Brexit entra in vigore: il Regno Unito fuori dall’Ue ma Johnson non esulta

Mario D’Angelo

01/01/2021

01/01/2021 - 11:05

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Oggi, 1 gennaio 2021, il Regno Unito è ufficialmente uscito dall’Unione europea.

Brexit entra in vigore: il Regno Unito fuori dall’Ue ma Johnson non esulta

L’epopea Brexit si è ormai conclusa. A quattro anni dal referendum che ha spaccato il Paese fra Leave e Remain, il Regno Unito esce ufficialmente fuori dall’Unione europea oggi, venerdì 1 gennaio 2021.

La mattina di mercoledì scorso ci sono state le firme del presidente del Consiglio europeo Charles Michel e della presidente della Commissione Ursula von der Leyen, nel pomeriggio era arrivata anche quella del primo ministro britannico, Boris Johnson. Due votazioni nel Parlamento britannico avevano quindi ratificato l’accordo, entrato in vigore nel giorno di Capodanno.

Brexit in vigore: Regno Unito lascia l’Ue

Senza fanfare, il Regno Unito esce dall’orbita dell’Unione europea. Nel suo discorso di fine anno, il primo ministro Boris Johnson ha soltanto nominato la Brexit, un risultato politico che lui più di tutti ha contribuito ad ottenere. Il padre Stanley, intanto, ha annunciato di aver chiesto la cittadinanza francese.

Nel governo l’incertezza è molta, perché sono ancora molti i nodi irrisolti nonostante l’accordo Brexit, firmato a pochi giorni dallo scadere del termine che avrebbe portato al no deal.

Johnson firma accordo su Brexit

A quattro anni dal referendum del 2016 il Regno Unito ha concluso definitivamente la sua avventura con l’Unione europea. Dopo l’approvazione alla Camera dell’accordo commerciale, passato grazie a una schiacciante maggioranza di 521 voti a favore e 73 contrari, il premier Boris Johnson ha firmato.

Il deal è diventato legge nella serata del 30 dicembre dopo due votazioni in Parlemento. L’accordo è passato senza problemi. È stato presentato soltanto un emendamento da parte dei Labour, ma al solo scopo di certificare la contrarietà formale del partito.

In un tweet, Johnson ha scritto che “firmando questo accordo, ottemperiamo al desiderio sovrano del popolo britannico di vivere sotto le proprie leggi, fatte dal proprio Parlamento eletto”.

Il documento sulla Brexit era stato firmato in mattinata a Bruxelles, per poi essere aviotrasportato a Londra per la firma del premier britannico.

Johnson rifiuta di ammettere che ci saranno nuove barriere al commercio con l’Ue

Nel corso di un’intervista alla BBC, definita “bizzarra” dal Guardian, Johnson si è rifiutato di accettare che l’accordo creerà nuove barriere al commercio con l’Unione europea. “L’accordo permetterà al Regno Unito di fare più affari con l’Ue, perché il Regno Unito potrà fare le cose in modo diverso, mentre non ci saranno barriere al commercio con l’Ue”, avrebbe detto Johnson.

Messo alle strette dall’intervistatrice Laura Kuenssberg, Johnson avrebbe poi aggiunto che “ci sono già immense barriere ai servizi britannici. Non c’è un mercato interno per i servizi nell’Ue”.

Un’ora dopo la sigla, Johnson ha parlato in conferenza stampa sul coronavirus, senza spendere una parola sull’accordo. Il Regno Unito, oggi, ha registrato oltre 900 morti, e potrebbe andare incontro a un lockdown fino ad aprile.

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