Il bando Alitalia in 3 semplici punti. Come cambierà la compagnia?

C. G.

1 Agosto 2017 - 11:02

Cosa prevede il bando Alitalia da poco reso noto e quali conseguenze per la compagnia aerea e per i viaggiatori?

Il bando Alitalia in 3 semplici punti. Come cambierà la compagnia?

Cosa prevede il tanto atteso bando Alitalia e quali le conseguenze per la compagnia e per gli stessi viaggiatori?

A poche ore dalla pubblicazione del già citato bando sono queste le domande più gettonate da parte di chi sta tenendo il fiato in attesa di conoscere le sorti dell’ex compagnia di bandiera.

Il bando Alitalia, partorito dai commissari straordinari Luigi Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Paleari, ha definito le caratteristiche e le due soluzioni tra cui gli interessati alla compagnia dovranno scegliere: la vendita completa o la cessione separata.

Cosa prevede il tanto atteso bando Alitalia e quali le conseguenze sul futuro della compagnia aerea in profonda crisi?

Cosa prevede il bando: le due soluzioni

Come accennato, il bando Alitalia reso noto da qualche ora contempla non una, ma due soluzioni tra cui scegliere: la cessione completa della compagnia aerea, ex fiore all’occhiello nazionale, oppure la separazione tra volo e servizi e la loro conseguente vendita separata.

Dopo aver studiato le offerte non vincolanti pervenute entro il 21 luglio, i tre commissari straordinari nominati dal Governo per la gestione della crisi Alitalia hanno scelto le due possibili strade da intraprendere pur evidenziando la preferibilità della vendita totale rispetto alla separazione tra Aviation e Handling (ossia tra volo e servizi).

Ciò significa che se alla chiusura delle offerte - il cui termine ultimo è previsto per il 2 ottobre - si osserverà una parità tra la vendita totale e quella separata, secondo quanto previsto dal bando Alitalia la preferenza sarà accordata alla prima opzione.

Sulla sezione Handling e sull’ipotesi di vendita unica potranno presentare offerte soltanto quelle società che possono vantare un fatturato lordo annuo medio di 1 miliardo negli ultimi tre esercizi o comunque società che abbiano avuto nell’ultimo esercizio un patrimonio netto di almeno 250 milioni.

Sulla sezione Aviation potranno presentare richiesta soltanto società con 50 milioni di fatturato o 25 milioni di patrimonio.

Ancora secondo quanto stabilito dal bando Alitalia, le manifestazioni di interesse dovranno giungere tra il 7 agosto e il 15 settembre. Entro 10 giorni dalla loro ricezione sarà comunicata l’ammissibilità e, in caso di esito positivo, il termine ultimo per le vincolanti sarà ancora il 2 ottobre.

In altre parole, e in 3 sintetici punti, ecco cosa prevede il bando Alitalia:

  1. scelta tra cessione totale o parziale
  2. preferibilità della vendita in blocco
  3. termine ultimo per la presentazione delle offerte vincolanti: 2 ottobre.

Che succede adesso?

Il bando Alitalia ha già superato l’esame dell’esecutivo e ha ottenuto il via libera da parte del Ministero dello Sviluppo Economico. Le linee guida tracciate al suo interno saranno di indicazione a coloro che, entro il termine perentorio del 2 ottobre, vorranno presentare le offerte vincolanti per l’acquisizione totale o parziale della compagnia aerea.

Dopo la nomina dei commissari speciali, alla finestra di Alitalia sono giunte 33 manifestazioni di interesse ad oggi più che dimezzate. Tra queste offerte non vincolanti ricordiamo quelle del colosso Ethiad, dell’irlandese Ryanair, ma anche della tedesca Lufthansa, della Delta, della British e della Easyjet.

L’obiettivo del bando Alitalia? Giungere all’aggiudicazione per ottobre o novembre e infine al closing dopo novembre.

Le conseguenze non si faranno attendere. Mentre fino a questo momento si è tentato di tranquillizzare circa la futura continuità dei servizi ai viaggiatori, quali saranno le reali capacità di gestione nel caso dell’ipotesi separazione prevista dallo stesso bando Alitalia?

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