Bce, bilancio in rosso e la colpa è del rialzo dei tassi

Violetta Silvestri

23 Febbraio 2024 - 12:06

condividi

Beffa tassi per la Bce: l’aumento record del costo del denaro ha mandato in rosso il bilancio dell’Eurotower. A quanto ammonta il deficit e cosa significa per l’Eurozona?

Bce, bilancio in rosso e la colpa è del rialzo dei tassi

Il rialzo dei tassi della Bce colpisce - e affonda - il bilancio della banca centrale, che scivola in rosso come non accadeva da decenni.

L’Eurotower ha registrato la sua prima perdita in 20 anni in seguito a un aumento senza precedenti dei costi di finanziamento per contrastare l’inflazione. Le banche centrali di tutto il mondo hanno sofferto finanziariamente a causa degli effetti combinati dei grandi programmi di acquisto di asset condotti quando l’inflazione era bassa e del rapido aumento dei tassi di interesse dopo la pandemia.

Il deficit per il 2023 – anche dopo il totale rilascio di 6,6 miliardi di euro di accantonamenti per i rischi – ammonta a 1,27 miliardi di euro. Anche se la Bce ha messo in guardia sui risultati negativi “nei prossimi anni”, ha affermato che ciò non impedirà le sue consuete operazioni.

Perché il bilancio Bce è scivolato in rosso

La Bce ha registrato un buco di bilancio annuale record per il 2023 e ha affermato che ulteriori perdite sono probabili poiché i suoi aggressivi rialzi dei tassi di interesse la costringono a pagare miliardi di euro alle banche.

Nel dettaglio, la perdita di circa 1,3 miliardi di euro per il 2023 riflette l’impatto degli oneri più elevati pagati alle banche centrali nazionali. L’Eurotower avrebbe subito un buco molto maggiore nel 2023 se non avesse attinto ai restanti 6,6 miliardi di euro di accantonamenti accumulati negli ultimi anni per coprire i rischi finanziari.

Tassi più alti hanno al rialzo anche gli interessi passivi netti della Bce, riflettendo un forte aumento di ciò che paga alle altre banche centrali nazionali che condividono l’euro, da 900 milioni di euro nel 2022 a 7,2 miliardi di euro l’anno scorso. 

“La perdita... riflette il ruolo e le azioni politiche necessarie dell’Eurosistema nell’adempiere al suo mandato primario di mantenere la stabilità dei prezzi e non ha alcun impatto sulla sua capacità di condurre una politica monetaria efficace”, si legge nel comunicato ufficiale.

La Bce ha dichiarato che la sua perdita prima dello stanziamento degli accantonamenti è stata di 7,9 miliardi di euro, dopo un deficit di 1,6 miliardi di euro nel 2022.

In sintesi, quello che è accaduto in precedenza è che l’Eurotower ha stampato denaro per acquistare titoli di Stato nella speranza che un credito abbondante e a basso costo riaccendesse la crescita economica e spingesse l’inflazione al 2%. Quando i tassi di interesse erano negativi, ciò ha comportato pochi costi per la Bce, che ora però deve pagare un tasso di interesse del 4% sui fondi consegnati ai finanziatori.

Cosa significa che il buco di bilancio Bce?

La Bce ha sottolineato che la sua posizione finanziaria rimane solida nonostante la perdita dello scorso anno, con un patrimonio netto che ammonta ancora a quasi 45 miliardi di euro.

La situazione potrebbe anche migliorare da qui in poi, poiché il bilancio della banca centrale sta diminuendo a causa della liquidazione dei passati acquisti di obbligazioni. Le spese sui tassi di interesse, nel frattempo, dovrebbero scendere se i costi di finanziamento verranno ridotti nei prossimi mesi, come ampiamente previsto.

Dopo i prossimi anni, si prevede che la Bce “tornerà a realizzare profitti sostenuti”. La perdita dello scorso anno “sarà riportata nel bilancio per essere compensata con i profitti futuri”, è stato dichiarato.

Come evidenziato da diversi esperti, a differenza delle banche commerciali, una banca centrale può operare con riserve esaurite e persino con un patrimonio netto negativo. Tuttavia, queste perdite possono sollevare dubbi in termini di credibilità, privare i governi dei dividendi e potrebbero influenzare un imminente dibattito su un nuovo quadro operativo.

Il peggioramento delle prospettive finanziarie della Bce, per esempio, l’aveva già costretta a rinunciare ai dividendi pagati alle banche centrali nazionali lo scorso anno. Questi pagamenti – che ammontano a 5,8 miliardi di euro tra il 2018 e il 2022 – vengono solitamente trasferiti dalle banche centrali nazionali ai governi della zona euro.

Inoltre, alcuni politici sostengono che la Bce dovrebbe remunerare una porzione minore di depositi bancari al tasso di deposito del 4%, riducendo così la propria spesa sui tassi di interesse a scapito degli utili bancari. Tuttavia, vi sarebbe poca giustificazione di politica monetaria per tale mossa e l’unico mandato della Bce è la stabilità dei prezzi, quindi una misura per sostenere le proprie finanze potrebbe essere giuridicamente controversa.

Da evidenziare anche che il bilancio della Bce presenta qualche rischio potenziale, perché il valore delle obbligazioni in possesso è crollato drasticamente dal loro acquisto. Tuttavia, i titoli vengono detenuti fino alla scadenza, per lo più con cedole fisse e tendono ad avere durate lunghe e per questo dovrebbero impattare meno sulle perdite.

Iscriviti a Money.it

Trading online
in
Demo

Fai Trading Online senza rischi con un conto demo gratuito: puoi operare su Forex, Borsa, Indici, Materie prime e Criptovalute.