Bonus poco conosciuti da chiedere entro il 31 ottobre 2025

Patrizia Del Pidio

15 Ottobre 2025 - 12:46

Ecco una lista di bonus poco conosciuti e poco utilizzati che possono essere richiesti da tutti entro la fine di ottobre. Vediamo quali sono e cosa fare per averli.

Bonus poco conosciuti da chiedere entro il 31 ottobre 2025

Esistono bonus poco conosciuti e poco utilizzati che permettono ai contribuenti di risparmiare cifre considerevoli, purché le spese sostenute siano indicate nella dichiarazione dei redditi. Si tratta di tutte quelle detrazioni minori che, se sommate, danno diritto a sconti sull’Irpef anche di un certo rilievo.

Si potrebbe obiettare che la scadenza per presentare il modello 730/2025 sia ormai passata, ma il diritto all’agevolazione fiscale potrebbe essere esercitato anche da chi ha già inviato la dichiarazione presentando un 730 integrativo entro il 27 ottobre o il modello Redditi entro il 31 ottobre.

Vediamo quali sono i bonus meno conosciuti che possono essere richiesti entro il 31 ottobre 2025 e come fare per farseli riconoscere.

Le detrazioni di imposta nella dichiarazione dei redditi

Quando si parla del rimborso del 730 solitamente si pensa alle detrazioni da lavoro dipendente, quelle per i familiari a carico, ai bonus edilizi, alle agevolazioni fiscali per le spese sanitarie e per quelle per le spese di istruzione.

Senza ombra di dubbio questi sono i benefici fiscali che danno diritto allo sconto maggiore di imposta, ma ne esistono altri che, pur dando diritto a un rimborso più esiguo, spettano lo stesso e potrebbero portare a un risparmio abbastanza consistente se sommate. C’è tempo fino alla fine di ottobre per richiedere questi bonus presentando una dichiarazione dei redditi nei termini.

I bonus meno conosciuti

La normativa riconosce il diritto a numerose detrazioni fiscali per specifiche spese sostenute, ma per conoscerle serve un’assistenza fiscale attenta o una buona conoscenza della materia. Se non so di avere diritto a una detrazione, infatti, anche con un Caf molto attento potrei non menzionare una determinata spesa al momento della dichiarazione, e difficilmente sarà l’assistente fiscale a chiedermi se ho sostenuto oneri che danno diritto a un’agevolazione.

Spetta una detrazione al 19% per le spese veterinarie sostenute, per le attività sportive dei figli, per l’assistenza delle persone che non sono autosufficienti, per l’assicurazione sulla vita e contro gli infortuni, ma non tutti lo sanno. E la lista non si esaurisce certo con queste voci. Si può avere un rimborso dalle tasse per l’abbonamento al trasporto pubblico, per i corsi di musica dei figli, per gli strumenti compensativi degli studenti con DSA e per le erogazioni liberali a favore di enti culturali.

Detrazione per l’affitto

Anche se non tutti lo sanno, quando si vive in affitto è possibile fruire di una detrazione di imposta forfettaria sui canoni di locazione versati. Per la generalità dei contribuenti l’agevolazione fiscale non è riconosciuta come percentuale su quanto versato. La detrazione riguarda i contratti:

  • a canone libero;
  • a canone convenzionale;
  • stipulati da giovani di età compresa tra i 20 ed i 30 anni;
  • stipulati dai lavoratori dipendenti in occasione di trasferimenti per motivi di lavoro.

Per il contratto di affitto a canone libero spettano:

  • 300 euro, se il reddito complessivo non supera la soglia di 15.493,71 euro;
  • 150 euro, se il reddito complessivo è superiore a 15.493,71 euro, ma non alla soglia di 30.987,41 euro.

Per i contratti di affitto dell’abitazione principale a canone concordato è riconosciuta una detrazione pari a:

  • 495,80 euro, se il reddito complessivo non supera la soglia di 15.493,71 euro;
  • 247,90 euro, se il reddito complessivo è superiore a 15.493,71 euro, ma non alla soglia di 30.987,41 euro.

Per il canone di locazione dell’abitazione principale dei lavoratori che hanno trasferito la residenza in un’altra Regione per motivi di lavoro (distante almeno 100 km dalla residenza precedente) spetta una detrazione pari a:

  • 991,60 euro, se il reddito complessivo non supera la soglia di 15.493,71 euro;
  • 495,80 euro, se il reddito complessivo è superiore a 15.493,71 euro, ma non alla soglia di 30.987,41 euro.

Per i giovani tra i 20 e i 31 anni che vivono in affitto136076, spetta per i primi quattro anni una detrazione pari al 20% del canone di locazione fino a un massimo di 2.000 euro (minimo 991,60 euro).

Per gli studenti universitari fuori sede spetta una detrazione del 19% del canone di affitto pagato entro il limite di spesa di 2.633 euro l’anno.

Le altre detrazioni meno note

Oltre alla detrazione riconosciuta a chiunque viva in affitto, ci sono numerose altre detrazioni minori che spettano al contribuente per le spese sostenute. Nello specifico spetta una detrazione al 19%:

  • sulle spese veterinarie sostenute entro un limite di spesa di 550 euro l’anno. Il beneficio fiscale spetta per le spese che eccedono la franchigia di 129,11 euro;
  • per il costo sostenuto per l’acquisto del cane guida per i non vedenti a cui aggiungere una detrazione forfettaria di 1.000 euro l’anno per il mantenimento dell’animale;
  • per l’onere sostenuto per polizze vita e infortuni su una spesa massima di 530 euro e per le polizze che coprono la perdita dell’autosufficienza su una spesa massima di 1.291,14 euro;
  • per le spese funebri sostenute per ogni decesso (anche per persone che non rientrano tra i familiari stretti);
  • per l’attività sportiva dei figli su una spesa massima di 210 euro l’anno per ogni figlio;
  • per l’assistenza delle persone non autosufficienti su una spesa massima di 2.100 euro. La detrazione è riconosciuta a contribuenti con redditi entro i 40.000 euro. In questo caso l’agevolazione è una deduzione totale e non una detrazione;
  • per la spesa sostenuta per gli abbonamenti al trasporto pubblico locale entro un limite massimo complessivo (indipendentemente dal numero di persone e di abbonamenti pagati) di 250 euro l’anno;
  • per il bonus musica per una spesa entro i 1.000 euro sostenuta per l’iscrizione di ragazzi con età compresa tra i 5 e i 18 anni a conservatori, istituti AFAM, bande e istituti musicali;
  • per le spese sostenute per l’intermediazione immobiliare per l’acquisto della prima casa su una spesa massima di 1.000 euro.

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