Buone notizie per gli agricoltori: l’anticipo relativo ai bonus agricoltura PAC può essere innalzato al 70%. Maggiore liquidità per le aziende agricole alle prese con la diminuzione delle rese.
La Commissione Europea rende noto che anche quest’anno dal 16 ottobre 2025 è possibile avere l’anticipo dei bonus agricoltura PAC rivolti agli agricoltori, anche quest’anno l’importo è aumentato al 70% per i contributi diretti.
Entro il 31 luglio 2025 deve essere presentata istanza per accedere ai contributi PAC, Politica Agricola Comune. Scaduto il termine è possibile per ulteriori 25 giorni presentare istanza, ma con decurtazione dell’1% per ogni giorno di ritardo. La domanda tardiva può quindi essere presentata entro il 25 agosto.
Terminati gli adempimenti si procede al pagamento dell’anticipo che anche per il 2025 è al 70%.
Ecco il contenuto della nota della Commissione Europea per l’anticipo del bonus agricoltura PAC.
Bonus agricoltura PAC con anticipo al 70% per i pagamenti diretti
La Commissione Europea ha concesso agli Stati Membri anche per il 2025 la possibilità di pagare l’anticipo dei bonus agricoltura PAC non al 50%, ma al 70% per i pagamenti diretti. Per i pagamenti a superficie o per capo di bestiame la percentuale dell’anticipo può essere portata dal 75% all’85%. Si tratta di una notizia importante perché per gli agricoltori alle prese con le difficoltà legate prevalentemente ai cambiamenti climatici, ma non solo, l’aumento degli anticipi dei bonus agricoltura porta una maggiore liquidità.
Perché aumenta l’anticipo PAC?
Da Bruxelles si sottolinea che, come nel 2024, anche nel 2025 si innalzano le quote degli anticipi al fine di aiutare gli agricoltori europei che affrontano la riduzione delle rese dovute agli eventi meteorologici estremi che hanno caratterizzato gli ultimi anni e, come riporta la nota, “alle incertezze create dalle tensioni commerciali”. Il riferimento ai dazi imposti dagli Stati Uniti è evidente e a essere interessati sono gli agricoltori italiani che esportano numerosi prodotti alimentari, come olio, vini e formaggi.
I dazi entrano in vigore il 1° agosto e molte imprese per riuscire a mantenere quote di mercato potrebbero essere indotte a diminuire i prezzi con riduzione dei margini di profitto e proprio ciò potrebbe danneggiare notevolmente la filiera alimentare legata all’esportazione.
La notizia dell’aumento degli anticipi PAC al 70% arriva anche in seguito alle tensioni delle settimane scorse sulla nuova PAC a cui saranno destinate, a partire dal 2028, meno risorse.
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