BRICS invitano sei nuovi membri: sfida all’egemonia USA

Lorenzo Bagnato

24 Agosto 2023 - 11:59

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I BRICS vogliono sfidare l’egemonia degli Stati Uniti. Per fare ciò hanno accolto sei nazioni estremamente importanti.

BRICS invitano sei nuovi membri: sfida all’egemonia USA

È ufficiale: il blocco di cooperazione economica noto come BRICS, noto per i suoi approcci antioccidentali, includerà sei nuovi membri. La decisione è stata presa al vertice di Johannesburg con gli attuali cinque paesi membri.

BRICS è l’acronimo delle cinque nazioni emergenti che hanno fondato il blocco: Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica. La sua intenzione dichiarata è quella di promuovere la cooperazione economica e accelerare la crescita nei paesi in via di sviluppo.

Dopo l’invasione russa dell’Ucraina, tuttavia, i BRICS hanno trovato un nuovo scopo: contrastare il mondo occidentale dominato dagli Stati Uniti. La Cina, la seconda economia più grande del mondo, è stata la principale sostenitrice dell’espansione del blocco.

I sei nuovi membri sono l’Arabia Saudita, gli Emirati Arabi Uniti, l’Iran, l’Argentina, l’Etiopia e l’Egitto. Entreranno ufficialmente nei BRICS il 1° gennaio 2024.

Non tutti i membri fondatori dei BRICS erano d’accordo per l’espansione. In particolare, il Brasile e l’India temevano di perdere importanza all’interno del blocco se nazioni importanti come l’Arabia Saudita avessero aderito.

Alla fine, però, hanno deciso di accogliere i nuovi membri.

Un’altra intenzione dichiarata dei BRICS è la distruzione del dollaro come valuta di riserva globale. Il presidente russo Vladimir Putin, parlando in una chiamata virtuale, ha affermato che l’abbandono del dollaro da parte dei BRICS è un processo “irreversibile”.

Il nuovo ordine globale

L’inclusione dell’Arabia Saudita e dell’Iran nei BRICS inaugura un territorio inesplorato nella geopolitica globale.

Fino a pochi anni fa, l’Arabia Saudita era strettamente allineata con gli Stati Uniti, ed entrambe le nazioni consideravano l’Iran un nemico esistenziale.

Recentemente, tuttavia, l’Arabia Saudita ha cercato di allontanarsi dagli Stati Uniti, poiché l’alleanza con Washington prevedeva troppi vincoli.

La Cina, il nuovo attore geopolitico globale, era allo stesso tempo interessata all’amicizia con l’Arabia Saudita e alla pace in Medio Oriente. L’Arabia Saudita è il maggiore esportatore di petrolio del mondo, con la Cina che ne è il maggiore acquirente.

Nei mesi scorsi, la Cina ha mediato una tregua tra Arabia Saudita e Iran. Per metterlo in prospettiva, sarebbe come mediare una tregua tra gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica negli anni ’70.

Il Medio Oriente rischia lentamente di scivolare via dalle mani di Washington. L’amministrazione Biden sta cercando di aprire un dialogo con l’Arabia Saudita, con risultati scarsi o nulli.

Sembra che l’Arabia Saudita abbia già scelto da che parte giocare. Mentre la Cina e l’India continuano ad acquistare petrolio dalla Russia e dal Medio Oriente a un prezzo conveniente (e senza usare il dollaro), l’Arabia Saudita continua a tagliare la produzione di petrolio per aumentare i prezzi in Occidente.

Le due fazioni nella nuova Guerra Fredda si stanno rapidamente formando.

Articolo pubblicato su Money.it edizione internazionale il 2023-08-24 11:50:15. Titolo originale: BRICS welcomes six new members, challenging US-led Western world

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