottolineato già più volte, l’indicizzazione all’inflazione. Questo significa che con prezzi in aumento crescono anche le cedole pagate nei semestri e l’investitore è così protetto dall’erosione del valore del titolo di Stato causato dall’inflazione.

Tuttavia, le attese sono di prezzi in diminuzione nei prossimi mesi dopo l’impennata così alta e per così tanto tempo. Già in autunno, quindi, gli stacchi cedolari dei Btp Italia sono visti meno generosi, poiché calcolati su un indice di inflazione di riferimento previsto in calo.

In generale, si stimano remunerazioni a ottobre e novembre tra l’1,51% e il 2,62%. Cedole, quindi, più basse anche se ancora interessanti.

Secondo alcuni analisti gli investitori potrebbero rivalutare l’acquisto di altri strumenti, come i Btp nominali che non sono legati all’inflazione, che negli ultimi due anni sono stati scelti molto meno dai risparmiatori.

Una simulazione del Sole 24 ore è molto chiara al riguardo: prendendo il Btp Italia indicizzato all’inflazione emesso nel 2015 e in scadenza nei prossimi giorni, chi avesse sottoscritto 10mila euro durante i giorni del collocamento riservato al retail avrà un rimborso di circa 2.200 euro in più. Il rendimento totale negli otto anni è del 22%.

Acquistando, invece, un Btp non indicizzato con una durata simile, il risparmiatore si troverebbe circa 1.072 euro in più come rimborso, con un rendimento lordo dell’8,4% negli otto anni.

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