Prysmian, problemi in Scozia penalizzano titolo: si va nella direzione dettata dai fondi

Ufficio Studi Money.it

21 Febbraio 2019 - 12:24

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I ribassi di oggi fanno eco al posizionamento di diversi fondi istituzionali che nelle scorse settimane hanno incrementato le posizioni nette corte sul titolo dell’aziende milanese

I dati intraday e in tempo reale del Grafico PRY sono tratti dalle quotazioni di prodotti OTC.

Seduta da dimenticare per Prysmian, che dal momento di avvio della seduta lascia sul terreno quasi dieci punti percentuali scivolando pericolosamente in prossimità di area 17 euro.

Le vendite sono scattate a causa di una comunicazione della società nella quale si afferma che è stato riscontrato un problema sul progetto Western Link, collegamento in cavo tra Scozia e Galles, che ha imposto la momentanea interruzione del sistema.

Non è la prima volta che questo progetto è fonte di grattacapi per la società: a giugno 2018 i maggiori costi inerenti al contratto hanno portato ad un taglio della stima sull’Ebitda per lo stesso anno.

Questi problemi creano incertezza tra gli operatori, tanto che gli analisti di Mediobanca hanno tagliato il rating sull’azienda, portandolo da “outperform” a “neutral”, operando una contestuale riduzione del prezzo obiettiva da 23,7 euro a 21,3 euro.

In generale, tra i 16 analisti censiti da Bloomberg che seguono il titolo, 13 danno ancora un giudizio di “buy”, 2 di “hold” e solamente 1 “sell”, con un prezzo obiettivo medio a 22,39 euro.

Nelle scorse settimane incrementata attività short dei fondi

La discesa di oggi ha annullato circa un terzo del rimbalzo messo in piedi dalle quotazioni a partire dal 10 dicembre scorso. A questi acquisti però erano legati anche movimenti sospetti degli investitori istituzionali, evidenziati in questo articolo, che avevano iniziato ad accumulare posizioni short durante l’ascesa.

Elaborazione Ufficio Studi di Money.it

Stando ai dati Consob di ieri, si osserva come i fondi detengano il 3,06% di capitale sociale in ottica short. Tra questi, lo scorso 19 febbraio AQR Capital ha aumentato dello 0,10% la sua quota di ribassi sull’azienda, arrivando ad una posizione pari all’1,84% del capitale sociale.

Oltre a questo fondo, anche Blackrock Institutional Trust Company e Worldquant mantengono una posizione netta ribassista sul capitale sociale di Prysmian, per entrambi pari allo 0,61%.

Prysmian: cosa dice l’analisi tecnica?

Dal punto di vista grafico, con la seduta di oggi è stato compiuto il breakout del supporto a 17,79 euro, che aveva sorretto la fase laterale iniziata dal 14 gennaio scorso.

Prysmian, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg

I venditori sembrano ora puntare al supporto posto a 16,39 euro, dove transita un duplice livello supportivo dove potrebbe concentrarsi nuova domanda. Si tratta della linea di tendenza che collega i top del 16 ottobre a quelli dell’8 novembre 2018. In quest’area i compratori potrebbero tentare un rimbalzo.

Questo però dovrebbe essere inteso come una mera presa di respiro: in questa ottava è stata validata con un pullback la violazione della trendline ascendente che collega i minimi della settimana conclusa il 25 novembre 2011 a quella del 17 ottobre 2014, confermando di fatto l’inversione di tendenza nel lungo periodo.

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