Azionario su nuovi minimi. Cosa fare ora?

David Pascucci

28/09/2022

11/11/2022 - 10:16

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Stamani abbiamo assistito a nuovi minimi sui mercati europei e la situazione tecnica si fa più complessa.

Azionario su nuovi minimi. Cosa fare ora?

Il mercato ha battuto nuovi minimi e la paura su un eventuale ulteriore crash di mercato aumenta. La situazione sui mercati azionari è parecchio variegata a livello tecnico, con indici azionari che fanno nuovi importanti minimi annuali mentre altri indici proseguono un lento trend ribassista senza però aggiornare i minimi annuali, creando così una situazione che potrebbe essere vista come assolutamente confusionaria. Facciamo un po’ di chiarezza e vediamo cosa sta succedendo in Europa analizzando il Dax e il Ftse Mib, rispettivamente l’indice tedesco e quello italiano.

Dax, nuovi minimi per un rimbalzo?

Come già detto, non abbiamo alcuna conferma tecnica di rimbalzi o palesi segnali di rialzo. Unica cosa da fare in questi casi è quella di identificare delle aree di prezzo dove il mercato potrebbe avere delle reazioni importanti sia nel breve che nel lungo periodo, aree di prezzo da mettere in relazione con la dinamica tecnica e con lo scenario macro attuale. In questi casi parliamo del Dax, ingabbiato in una dinamica tecnica ribassista che per il momento non sta vedendo la sua fine, anzi, sembra addirittura che il mercato sia ulteriormente pronto per ulteriori minimi.

Dobbiamo quindi andare a vedere i grafici mensili per capire quali aree sono importanti nel lungo periodo e mettere in relazione il tutto con lo scenario macro. Partendo dal lato tecnico, sul Dax abbiamo l’area compresa tra i 12100 e gli 11800 che è un area importantissima nel lungo periodo come possiamo vedere dal grafico in allegato. L’area verde, area che identifica livelli di supporto/resistenza importanti, è quella imputata a stabilire delle reazioni di breve periodo, in questo caso reazioni rialziste che potremmo vedere nel corso dei prossimi giorni oppure ore. Il nostro unico compito è quello di monitorare nel breve come il mercato reagisce a questi livelli e stabilire poi nei prossimi giorni cosa potrebbe fare il mercato e quali test potrebbe effettuare su livelli superiori.

Dax Grafico Mensile Dax Grafico Mensile L'area verde come area di reazione di lungo periodo

Ftse Mib, analisi di lungo periodo

L’indice italiano rimane al di sopra dei minimi già fatti durante l’anno, pertanto la situazione tecnica sembra essere leggermente migliore rispetto a quella del Dax. Per il momento, all’interno dell’anno 2022, il Ftse Mib ha sempre reagito all’interno dell’area 20400-21000, un’area importantissima paragonabile a quella prima definita sul Dax come area di supporto/resistenza di lungo periodo. Come possiamo vedere nel grafico in allegato, anche qui il mercato potrebbe reagire nei prossimi giorni o nelle prossime ore con movimenti rialzisti che potrebbero inizialmente dare fastidio a coloro che stanno tentando di vedere un ulteriore ribasso dei mercati. Questi livelli sono importantissimi in fase di test, in quanto sono riconducibili a livelli di lungo periodo, livelli toccati per anni dai mercati e che risultano ora testati dopo un ribasso superiore al 20% su base annuale.

Ftse Mib Mensile Ftse Mib Mensile L'area verde tra 20400 e 21000 come area di support/resistenza di lungo periodo

La situazione macroeconomica

La situazione macro è pessima. Tassi un aumento con un’inflazione che tende a rimanere alta, senza contare problemi palesi sul mercato dei cambi, un mercato che nel breve necessiterà di interventi da parte delle banche centrali per evitare ulteriori problemi dal lato economico. Ricordiamo che una valuta debole spinge ulteriormente l’inflazione al rialzo creando una spirale che definire infernale è riduttivo. Cosa potrebbe succedere nel 2023?

L’inflazione dovrebbe rientrare su livelli più accettabili e le banche centrali potrebbero iniziare a rivedere la propria politica dei tassi con aumenti di entità più bassa o addirittura fermare i tassi a livelli poco più alti rispetto a quelli attuali in modo tale da stabilizzare l’economia su un tasso di inflazione accettabile nel lungo periodo.

Questa situazione porta il mercato azionario a essere visto come un comparto da liquidare nel lungo periodo a favore di un mercato obbligazionario che potrebbe di nuovo avere dei rendimenti molto interessanti. Questa situazione porta quindi a valutare tecnicamente i mercati come volatili da qui al prossimo anno, con ulteriori ribassi e con rimbalzi importanti che servono proprio a dare respiro a questo trend ribassista che potrebbe caratterizzare anche il 2023.

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