Nuove regole per i bonifici a partire dal 9 ottobre per tutti i clienti italiani (e non soltanto). Ecco cosa cambia e perché.
Dal 9 ottobre arrivano nuove regole per i bonifici per tutti i clienti italiani (e non solo). Non bisogna preoccuparsi, le novità in arrivo sono del tutto positive e renderanno ancora più vantaggioso questo strumento di pagamento. Gli istituti di credito devono infatti adeguarsi alla normativa europea e garantire ai correntisti i bonifici istantanei senza costi aggiuntivi, incrementando anche la sicurezza delle transazioni. Presto, tutti potranno ricevere e inviare bonifici in tempo reale senza costi aggiuntivi rispetto a quelli ordinari, che infatti smetteranno di esistere. Grazie alle app di home banking, questo strumento (con annesse garanzie di controllo e tracciabilità) diventerà un sostituto sempre più appetibile del contante, a beneficio di consumatori, venditori e imprese di tutto il territorio europeo. Ma vediamo nel dettaglio cosa cambia e perché.
Nuove regole per i bonifici dal 9 ottobre
Le nuove regole per i bonifici riguardano tutte le banche visto che sono dovute al cambiamento della normativa di riferimento, senza alcuna distinzione tra i vari istituti di credito e le casse di risparmio dei vari paesi interessati. In tal proposito, bisogna precisare che oltre a tutti gli Stati comunitari saranno colpiti dagli stessi cambiamenti anche Norvegia, Islanda e Liechtenstein.
La scadenza per adeguarsi alle modifiche introdotte dal Parlamento dell’Ue è il 9 ottobre 2025 per la stragrande maggioranza delle nazioni, con eccezione per i paesi non comunitari in cui vengono adottate valute diverse dall’euro, nel dettaglio il franco svizzero in Liechtenstein, la corona norvegese in Norvegia e la corona islandese in Islanda. A questi tre Stati è concesso più tempo per adeguarsi al regolamento, seguito ovviamente all’accordo con l’Ue visto che si trovano nello Spazio economico europeo, e la scadenza è stata quindi fissata al 9 luglio 2027.
Cosa cambia e perché
Una delle novità principali della normativa riguarda senza dubbio i bonifici istantanei, che diventeranno di fatto gli unici bonifici effettuabili. L’Unione europea ha infatti richiesto che tutti i trasferimenti di denaro all’interno dell’Ue o dello Spazio economico europeo si concludano entro un massimo di 10 secondi. Ogni bonifico dovrà quindi essere immediato, al fine di favorire l’utilizzo di questo mezzo di pagamento tracciabile e agevolare le transazioni economiche (in totale trasparenza) tra i vari Stati.
I clienti degli istituti bancari o delle casse di risparmio dovranno avere la possibilità di effettuare i bonifici, anche tramite home banking, 7 giorni su 7 e 24 ore su 24. Idealmente, bonifici tanto rapidi e disponibili in ogni momento sarebbero idonei alla completa sostituzione del denaro contante. Questo, ovviamente, rientra in uno degli obiettivi prefissati dal Parlamento europeo, in sintonia con la maggior parte dei paesi che lottano contro reati ed evasione fiscale.
Contestualmente alle banche è vietata l’applicazione di commissioni superiori a quelle previste per i bonifici standard attualmente disponibili. In media oggi un bonifico costa circa 0,37 euro se effettuato online, mentre le operazioni allo sportello arrivano a una media di 4,73 euro nell’area Sepa. I costi sono una causa importante per cui i bonifici istantanei sono oggi poco utilizzati, senza contare che non tutti i prestatori di servizi di pagamento consentono questa operazione (sebbene si tratti comunque della maggioranza).
Guardando in modo specifico all’Italia, secondo i dati dell’European payment council relativi alla fine del 2022 i bonifici istantanei rappresentano appena il 5% di tutti i bonifici effettuati o ricevuti dai cittadini nell’area Sepa.
Più sicurezza nell’invio dei bonifici
La seconda novità è direttamente collegata ai bonifici immediati che l’Unione europea intende introdurre in maniera generalizzata. Secondo il regolamento del Parlamento europeo, infatti, gli erogatori di servizi avranno un ulteriore obbligo per tutelare i propri clienti: verificare la concordanza fra il numero Iban e il nome del beneficiario fornito dal pagatore, tanto allo sportello quanto tramite home banking.
Ad oggi alcuni istituti di pagamento effettuano già questo tipo di controllo, ma renderlo obbligatorio è indispensabile per assicurarsi che le regole siano omogenee sul territorio, soprattutto alla luce dell’estrema rapidità dei bonifici che non potranno essere revocati né facilmente contestati. Errori, frodi e truffe saranno così combattuti con più efficacia, ovviamente insieme a ulteriori precauzioni a salvaguardia delle transazioni tra i conti correnti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA