Banco Bpm: nei piani c’è una nuova fusione?

Le azioni Banco Bpm tornano sulla vetta del Ftse Mib dopo le dichiarazioni di Giuseppe Castagna.

L’Amministratore delegato ha a lungo discusso del consolidamento della banca, per il perseguimento del quale non ha escluso l’ipotesi di nuove fusioni.

Qualche giorno fa gli analisti di Morgan Stanley hanno parlato di un rinato interesse nei confronti delle attività di M&A, che potrebbero ora coinvolgere 4 società italiane, tra cui appunto il Banco Bpm.

(L’andamento delle azioni Banco Bpm dall’inizio dell’anno ad oggi)

Occhi puntati al 2019

Castagna ha posto l’accento sull’eccesso di banche universali, il cui numero, a sua detta, scenderà in Italia fino a contare la presenza di soli 4 o 6 gruppi. Banco Bpm, l’istituto nato dall’aggregazione tra il Banco Popolare e la Popolare di Milano, potrebbe giocare un ruolo chiave in questo nuovo clima di M&A. Il tutto sia in virtù di un’esperienza già consolidata, sia grazie ai rapporti ormai avviati con i diversi regolatori.

Castagna non ha dunque escluso l’ipotesi di una nuova fusione, ma l’ha rimandata al 2019, anno in cui terminerà l’attuale piano industriale.

“Vedremo a fine piano, a fine 2019, se ne avremo anche la forza”,

ha confermato l’ad che ha tra l’altro precisato gli obiettivi per l’attuale esercizio: miglioramento della redditività accompagnata da un incremento del margine di interesse.

Al momento della scrittura, gli investitori stanno mostrando tutta la loro fiducia nei confronti di Castagna. In apertura di sessione le azioni Banco Bpm hanno svettato il Ftse Mib, seconde solo alla quotazione di STM (in rally per diversi motivi). Al momento della scrittura il titolo bancario sta però frenando, pur continuando a salire di un ottimo +0,84% su quota 3,13 euro.