Bonus 200 euro partite Iva: quali dati inserire nella domanda?

Teresa Maddonni

05/09/2022

06/09/2022 - 10:29

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Cosa dichiarare nell’istanza per il bonus 200 euro delle partite Iva? La risposta arriva dal decreto attuativo che riporta, per autonomi e liberi professionisti, i requisiti e i dati da fornire.

Bonus 200 euro partite Iva: quali dati inserire nella domanda?

C’è molta attesa per il bonus 200 euro partite Iva, l’aiuto per liberi professionisti e autonomi previsto dall’uscente governo Draghi con il decreto Aiuti e che molti lavoratori dipendenti hanno già ottenuto.

Il decreto attuativo del bonus 200 euro partite Iva, firmato dal ministro dell’Economia Daniele Franco e dal ministro del Lavoro Andrea Orlando e atteso in Gazzetta Ufficiale, fornisce delle prime indicazioni su quali dati inserire nel modulo di domanda. Già perché coloro che hanno una partita Iva e svolgono, quindi, un lavoro autonomo o una libera professione devono richiedere il bonus 200 euro con un’apposita domanda da inviare all’Inps o alle casse di previdenza di appartenenza.

Dovranno essere proprio l’Inps e le varie casse di previdenza a fornire indicazioni più dettagliate per ottenere il bonus 200 euro alle partite Iva non appena il decreto sarà in Gazzetta. Vediamo intanto quali sono i dati che le partite Iva dovranno dichiarare per ottenere il bonus 200 euro.

Bonus 200 euro partite Iva: ecco quali dati inserire nella domanda

In attesa delle indicazioni dall’Inps e dalle casse di previdenza specifiche per ottenere il bonus 200 euro, le partite Iva possono ricevere delle prime informazioni, grazie al decreto attuativo atteso in Gazzetta, circa i dati da dichiarare nel modulo di domanda.

Il bonus 200 euro anche per autonomi e liberi professionisti è disciplinato dal decreto Aiuti e in particolare dall’articolo 33.

Il requisito reddituale per le partite Iva, per ottenere il bonus 200 euro, è lo stesso previsto per le altre categorie. Gli stessi infatti nel periodo d’imposta 2021 devono aver percepito un reddito complessivamente inferiore alla soglia di 35 mila euro lordi. Come ricorda lo stesso decreto attuativo, riportando gli altri requisiti previsti, i beneficiari:

  • devono essere già iscritti alle sopra indicate gestioni previdenziali dell’Inps o delle casse di appartenenza alla data di entrata in vigore del decreto-legge 17 maggio 2022 n. 50 (decreto Aiuti) con partita Iva attiva e attività lavorativa avviata entro la medesima data. La data è quella del 18 maggio 2022;
  • aver effettuato, entro il 18 maggio, almeno un versamento, totale o parziale, per la contribuzione dovuta alla gestione d’iscrizione per la quale è richiesta l’indennità, con competenza a decorrere dall’anno 2020.

Così il decreto specifico spiega cosa dichiarare nel modulo di domanda e quali dati inserire. Il potenziale beneficiario del bonus 200 euro titolare di partita Iva dovrà dichiarare:

  • di essere lavoratore autonomo o libero professionista, non titolare di pensione;
  • di non essere percettore delle prestazioni di cui agli articoli 31 e 32 del predetto decreto, quindi del bonus 200 euro in qualità di pensionato, dipendente o altro soggetto;
  • di non aver percepito nell’anno d’imposta 2021 un reddito complessivo superiore all’importo di 35mila euro;
  • di essere iscritto alla data di entrata in vigore del decreto Aiuti, il 18 maggio 2022, a una delle gestioni previdenziali dell’Inps o degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza di cui al decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 509, e al decreto legislativo 10 febbraio 1996, n. 103;
  • nel caso di contemporanea iscrizione a diversi enti previdenziali, di non avere presentato per il medesimo fine istanza ad altra forma di previdenza obbligatoria.

Inoltre l’istanza per ottenere il bonus 200 euro del decreto Aiuti deve essere corredata da:

  • una copia del documento d’identità in corso di validità;
  • una copia del codice fiscale;
  • coordinate bancarie o postali per l’accreditamento dell’importo relativo al beneficio.

Bonus 200 euro partite Iva: a chi inviare la domanda

La domanda per il bonus 200 euro partite Iva va inviata all’Inps o alla cassa di previdenza di appartenenza, secondo le indicazioni degli stessi istituti che verranno fornite a tempo debito, anche se nel caso di doppia iscrizione è necessario seguire quanto prescritto dal decreto attuativo.

Si legge nel testo:

Nel caso in cui il soggetto interessato sia iscritto contemporaneamente a una delle gestioni previdenziali dell’Istituto nazionale della previdenza sociale (Inps) e a uno degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza di cui al decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 509, e al decreto legislativo 10 febbraio 1996, n. 103, l’istanza dovrà essere presentata esclusivamente all’Inps.

In caso di doppia iscrizione quindi, la domanda per il bonus 200 euro partite Iva va inviata all’Inps. .

L’Inps e gli enti di previdenza obbligatoria procedono, come si legge nel decreto attuativo, a corrispondere il bonus 200 euro «in ragione dell’ordine cronologico delle domande presentate e accolte sulla base del procedimento di verifica della sussistenza dei requisiti per l’ammissione al beneficio» e nel limite delle risorse disponibili. Presumibilmente ci sarà un click day.

In ogni caso le informazioni sono provvisorie e per l’ufficialità si attendono il decreto attuativo in Gazzetta e le indicazioni fornite dall’Inps e dalle casse di previdenza. Tutto dovrebbe avvenire, data la lunga attesa, in tempi celeri.

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