Bilanci abbreviati e micro, le novità per l’esercizio 2024

Giorgia Paccione

19 Maggio 2025 - 11:24

Cambiano i limiti per bilanci abbreviati e micro: nuove soglie, più semplificazioni e meno obblighi per le aziende.

Bilanci abbreviati e micro, le novità per l’esercizio 2024

Con l’entrata in vigore del D.Lgs. 6 settembre 2024 n. 125, sono stati aggiornati i limiti dimensionali che determinano la possibilità, per le imprese, di redigere il bilancio in forma abbreviata o micro.

Le nuove soglie consentono a un numero maggiore di imprese di accedere alle semplificazioni previste dalla normativa. In particolare, per i bilanci abbreviati, il tetto sale a 5,5 milioni di euro per il totale dell’attivo patrimoniale (prima 4,4 milioni) e a 11 milioni di euro per i ricavi delle vendite e prestazioni (prima 8,8 milioni), mentre resta invariato il limite di 50 dipendenti.

Per le micro imprese, i nuovi parametri sono 220.000 euro di attivo (prima 175.000 euro), 440.000 euro di ricavi (prima 350.000 euro) e 5 dipendenti.

Le nuove regole si applicano già ai bilanci relativi all’esercizio 2024.

Novità bilanci abbreviati e micro 2024: cosa cambia per le imprese

L’adeguamento delle soglie dimensionali risponde all’esigenza di aggiornare i parametri alla luce dell’inflazione degli ultimi anni e di allinearsi alle direttive europee. L’effetto pratico è l’estensione delle semplificazioni contabili a un numero più ampio di società.

Ad esempio, una società con un attivo di 5 milioni di euro, ricavi per 10 milioni e 45 dipendenti, che fino al 2023 era obbligata a redigere un bilancio ordinario, dall’esercizio 2024 potrà optare per il bilancio abbreviato, con notevoli risparmi in termini di tempo e costi amministrativi.

Analogamente, una piccola impresa con ricavi per 400.000 euro, attivo di 200.000 euro e 4 dipendenti, potrà ora qualificarsi come micro impresa e beneficiare delle relative semplificazioni.

Le principali agevolazioni riguardano la possibilità di omettere alcune informazioni in nota integrativa, la redazione più snella dello stato patrimoniale e del conto economico, nonché l’esonero dall’obbligo di redazione del bilancio consolidato per i gruppi che rientrano nei nuovi limiti (25 milioni di attivo e 50 milioni di ricavi consolidati). Si tratta di un passaggio cruciale soprattutto per le PMI, che rappresentano la spina dorsale del tessuto produttivo italiano e che spesso faticano a sostenere i costi della burocrazia contabile.

Applicazione immediata e impatti operativi

Le nuove soglie sono operative già per i bilanci relativi all’esercizio 2024, senza necessità di attendere ulteriori decreti attuativi.

  • Per le società di nuova costituzione, la verifica dei requisiti avviene già dal primo esercizio: se non vengono superati almeno due dei limiti fissati, si può adottare subito il bilancio abbreviato o micro.
  • Per le società già in attività, i parametri devono essere rispettati per due esercizi consecutivi, secondo la prassi consolidata: la dottrina ammette già l’applicazione delle nuove soglie a partire dal bilancio 2024, se i limiti non sono stati superati negli esercizi 2022 e 2023.

La riforma rappresenta quindi un’opportunità concreta per snellire la gestione amministrativa in linea con le best practice europee e con le richieste del mondo imprenditoriale. Grazie a questa novità, molte più società potranno accedere a regimi contabili semplificati, riducendo gli oneri amministrativi e potendo concentrare maggiori risorse sulle attività produttive.

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