British Airways: attacco hacker costa multa da 200 milioni di euro

Marco Ciotola

08/07/2019

08/07/2019 - 20:26

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L’attacco hacker con furto dati di 380mila passeggeri costa una maxi-multa da più di 200 milioni di euro per British Airways. I dettagli

British Airways: attacco hacker costa multa da 200 milioni di euro

Maxi-multa per British Airways. La pesante sanzione arrivata oggi mette la compagnia di fronte agli ammonimenti verbali e monetari dell’Information Commissioner’s Office (ICO), autorità di tutela privacy britannica.

Il verdetto è chiaro: 183 milioni di sterline (più o meno 204 milioni di euro) per il furto dei dati appartenenti ad almeno 380mila tra i suoi passaeggeri avvenuto lo scorso anno.

La circostanza - che aveva visto un gruppo di hacker prendere possesso di nomi, cognomi, indirizzi email, dati relativi a carte di credito e codici di sicurezza dei clienti British - è avvenuta a causa di una “scorretta gestione della sicurezza informatica” secondo quanto segnalato da ICO.

British airways: attacco hacker costa multa da 200 milioni di euro

La sanzione è pari a 204 milioni di euro e deriva da una violazione del GDPR, ovvero la normativa che disciplina la privacy in Unione Europea specie sul fronte dell’online, in vigore dal 19 settembre 2018.

British Airways ha immediatamente annunciato un ricorso in appello (che avrà possibilità di fare nei prossimi 28 giorni), evidenziando il fatto che la compagnia stessa può identificarsi come una vittima della vicenda e che la sua risposta al furto dei dati è stata “molto rapida”.

Per quanto elevata, la multa non rappresenta comunque la massima sanzione prevista per casi di violazioni simili, che prevedono un’ammenda che può arrivare fino al 4% del fatturato dell’azienda.

Alle origini del tutto c’è l’attacco informatico dello scorso settembre 2018, col furto dei dati finanziari relativi a tutti i voli della compagnia a cavallo tra la fine di agosto e l’inizio dello stesso settembre.

Nelle mani del gruppo di hacker i dati di almeno 380.000 carte di credito, tra cui dati anagrafici e contatti degli utenti più numeri, date di scadenza e codici di sicurezza delle carte.

Il CEO Alex Cruz si è detto “deluso e sorpreso” dalla sanzione, che non tiene in conto della rapida risposta della società all’illecito. La multa - titt’altro che tenera ma che non rapprenta il massimo della cifra addebitabile per un frangente simile - corrisponde a circa l’1,5% del fatturato societario per quanto riguarda l’anno 2017.

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