Elon Musk e la sua società X dovranno pagare 128 milioni di dollari agli ex top manager di Twitter, il social media acquisito dal magnate sudafricano nel 2022.
Elon Musk e la sua società X, precedentemente conosciuta come Twitter, hanno raggiunto un accordo con quattro ex alti dirigenti della “vecchia” piattaforma social. Il tycoon sudafricano dovrà pagare un risarcimento di 128 milioni di dollari (circa 111 milioni di euro).
La disputa legale, iniziata nel marzo 2024, riguardava presunti mancati pagamenti di buonuscite e bonus aziendali. I dirigenti coinvolti - l’ex CEO di Twitter Parag Agrawal, l’ex CFO Ned Segal, l’ex Chief Legal Officer Vijaya Gadde e l’ex General Counsel Sean Edgett - sostenevano di essere stati privati di stipendi e stock option a cui avevano diritto per contratto. Ecco come è andata a finire.
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Origini della controversia e accuse reciproche
La vicenda affonda le sue radici nell’acquisizione di Twitter da parte di Musk nel 2022. Il celebre social network, fondato originariamente da Jack Dorsey nel 2006, è stato acquistato per 44 miliardi di dollari dal CEO di SpaceX e Tesla e rinominato “X”. Una volta ultimata l’operazione, Musk ha fatto piazza pulita: oltre al licenziamento dei top manager dell’azienda, sono stati mandati a casa circa 3.700 dipendenti, ovvero la metà del personale.
Gli ex dirigenti hanno affermato che, in base ai loro contratti, avrebbero avuto diritto a un anno di salario e a quote azionarie che sarebbero dovute maturare nel tempo. Musk, dal canto suo, sosteneva che i licenziamenti fossero stati motivati da “cause giustificate”, come il mancato raggiungimento di obiettivi e presunti comportamenti inadeguati.
Un punto cruciale emerso durante la causa riguardava la tempistica dell’acquisizione. Secondo quanto riportato in “Elon Musk”, biografia di Walter Isaacson dedicata al magnate, Musk avrebbe accelerato la chiusura dell’acquisto di Twitter per evitare che le stock option dei dirigenti venissero maturate, risparmiando così circa 200 milioni di dollari. Inoltre, gli ex dirigenti hanno accusato Musk di aver agito per vendetta, fabbricando false accuse di cattiva condotta per legittimare i licenziamenti e negare i pagamenti previsti.
Dettagli dell’accordo e condizioni sospese
I termini precisi dell’accordo non sono stati resi pubblici, ma i documenti giudiziari depositati in tribunale indicano che l’intesa è vincolata al rispetto di alcune condizioni da parte di Musk e della sua società. Il giudice ha concesso un’estensione dei termini per consentire all’imprenditore di adempiere a tali obblighi. Se le condizioni non venissero rispettate, il processo riprenderà alla fine di ottobre.
L’accordo rappresenta solo l’ultimo episodio di una serie di controversie legali che hanno coinvolto X e la sua gestione post-acquisizione. Già nell’agosto 2025, l’azienda aveva risolto una causa collettiva intentata da migliaia di ex dipendenti, che lamentavano il licenziamento senza preavviso e il mancato pagamento dei compensi.
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