BPER + Banca Popolare di Sondrio. I numeri di chi va a casa e delle chiusure degli sportelli

Laura Naka Antonelli

17 Ottobre 2025 - 10:44

I dettagli del nuovo modello organizzativo che è stato approvato dal CDA di BPER. Le date da segnarsi per seguire il dossier.

BPER + Banca Popolare di Sondrio. I numeri di chi va a casa e delle chiusure degli sportelli

90 sportelli chiusi e uscite, su base volontaria, di 800 dipendenti sia di BPER che della Banca Popolare di Sondrio, le due banche italiane pronte alla fusione dopo il successo dell’OPAS che la banca modenese ha promosso all’inizio di questo anno 2025 sull’istituto valtellinese. È quanto emerge dalle note diffuse da entrambi gli istituti di credito, che hanno per oggetto le “decisioni relative al processo di fusione per incorporazione di Banca Popolare di Sondrio SPA in BPER Banca SPA”.

Le note sono state diramate dopo che il Consiglio di Amministrazione di BPER, riunitosi nella giornata di ieri, ha dato il via libera al “nuovo modello organizzativo in ottica combined, che entrerà in vigore alla data di efficacia della fusione”.

BPER + Popolare di Sondrio = uscite di 800 dipendenti e chiusura di 90 sportelli

Le uscite di 800 dipendenti, hanno informato le banche italiane, si realizzeranno prevalentemente nel 2026 e saranno su base volontaria.

Previsto anche il ricorso alle prestazioni straordinarie del Fondo di Solidarietà, che dovrà essere condiviso con i sindacati e che, viene precisato, “verrà portato avanti nel rispetto della normativa vigente”.

Per quanto riguarda la chiusura degli sportelli, BPER e Sondrio hanno puntualizzato l’intenzione di procedere alla creazione di nuove strutture, tra cui una nuova Direzione Regionale dedicata all’area dell’alta Lombardia, e di attuare al contempo “interventi di riorganizzazione della rete, funzionali a raggiungere le sinergie stimate, che prevedono l’accorpamento di circa 90 sportelli collocati nelle Regioni del Centro Nord, ad esclusione della Provincia di Sondrio”.

Il tutto verrà definito sulla base di una road map che è stata illustrata dai due istituti, dopo la conquista dell’80,7% del capitale della Banca Popolare di Sondrio da parte di BPER, che ha certificato il successo della scommessa lanciata dall’istituto guidato dall’amministratore delegato Gianni Franco Papa.

Per iniziare, il piano di fusione con l’incorporazione della Popolare di Sondrio in BPER verrà sottoposto ai CDA di entrambe le banche il prossimo 5 novembre 2025, data clou anche in quanto sarà allora che i due istituti approveranno i conti relativi al terzo trimestre del 2025 e ai primi nove mesi dell’anno.

Verso fusione per incorporazione di Pop Sondrio in BPER, perfezionamento entro I semestre 2026

Sia BPER che la Popolare di Sondrio hanno scritto nella nota congiunta, diramata a seguito della riunione del CDA di BPER avvenuta nella giornata di ieri, giovedì 16 ottobre 2025, che “la fusione costituisce una leva strategica per accelerare la crescita e massimizzare la creazione di valore per tutti gli stakeholder”, dunque degli azionisti, “anche grazie alle sinergie di costi e di ricavi che potranno derivare dalla piena integrazione societaria tra le due entità”.

Il perfezionamento della fusione è atteso entro il primo semestre del prossimo anno.

Le due banche hanno ricordato che la sua realizzazione è subordinata all’approvazione del progetto da parte delle rispettive assemblee straordinarie degli azionisti di BPER e della Popolare di Sondrio, e alle autorizzazioni da parte delle Autorità di Vigilanza.

Va ricordato che il successo dell’offerta di BPER su Popolare di Sondrio è stato raggiunto dopo la decisione della banca guidata dal CEO Papa di alzare la posta, aggiungendo una componente cash, che ha trasformato l’OPS precedente in OPAS.

L’appello del sindacato per la tutela dei lavoratori

Così ha commentato nella giornata di ieri il dossier BPER-Popolare di Sondrio il Segretario generale nazionale First Cisl Riccardo Colombani, che ha preso parte ai lavori del direttivo della Sas di gruppo e della Sas di complesso di BPER:

“L’operazione straordinaria di acquisizione di Banca Popolare di Sondrio da parte del Gruppo Bper ha senso se verranno salvaguardate la storia e la cultura di una banca popolare che ha fatto della territorialità, del sostegno alle famiglie e alle imprese, della crescita costante dell’occupazione, i tratti distintivi del proprio agire. Tra le banche italiane Popolare di Sondrio detiene il primato dell’occupazione under 30. La quota di lavoratrici e lavoratori sotto i 30 anni è ulteriormente aumentata nel 2024. In un settore nel quale l’occupazione viene da anni sottoposta a tagli pesanti, questi dati dimostrano che la banca ha tenuto vive le sue radici, senza mai perdere di vista la propria funzione sociale”.

Colombani ha sottolineato di conseguenza “la necessità, anche in considerazione degli ottimi indicatori economici, finanziari, di liquidità, di stabilità, di procedere celermente all’armonizzazione dei trattamenti economici e normativi, nonché alla valorizzazione delle professionalità dei lavoratori di Popolare di Sondrio al pari di tutti i lavoratori del Gruppo BPER, mettendo da parte eventuali tattiche negoziali volte a ridurre il costo del lavoro, che non è mai stato così basso in rapporto ai proventi operativi”.

Negativa oggi la performance delle azioni di BPER e della Popolare di Sondrio, come negativo è il trend di tutte le banche italiane, ma non solo.

Il listino Ftse Mib di Piazza Affari registra infatti una pesante perdita, scendendo del 2%, accusando la pessima notizia del risveglio dei timori negli Stati Uniti per la solidità delle banche regionali USA, le cui sofferenze sono finite sotto osservazione da parte degli investitori di tutto il mondo.

Non per niente l’indice di riferimento del settore bancario dell’Europa intera cede oggi quasi il 3%. Non c’è dunque ’solo’ l’incubo di una tassa del 27,5% sugli utili delle banche italiane che a quanto pare sarebbe stata decisa dal governo Meloni con il varo della nuova legge di bilancio 2026.

Ora c’è anche uno schiaffo sulle banche che arriva direttamente dagli Stati Uniti.

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