Cambia il decreto flussi, addio al click day e ai limiti all’ingresso per badanti e operatori socio sanitari. Ecco tutte le novità in vigore dal 2026
Badanti, dal 2026 cambia il decreto flussi, addio al click day. Ecco come funzionerà l’accesso di badanti e operatori socio sanitari. Il Consiglio dei Ministri ha approvato un nuovo disegno di legge che mira a snellire la procedura per l’accesso in Italia di badanti.
In Italia la popolazione diventa sempre più anziana e ne consegue che c’è sempre un maggiore bisogno di badanti per assistenza agli anziani. La stessa può essere più o meno complessa, ma di fatto è difficile trovare italiani disposti a fare questo lavoro, ecco perché diventa essenziale slegare l’ingresso in Italia di queste figure professionali alle quote previste dal decreto Flussi.
Il Consiglio dei Ministri ha approvato un nuovo decreto legge in materia di “ingresso regolare di lavoratori e cittadini stranieri, nonché di gestione del fenomeno migratorio”.
Ecco cosa prevede la riforma del decreto Flussi per l’ingresso in Italia di badanti senza limiti e senza click day.
Addio al click day per badanti nel decreto Flussi
Il decreto Flussi per il triennio 2026-2028 prevede l’ingresso in Italia di 500.000 persone, di queste 164.850 solo nel 2026, ma vi è una deroga approvata dal Consiglio dei Ministri con Decreto Legge.
Nel nuovo impianto normativo diventa strutturale l’ingresso senza quote per badanti e assistenti socio sanitari. Occorre però prestare attenzione perché l’ingresso fuori quota è valido solo per l’assistenza a disabili e grandi anziani (ultraottantenni).
Sia chiaro, non vengono meno i meccanismi di controllo. L’ingresso sarà comunque limitato alle richieste pervenute, una sorta di ingresso personalizzato e questo implica che una volta effettuato l’accesso, il soggetto interessato può cambiare datore di lavoro solo su autorizzazione degli Ispettorati territoriali del lavoro.
Trascorsi i primi 12 mesi, i lavoratori possono anche cambiare settore di impiego. Le richieste di accesso, sebbene senza quote e senza click day, devono essere inoltrate dalle agenzie per il lavoro iscritte all’albo e dalle associazioni datoriali del contratto nazionale del settore domestico.
Si tratta di ASSINDATCOLF, Adlc e Adld (tutte associazioni federate nella FIDALDO), e Domina (Associazione Nazionale Famiglie Datori di Lavoro Domestico).
Le famiglie che hanno bisogno di lavoratori, possono, quindi, rivolgersi a tali soggetti per chiedere l’attribuzione di badanti. L’obiettivo è quello di assicurare maggiore trasparenza e sicurezza in questo settore dove spesso gli abusi sono all’ordine del giorno e gli stessi riguardano soprattutto il lavoro in nero.
Precompilazione della domanda per flusso badanti
Nel caso in l’ingresso di badanti non sia a beneficio di ultraottantenni o disabili gravi, restano in vigore le norme già fissate con il click day.
In particolare, prima dell’accesso è necessario che il datore di lavoro, attraverso il sito del Ministero dell’Interno, effettui la precompilazione della domanda. Il datore di lavoro registrato come “utente privato” può effettuare un massimo di 3 richieste. Non ci sono, invece, limiti per chi opera professionalmente nel settore, ad esempio in caso di agenzie di somministrazione del lavoro. La procedura della precompilazione delle domande è utile a rendere più agevoli i controlli preventivi per gli ingressi.
Nel nuovo decreto trova spazio “una revisione del termine per l’adozione del nulla osta per lavoro subordinato” che decorre dal momento in cui la richiesta viene imputata alla quota di ingresso, anziché dalla data di presentazione della domanda.
Per le associazioni di categoria che si occupano di far incontrare domanda e offerta in questo particolare tipo di lavoro sempre più richiesto, si tratta di un importante passo in avanti per venire incontro alle urgenze che le famiglie incontrano quotidianamente.
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