Bonus merito cancellato: la decisione del Miur

Antonio Cosenza

19 Settembre 2019 - 14:15

condividi

Scuola, addio al bonus merito: per il Ministro Fioramonti rischia di “provocare l’effetto opposto”. Le risorse risparmiate potrebbe essere utilizzate per l’aumento di stipendio.

Bonus merito cancellato: la decisione del Miur

Bonus merito: verrà cancellato l’emolumento accessorio che premia quegli insegnanti che nel corso dell’anno si sono distinti per la loro professionalità. A confermarlo è lo stesso Ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti che nel corso di un’intervista rilasciata su Radio Capital - per il programma radiofonico “Circo Massimo” - ha spiegato le motivazioni che porteranno il Miur a rivedere, eliminandolo totalmente, quanto stabilito negli scorsi anni per il bonus merito.

D’altronde di bonus merito si è discusso molto fin dalla sua introduzione: il personale docente, infatti, si è da subito scagliato contro la misura introdotta dalla Buona Scuola, in quanto di natura talmente discriminatoria da poter avere ricadute negative su coesione e serenità della comunità scolastica (visto che potrebbe far scattare competizioni interne tra gli insegnanti e alimentare gelosie).

Da anni gli insegnanti chiedono di slegare gli aumenti di stipendio dal merito; d’altronde lo spartiaque tra merito e demerito spesso è talmente impercettibile da risultare indecifrabile, rendendo così molto difficile la valutazione di chi ha diritto al bonus e di chi invece no. Ecco perché sarebbe più opportuno utilizzare le risorse stanziate per il bonus merito per aumentare - incondizionatamente - lo stipendio a tutti gli insegnanti.

Anni di battaglie sembrano essere arrivate a conclusione: il bonus merito verrà presto cancellato.

Fioramonti: “Il Miur cancellerà il bonus merito”

Il neo Ministro dell’Istruzione del Governo Conte Bis si è detto dalla parte degli insegnanti per quel che riguarda il bonus merito. Lo strumento introdotto dal Governo di Centrosinistra con la Buona Scuola per incentivare gli insegnanti a dare il meglio di loro stessi, infatti, sarebbe inutile dal momento che - ha spiegato Fioramonti - non ha senso che la Scuola debba incentivare comportamenti che in realtà dovrebbero fare parte dell’insegnamento.

Ecco perché secondo il Ministro il bonus merito non ha motivo di esistere e di conseguenza verrà eliminato a breve. A tal proposito il Ministro si è detto convinto del fatto che quando un bonus viene introdotto per “incentivare a fare qualcosa in più” rischia di “procurare l’effetto opposto”.

Bonus merito: risorse utilizzate per l’aumento di stipendio?

A questo punto è molto probabile che le risorse (poche in realtà) vengano utilizzate nell’ambito della contrattazione per il rinnovo del CCNL Scuola 2019-2021 che dovrebbe portare, come confermato dal Ministro, ad un aumento di stipendio a tre cifre, per una base di partenza di 100,00€ lordi.

Ma attenzione prima di farsi prendere dall’entusiasmo: qualora le risorse dovessero essere redistribuite tra tutti gli insegnanti, infatti, ne risulterebbe solamente un aumento di pochi euro, circa 10,00€ mensili stando ai nostri calcoli.

Si tratta comunque di un punto di partenza al quale si affiancheranno le risorse già stanziate nella Legge di Bilancio 2019 e quelle che, su proposta del Ministro Fioramonti, dovrebbero trovare spazio nella prossima manovra. Si parla di 2 miliardi di euro, cifre che dovrebbero portare ad un sostanzioso aumento di stipendio per gli insegnanti italiani che da anni attendono una valorizzazione economica per il ruolo da loro ricoperto.

Iscriviti a Money.it

SONDAGGIO