Le auto in Cina si gonfiano per il troppo caldo? La spiegazione alle immagini andate virali e qualche consiglio per proteggere i veicoli.
In Cina sta avvenendo un fenomeno alquanto curioso, auto che si gonfiano per il troppo caldo, con enormi bozzi che fanno temere per lo stato dei veicoli. Sui social network ormai è pieno di foto e video che mostrano il problema, destando anche l’attenzione dei meteorologi. Il Centro austriaco per le condizioni meteorologiche avverse ha parlato di “auto incinte” facendo riferimento in modo simpatico ai rigonfiamenti bizzarri che spuntano sulla carrozzeria, la cui origine deriva proprio dal caldo.
Le temperature estreme che stanno colpendo la Repubblica popolare cinese, peraltro come altre zone del mondo, stanno giocando brutti scherzi agli automobilisti, comprensibilmente preoccupati per lo stato dei propri veicoli. In realtà, non dovrebbero esserci compromissioni permanenti, sicuramente non dal punto di vista funzionale. Sull’aspetto estetico dell’auto, invece, bisognerebbe dedicare più attenzione, anche perché è da qui che deriva il fenomeno.
Le bolle sulle auto derivano infatti dall’effetto del caldo intenso e prolungato sulla pelicola protettiva utilizzata per riparare la carrozzeria. Contrariamente a ciò che tanti pensano, non si tratta di immagini false o ritoccate, ma di un effetto reale che potrebbe verificarsi ovunque nel mondo. Probabilmente, in Cina è più diffuso un certo tipo di materiale o in genere il suo utilizzo, senza contare che sono andate virali immagini di auto gonfie in maniera davvero spropositata.
Non è da escludere, infatti, che il fenomeno stia avvenendo anche in Italia, dove ha suscitato magari meno clamore per la sua minore entità. C’è una sostanziale differenza tra qualche bollicina e le sporgenze diventate famose sul web, anche se il meccanismo è analogo. Vediamo perché accade e come evitarlo.
Perché le auto in Cina si gonfiano per il caldo (e cosa fare)
Il fenomeno delle auto incinte deriva dalla combinazione di alcuni fattori: l’esposizione prolungata al calore intenso e la scarsa qualità della pellicola protettiva dei veicoli. In questi giorni la Cina ha affrontato un’ondata di calore insolita, con molte auto rimaste ore e ore sotto il sole cocente. Alcune di queste hanno accolto i proprietari con enormi sporgenze dovute all’accumulo di gas generato dalla reazione del materiale delle pellicole, scadente secondo gli esperti, con il caldo e i raggi del Sole.
Non a caso, questo fenomeno ha portato una grande attenzione sui produttori di pellicole protettive, accusati di aver utilizzato materiali di qualità inferiore rispetto a quella dichiarata e perfino di aver contraffatto i prodotti. Di fatto, ciò non dovrebbe accadere, ma i problemi possono essere diversi. Innanzitutto, c’è una possibile scorretta applicazione dello strato protettivo, anche in termini di temperatura, oppure una manutenzione inadeguata.
Se l’auto è rivestita dall’apposita pellicola protettiva bisogna infatti evitare i detergenti e le tecniche di pulizia invasive, avendo cura di affidarsi a una carrozzeria in caso di segni di distacco, bollicine d’aria o graffi. Al netto di eventuali comportamenti illeciti, l’utilizzo di pellicole di seconda scelta non deve stupire troppo. Tanti conducenti cercano di contenere la spesa, che secondo l’Automobile club tedesco arriva fino a 5.000 euro per un rivestimento completo e di qualità.
Deve in ogni caso essere precisato, visto anche che le immagini diventate virali non esonerano case automobilistiche di un certo prestigio, che il problema riguarda la pellicola aggiunta successivamente, per scelta fatta dal proprietario. Non ci sono comunque danni alla struttura del veicolo, che però dovrà ricevere un cambio di pellicola. A seconda della modalità di utilizzo, il rivestimento può essere sostituito da un minimo di 2 anni dalla sua applicazione fino a 10 anni dopo.
Parcheggiare l’auto all’ombra quando possibile è senza dubbio una scelta intelligente per evitare di anticipare la spesa, almeno per chi utilizza questa tecnica di protezione della carrozzeria. Anche senza pellicola, tuttavia, l’esposizione prolungata ai raggi solari intacca l’aspetto dell’auto e soprattutto del suo colore.
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