Binance, ancora guai. Uffici perquisiti in Australia, cosa sta succedendo?

Flavia Provenzani

05/07/2023

05/07/2023 - 08:59

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Gli uffici di Binance in Australia sono stati perquisiti dall’autorità locale, sotto accusa lo scambio di derivati. Aumentano i guai per l’exchange di criptovalute più grande al mondo.

Binance, ancora guai. Uffici perquisiti in Australia, cosa sta succedendo?

Ancora guai per Binance, exchange di criptovalute tpiù grande al mondo. L’indagine di cui è oggetto, inaugurata dall’autorità di regolamentazione americana - la SEC - assume ora una connotazione internazionale.

L’ASIC (autorità di regolamentazione dei mercati finanziari australiana) ha infatti perquisito gli uffici di Binance nell’ambito di un’indagine in corso sull’attività legata ai derivati ​​nel Paese, da tempo chiusa dall’exchange di criptovalute.

Binance, uffici perquisiti in Australia

Secondo delle fonti sentite e riportate da Bloomberg, l’autorità australiana - dedita al monitoraggio di società, mercati, servizi finanziari e credito al consumo, ha portato avanti una perquisizione presso le sedi di Binance Australia nella giornata di martedì. L’operazione sui derivati portata avanti dall’ASIC verte inoltre sulla profilazione dei clienti da parte dell’exchange.

Ad aprile Binance ha annunciato la chiusura dell’attività di scambio di derivati, mantenendo comunque aperta la piattaforma spot, specificando di aver chiuso delle posizioni in derivati di alcuni sui clienti australiani erroneamente classificati come istituzionali piuttosto che privati.

Già al tempo l’exchange si era detto disponibile a «collaborare con le autorità locali» e da sempre disponibile ad assicurare «il rispetto degli standard normativi locali al fine di servire i nostri utenti in Australia in modo pienamente conforme».

Cosa sta succedendo a Binance

Binance, exchange di criptovalute più grande al mondo, è oggetto di un’ondata di controlli da parte delle autorità di tutto il mondo, con conseguente crollo del valore del suo token, Binance Coin, e uscita di diverse aziende partner, ad alto impatto sulle operazioni della piattaforma.

Il mese scorso, le autorità hanno perquisito anche gli uffici francesi, in un’indagine sulla presunta fornitura illegale di servizi di asset digitali e riciclaggio aggravato di denaro. Binance afferma però di rispettare tutte le leggi in Francia e in ogni altro Paese in cui opera.

La Securities & Exchange Commission (SEC), autorità di regolamentazione statunitense, a giugno ha accusato Binance e il suo fondatore Changpeng Zhao, soprannominato CZ, di aver mal gestito i fondi dei clienti, ingannato gli investitori e le autorità e infranto la regolamentazione sui titoli.

Dal canto suo, Binance ha definito le accuse della SEC «deludenti» e confermato di avere tutta l’intenzione di difendere la sua piattaforma «con forza». Al momento è ancora aperta una causa legale contro Binance da parte della Commodity Futures Trading Commission (CFTC).

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